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Sono alla hall dell’albergo, a Treia c’è qualche persona in giro, poche in realtà, colpa del caldo e del fatto che per la crisi che si respira in giro. la maggior parte di essa preferisce starsene a casa.

Vedo gli spezzoni di Adriano Celentano (…voci di corridoio dicono che sta per tornare), leggo un po’ di fatti di cronaca locale e, m’imbatto su un intervista all’assessore al turismo del mio comune di nascita (Matelica). Coincidenza, leggo l’articolo proprio nel momento in cui parte in TV il pezzo di Giorgio Gaber “Il Conformista” ma cantato dal “Molleggiato” (che ho postato sopra). L’intervista è tutta un’auto celebrazione degli sforzi fatti per promuovere un turismo di rete (che va tanto di moda), una serie di accuse contro la Regione Marche che non investe abbastanza, e della Provincia che spende solo per consulenze, e questi poveri piccoli comuni invece… che devono fare tutto da soli ecc ecc. Come se non fosse mai successo a Matelica di fare delibere esagerate per uffici stampa discutibili, o di aver rinunciato all’unico evento di rilevanza turistica per quella cittadina, che non sto qui a enunciare per non sembrare autocelebrativo (ma per chi non mi conoscesse, mi riferisco alla rassegna nazionale Musica della Scuola che è costata fra tutto, quanto il SOLO ufficio stampa della mostra, ma il Comune ovviamente l’ha tagliata perchè …costava troppo).  Dimenticavo un’altra coincidenza. L’albergo stasera è vuoto. Ieri passeggiando in città c’erano non più di una quarantina di persone in giro, alla faccia della promozione turistica. La realtà è diventata il gioco delle tre carte. Programmazione zero, si pensi solo che i progetti di promozione turistica la provincia di Modena ad esempio, li finanzia aprendo bandi con un anno di anticipo. Il Comune di Matelica ha stampato le brochurine la settimana scorsa. Certo non fa meglio la nostra Provincia che un bandi simili a Modena li ha aperti con scadenza a maggio e in riferimento a progetti dell’anno in corso. E’ ovvio che la metà delle iniziative sono già passate siamo a fine Giugno e poi se si considera che per un progetto di promozione turistica e per il suo impianto occorrono minimo 4 o 5 mesi di anticipo si parla non al presente ma al trapassato remoto. Siamo in balia delle onde di gente che, riprendndo la canzone “sta sempre dalla parte giusta e ha tutte le risposte belle e chiare dentro la sua lista” ma certe volte farebbe meglio a tacere. O no ?!?!

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… nell’articolo apparso l’Assessore parlava di promozione turistica fatta dal Sistema Turistico Locale che ha presieduto. Una delle attività  è stata proprio un workshop ad Amsterdam, io c’ero. Ho trovato questo pezzo di Cevoli che, vi giuro, sembra proprio che abbia preso spunto da lì, il comico di Zelig, per il suo pezzo. Io fossi al posto del vero Assessore di Matelica gli chiederei le royalties. D’altronde la “gita ad Amsterdam” c’è e se il parco di “Gnoccalandia” lo sostituiamo con il museo paleontologico…

…il programma è lo stesso. AH, AH, AH!!!

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Perché questo blog

Questo blog è nato per la passione di assaporare, vivere e mettere a frutto esperienze, di cose, di luoghi ma soprattutto di persone, che ho potuto incontrare, percorsi che ho battuto, da solo o insieme ad altra gente.

Sono appassionato di arte, ogni tanto dipingo, “invento” oggetti, qualche cimelio provo a restaurarlo.

La mia passione grande che provo a condividere in questo blog, è quella del racconto anche attraverso le immagini.

Ho una grande passione per la cucina di territorio e per i prodotti identitari e rispetto chi, senza ipocrisie li tutela, perché sono una grande forma d’arte.

Sono in grado di stilare progetti e strategie di comunicazione integrata, conosco i meccanismi del Marketing Territoriale, perché è lo strumento con cui riuscire a condividere al meglio l’unicità che hanno determinati paesi, luoghi e paesaggi, che spesso visito per meravigliarmi della loro essenza semplice e straordinaria.

Ho redatto progetti importanti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Ho la ferma convinzione che le “identità particolari” siano qualcosa di prezioso da tutelare e proteggere finché saremo in tempo a farlo.

La tecnologia ci da la possibilità di essere tutti più connessi, ma troppo spesso oramai, ci fa dimenticare la sostanza delle piccole cose, dove si cela, viceversa, la bellezza e la forza meravigliosa del racconto.

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