fbpx
mandarino di Iron Man 3 - fonte internet

mandarino di Iron Man 3 – fonte internet

uccisione prigioniero - fonte internet

uccisione prigioniero – fonte internet

Ho visto la pantomima del video diffuso dall’ISIS quello di 4 minuti e passa che ovviamente YouTube ha tolto perché le immagini sono troppo “crude”. I giornalai italiani lo hanno censurato nei pezzi più “cruenti” secondo loro. Paradossalmente anche la stessa ISIS lo ha diffuso censurato, infatti non si vede nemmeno uno schizzo di sangue dal video “ufficiale”.

Ora, premetto che le vittime di guerra vanno rispettate e quindi mi sento di fare sincere condoglianze a tutte le famiglie che hanno avuto caduti di ogni guerra ed in tutto il mondo, ma il video integrale che tutti i media ufficiali hanno bandito come cruento, terribile ecc. per quel che ho potuto notare, non sembra proprio tale, ne tanto meno reale (clikkate qui e se non lo hanno rimosso lo vedete).  Al minuto 4.30 si interrompe l’immagine dopo che il boia inizia a tagliare il collo al prigioniero con il pugnale di Rambo sfregando più di 3 volte la lama da destra a sinistra all’altezza della giugulare, non esce nemmeno una goccia di sangue. Poi l’immagine sfuma e riappare la fotografia della testa sopra al corpo della vittima che, a mio parere sembra più un manichino in un set cinematografico.

Inoltre dubbi ulteriori saltano fuori quando ti rendi conto che diventa difficoltoso trovare queste pseudo versioni integrali, cosiddette cruente, per lasciare solo quelle censurate che, proprio perché tali, non evidenziano quelli che, a guardarli meglio sembrano errori macroscopici di sceneggiatura, piuttosto che omicidi in diretta di prigionieri.

Non sono un sadico ma ci sono scene più cruente rispetto a quelle che si possono vedere nel video dell’ISIS, sui film di Hollywood, come ad esempio Iron Man 3 che nella sua trama sembra dare indizi su come possa essersi sviluppata questa vicenda. Lo stesso film infatti racconta di uno pseudo terrorista “il mandarino” che in realtà era un “attoruncolo” di teatro da quattro soldi assoldato da un gruppo di interesse ad inviare video solo per speculazioni effettive contro Iron Man e la nazione. (Link al trailer)

Ora nessuno sembra avere la certezza riguardo alla veridicità di questo video ma chiedo, se sia essere possibile che non venga in mente a nessuno di fermare immediatamente questo strazio ritirando le azioni di guerra perché vanno a colpire proprio quelle genti che non hanno colpe, oltre a quelle di essere nate in un lembo di terra inzuppato di sangue, da sempre.

Inoltre se quelli di ISIS sono cosi cattivi, perché censurano loro stessi le riprese di esecuzioni capitali? Perché non diffondono il video per intero? Perché la notizia non rimane chiara e lampante? perché escono fuori questi dubbi guardando il video? Forse perché queste organizzazioni sono solo lo specchio di poteri economici che non sanno più come muovere la bilancia speculativa dei mercati azionari? O forse perché dobbiamo trovare altre scuse per rimanere a rompere le palle in quelle zone?

Quando si arriva alla spettacolarizzazione del conflitto, alla sua virtualizzazione, nel contesto di una guerra altamente asimmetrica, dove, da una parte arrivano con i droni e dall’altra si fanno esplodere, o al massimo hanno due carri armati per fare la guerra, com’è possibile non avere dubbi sui moventi? Come si fa a non chiedersi che le ragioni di queste azioni non vadano al di fuori del contesto religioso? Senza tanti giri di parole, o inutili ricorsi alla storia o quant’altro propedeutico all’introduzione di stupidi dibattiti, che creano caos dentro le ignoranze partitocratiche di tutti i paesi dell’occidente, l’unico fine certo diventa per logica, quello di muovere le speculazioni sul mercato delle armi in larga scala.

Possibile che con tutta la tecnologia esistente non si riesca a togliere questo cancro di delinquenza internazionale, colpevole di guerre che non hanno nulla a che fare con i popoli colpiti, ma sono solo la conferma di rapporti di equilibri macroeconomici su larga scala.

P.S. Chiaramente ribadisco la mia netta posizione contro la guerra e la solidarietà a tutte le genti coinvolte nei conflitti. Credo che paragoni come questo articolo possano essere un semplice spunto per ragionare su diverse prospettive e punti di vista. Ribadisco che la mia non VUOLE assolutamente essere una presa di posizione verso una fazione piuttosto che un’altra!!!

Commenti di Facebook
#

2 Responses

  1. Iron Man ha una trama che calza a pennello ahahahah. Che paese siamo? Mi domando ma che razza di paese siamo?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Marco Costarelli - Logo -
Perché questo blog

Questo blog è nato per la passione di assaporare, vivere e mettere a frutto esperienze, di cose, di luoghi ma soprattutto di persone, che ho potuto incontrare, percorsi che ho battuto, da solo o insieme ad altra gente.

Sono appassionato di arte, ogni tanto dipingo, “invento” oggetti, qualche cimelio provo a restaurarlo.

La mia passione grande che provo a condividere in questo blog, è quella del racconto anche attraverso le immagini.

Ho una grande passione per la cucina di territorio e per i prodotti identitari e rispetto chi, senza ipocrisie li tutela, perché sono una grande forma d’arte.

Sono in grado di stilare progetti e strategie di comunicazione integrata, conosco i meccanismi del Marketing Territoriale, perché è lo strumento con cui riuscire a condividere al meglio l’unicità che hanno determinati paesi, luoghi e paesaggi, che spesso visito per meravigliarmi della loro essenza semplice e straordinaria.

Ho redatto progetti importanti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Ho la ferma convinzione che le “identità particolari” siano qualcosa di prezioso da tutelare e proteggere finché saremo in tempo a farlo.

La tecnologia ci da la possibilità di essere tutti più connessi, ma troppo spesso oramai, ci fa dimenticare la sostanza delle piccole cose, dove si cela, viceversa, la bellezza e la forza meravigliosa del racconto.

Categorie