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(i-phone smontato, l’ho trovato in rete)

In giro dopo l’uscita dell’i-phone si legge di tutto. File interminabili ai negozi, gente accampata per la notte. Sul giornale di oggi leggo che addirittura qualcuno ha aspettato l’apertura dei centri commerciali munito di tenda e viveri. Tutti i giornali parlano di sindrome da “melafonino”.

In uno dei giornali di oggi leggo però un interessante articolo di Cecchi Paone che commenta questa sindrome dicendo che questo fenomeno è un po’ paragonabile alla gente che continuava incauta a ballare sul Titanic mentre stava per affondare”. Il senso del pezzo è il seguente; in un periodo in cui tutti (proprio tutti) lamentano lo stato di crisi spaventosa che stiamo attraversando, c’è chi, per “seguire la tendenza”, corre a fare code per comprare un i-phone, di cui (la stragrande maggioranza probabilmente) potrebbe fare tranquillamente a meno.

Io credo che, senza usare mezzi termini, in generale la gente spende € 500.00 euro per un i-phone non per necessità, ma per essere di moda, è disposta ad indebitarsi anche perchè il sistema glielo permette. In fondo siamo liberi di farlo, fino a che non arriva l’esattore a portarci via tutto. Credo che la responsabilità delle azioni non appartenga più alla gente comune perchè così fa comodo ai gruppi bancari che girano tassi d’interesse paurosi per l’acquisto rateale delle cose. Il prezzo del liberismo e la stupidità delle masse. Allora che differenza c’è fra le migliaia di persone che vivono per addobbare l’auto o per comperare le scarpe e il fenomeno delle code per l’i-phone ?  Non sono populista in questa mia considerazione, quindi, se qualcuno si offende perchè si ritrova come oggetto della mia critica, faccia pure, francamente me ne infischio. La corsa all’acquisto dell’i-phone è la dimostrazione di un popolo di rincretiniti dall’inutile e dalle tendenze. Mi ci metto pure io che potrei avere scritto un altro pezzo invece di dare peso a fenomeni di massa come questo.

Ma la gente, secondo me, va anche educata, e questa è responsabilità della classe dirigente che non può utilizzarla solo come consumatori, concedere prestiti senza garanzie per fare (che ne so?) la vernice micallizzata all’automobile, o comprarsi appunto l’i-phone, e poi, alla fine dei conti, mazzarli d’interessi e renderli schiavi di tassi esorbitanti.

Comunque vi lascio con un consiglio, per chi non si può permettere il telefonino di ultima generazione.

Se proprio non resistete al richiamo del melafonino prendete l’immagine, stampatela ritagliate la parte tratteggiata, prendete della colla vinilica, versatela sulle linguette e richiudete l’immagine a mo di scatolina.  Fate asciugare la colla e avrete il vostro i-phone fatto in casa !

C’è una controindicazione, con questo sistema non si può navigare fra i siti porno…

Commenti di Facebook

One response

  1. ………. la gente va educata………… perchè?.. per chi?
    per sé stessi, mi dirai, ma pensaci bene:
    che cosa è più inebriante della libertà?
    a che cosa è più difficile dare senso? alla nostra libertà
    e allora, a chi fa comodo un popolo “pensante” e che usa il suo libero arbitrio?
    oppure, giriamo la prospettiva: a chi fa comodo un popolo che non pensa e che non sa nemmeno di poter scegliere………..
    certe notizie riempiono di trietezza, immagino tanta gente che cerca un senso nelle cose e che spera di essere felice avendo in tasca questo fantastico strumento della comunicazione…..
    comunicare è un’arte, ma la gente è sempre più sola!
    ciao marco

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Perché questo blog

Questo blog è nato per la passione di assaporare, vivere e mettere a frutto esperienze, di cose, di luoghi ma soprattutto di persone, che ho potuto incontrare, percorsi che ho battuto, da solo o insieme ad altra gente.

Sono appassionato di arte, ogni tanto dipingo, “invento” oggetti, qualche cimelio provo a restaurarlo.

La mia passione grande che provo a condividere in questo blog, è quella del racconto anche attraverso le immagini.

Ho una grande passione per la cucina di territorio e per i prodotti identitari e rispetto chi, senza ipocrisie li tutela, perché sono una grande forma d’arte.

Sono in grado di stilare progetti e strategie di comunicazione integrata, conosco i meccanismi del Marketing Territoriale, perché è lo strumento con cui riuscire a condividere al meglio l’unicità che hanno determinati paesi, luoghi e paesaggi, che spesso visito per meravigliarmi della loro essenza semplice e straordinaria.

Ho redatto progetti importanti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Ho la ferma convinzione che le “identità particolari” siano qualcosa di prezioso da tutelare e proteggere finché saremo in tempo a farlo.

La tecnologia ci da la possibilità di essere tutti più connessi, ma troppo spesso oramai, ci fa dimenticare la sostanza delle piccole cose, dove si cela, viceversa, la bellezza e la forza meravigliosa del racconto.

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