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Segna labbro. Disegno incompleto a matita

Il segna labbro, non è un segna libro.

Si perché se il segna libro serve per tenere il segno di uno scritto, di un’opera letteraria, il segna labbro invece dovrebbe tenere a mente le parole dette oppure anche quelle postate. Me lo immagino come uno strumento elettronico in grado di capire il senso di coerenza della gente. Un modo per verificare se quello che uno diceva ieri, possa mostrare coerenza anche oggi.

Il funzionamento dovrebbe essere più o meno così: andrebbe apposto sulle labbra del ‘capoccione di turno’, internamente dovrebbe avere uno strumento a taglio o stick collegato con un piccolo software in grado di tracciare le parole dette nell’arco degli ultimi 15 giorni.

Qualora il software dovesse notare anomalie di coerenza nei discorsi, cioè dire una cosa per farne un’altra o, comunque il soggetto si dovesse contraddire, il dispositivo entrerebbe in funzione azionando un taglierino, che premendo sulle labbra ne farebbe una piccola incisione, giusto un piccolo segno, nemmeno tanto profondo.

Certo si potrebbe anche fare che in base alla stronzata che si racconta il taglio potrebbe essere più profondo, ma poi diventerebbe una punizione spartana o inquisitoria. Esagerato.

Niente di tutto questo, piccoli segni per far capire all’interlocutore che hai davanti a che punto si è arrivati a raccontar fandonie.

Secondo me funzionerebbe alla grande, certo avrebbe contro tutto il sindacato dei capoccioni, politici, dirigenti e alte cariche, ma forse darebbe dignità al popolo, soprattutto d’estate. Si perché d’inverno quei taglietti se possono confondere con quelli causati dal freddo, ma d’estate no.

Con il segna labbro non andremmo a colpevolizzare o punire chi commette quel reato, ma viceversa, tutti potremmo sapere chi le spara più grosse, basterebbe guardarsi in viso e dai taglietti capire che “tizio” le dice più grosse di “caio” e così via.

Come il segna libro il segna labbro, per vedere a che punto siamo arrivati a dir cazzate.

Scusate per questo pezzo ma proprio oggi mi è venuto l’herpes, chissà forse è un “segna labbro” anche lui?

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Perché questo blog

Questo blog è nato per la passione di assaporare, vivere e mettere a frutto esperienze, di cose, di luoghi ma soprattutto di persone, che ho potuto incontrare, percorsi che ho battuto, da solo o insieme ad altra gente.

Sono appassionato di arte, ogni tanto dipingo, “invento” oggetti, qualche cimelio provo a restaurarlo.

La mia passione grande che provo a condividere in questo blog, è quella del racconto anche attraverso le immagini.

Ho una grande passione per la cucina di territorio e per i prodotti identitari e rispetto chi, senza ipocrisie li tutela, perché sono una grande forma d’arte.

Sono in grado di stilare progetti e strategie di comunicazione integrata, conosco i meccanismi del Marketing Territoriale, perché è lo strumento con cui riuscire a condividere al meglio l’unicità che hanno determinati paesi, luoghi e paesaggi, che spesso visito per meravigliarmi della loro essenza semplice e straordinaria.

Ho redatto progetti importanti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Ho la ferma convinzione che le “identità particolari” siano qualcosa di prezioso da tutelare e proteggere finché saremo in tempo a farlo.

La tecnologia ci da la possibilità di essere tutti più connessi, ma troppo spesso oramai, ci fa dimenticare la sostanza delle piccole cose, dove si cela, viceversa, la bellezza e la forza meravigliosa del racconto.

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