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Sconcertante! E’ davvero sconcertante! Giorni fa ho avuto modo di approfondire la vicenda dell’ospedale della città in cui vivo, Matelica perché sono stato raggiunto da complimenti di diverse persone che voglio ringraziare qui pubblicamente, riguardo la situazione che ho descritto sommariamente nel mio articolo scorso sul rifiuto della scheda di voto alle regionali. In quel pezzo avevo detto che l’ex primario aveva comprato apparecchi utili al reparto tirando fuori i soldi di tasca propria.  Paolo Sossai, è uno di quei medici che riescono ad infonderti tranquillità e parlandoci riesci a capire che fa parte di una razza in via d’estinzione, è una di quelle persone per cui fare il medico ancora vuol dire metterci passione. Andare anche più in la del giuramento di Ippocrate.

L’ex Primario della Medicina del nosocomio matelicese aveva comperato le attrezzature e quanto altro occorresse per avere un minimo di prestazioni specifiche in reparto. Il reparto aveva iniziato a produrre servizi e attività di ricerca nel campo dei monitoraggi pressori, nello studio del sonno, nella gastroenterologia con l’utilizzo di video-capsule, ecc. Sono stati addirittura pubblicati in Italia e in America alcuni studi realizzati dalla stessa equipe del reparto matelicese. Purtroppo la mentalità amministrativa del paesello, e qui non parlo solo della classe politica, quanto dell’entourage dirigenziale semi pubblico che sta al suo corollario, ha creato le condizioni affinché il lavoro portato avanti da un buon medico e dal suo staff venisse letteralmente distrutto.

Sotto il silenzio più assordante sono state create le condizioni per fare andar via il primario, dietro l’idea di una non bene specificata riconversione del reparto. Il Primario se ne va con tanto di furgoncino con dentro i macchinari da lui giustamente ripresi. Qui iniziano le comiche.

Qualcuno dei nostri beneamati politichetti locali fa spallucce altri non sanno, alcuni non dicono. Uno, da vero comico pensa a doppia mandata!!! Fantastico! A seconda dei casi e delle platee, una volta ti dice “Come si permette quest’arrogante nel portarsi via addirittura i macchinari!!”,- come se portarsi via cose proprie fosse un atto di arroganza, altre volte invece non sa nulla della situazione e dichiara- “sembra che il reparto sia stato depotenziato debbono restituirci il mal tolto…”

Sinceramente mi angoscia essere stato fra i primi ad aver sollevato l’argomento come dice qualcuno.

E’ un anno che l’Ospedale di Matelica (chiamarlo ospedale oggi è fare un complimento alla struttura) non ha più nemmeno il Primario di Medicina Generale, tutto questo in nome di una imminente e non ancora specificata riconversione del reparto. Oggi se ne sono accorti pure gli amministratori locali che in uno degli ultimi consigli hanno addirittura firmato un documento in cui si sono impegnati ad esigere dalla ASUR il Primario di Medicina Generale.

Meglio tardi che mai? Assolutamente no! E’ ora di finirla! Mi chiedo, non sarebbe stato meglio non lasciare andar via l’ex Primario, che s’era comprato anche gli “utensili da lavoro” visto che l’Azienda Sanitaria non aveva soldi, invece di invocarne oggi uno nuovo? Oggi che a più di un anno di distanza i servizi sono calati esponenzialmente e il primario ce lo dividiamo a metà con San Severino Marche!!!

Non metto i numeri perché mi vergogno da matelicese a rendere palese questa superba ignoranza di uomini piccoli piccoli! Io sinceramente non ho voglia di pensare che oggi anche questi posti delicati debbano essere ad esclusivo appannaggio di provinciali, leccaculo e incompetenti, tuttavia i dettagli mi portano a credere che per la meritocrazia non ci sia veramente più posto!!!

Fra le altre cose sono venuto a sapere che qualsiasi informazione non può essere espressa se non previo autorizzazione dell’Azienda Sanitaria al di fuori degli stessi addetti ai lavori. Riassumendo: tutti noi paghiamo due volte i servizi ospedalieri ma non dobbiamo sapere nulla di ciò che questi dirigenti fanno coi soldi nostri. Io da cittadino invece mi chiedo e invito tutti a chiedere all’ASUR territoriale:

Per quale motivo un Dottore deve supplire alle mancanze di budget aziendale della struttura?

Perché un Primario non può avere la libertà di poter lavorare in autonomia costruendosi attorno una propria equipe medica, mettendosi in gioco e prendendo con se ulteriori responsabilità, dimostrando così facendo il proprio valore professionale?

Perché invece chi mostra buon senso e capacità viene reso anonimo e lasciato andar via?

Non sarebbe più autorevole un comportamento di sostegno a certe persone di spessore invece di mostrare distacco?

Commentate gente, commentate !

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7 Responses

  1. Amare la verità più dei propri interessi è purtroppo una cosa non comune, ma quando qualcuno lo fa può essere molto contagioso… forse hanno voluto cambiare primario per evitare il diffondersi di questa epidemia dalle nostre parti 😉

    Ormai è troppo tardi! Qualcuno, quà e là, è già stato colpito…

    Vediamo se unendoci si riuscirà a trasmettere questo modo di vivere così fuori dal comune e movimentare un po’ lo stato delle cose.

    Baci

  2. Ma che ci volete fare? dopotutto il vostro è un piccolo ospedale insignificante quindi destinato a chiudere come l’università… Ancora sperate di sopravvivere???
    L’asur non ha soldi per mantere un piccolo ospedale come quello di Matelica deve pagare gli stipendi a quei poveri manager che si fanno il culo per noi…
    E il comune già fa abbastanza per questa città portando avanti iniziative lodevoli come il parco dei dinosauri e il museo archeologico… quindi basta prendervela con i politici e prendete atto del vostro destino di decadenza…

  3. … E l’ Italia si ferma ….
    si si ferma per una partita di pallone, gioca la Nazionale, non vola una mosca, qualche urlo se si riesce a fare goal !!!! Queste sono cose importanti!
    Non entrerò nello specifico della vicenda che descrivi, a me sfuggiva, se non l’avessi letta in questa pagina non avrei saputo nulla, il dottore a cui ti riferisci non lo conosco, ma se è vera questa vicenda …. allora vuol dire che la speranza del cambiamento positivo, concreto, è ormai decaduto nel dimenticatoio della rassegnazione.
    All’università ci insegnavano un principio utile all’economia “massimo risultato con il minimo sforzo”…nei tempi moderni agli individui viene fatto passare solo la prima parte del principio, perchè se si ottiene tutto senza sforzo si è furbi !!!! e cosi il sistema piano piano si è ammalato di un “cancro” che è inguaribile, ormai difficile da istirpare .
    Gli onesti quelli mossi da passione, quelli pronti al sacrificio per il miglioramento della società vengono, messo al bando, isolati combattuti…. perchè è la dimostrazione palese che se si vuole si può riuscire a fare qualcosa di buono senza vedersi, senza furbate, senza approfittarsi dell’altrui bisogno.

    La sanità è diventata un affare miliardario.
    Si guadagna ormai sulle disgrazie altrui.
    il malato “paziente” diventa vittima del meccanismo per far soldi….il giuramento di ippocrate un mero pro forma tanto per rispettare le apparenze della bella dialettica.
    Medici realmente mossi dallo spirito della professione ormai se ne trovano pochi, e i risultati sono visibili sotto gli occhi di tutti, nel 2010 si è tornati a morire per una appendicite o peggio nenche riescono a diagnosticare una lussazione ad una spalla ….
    Ma quello che dovrebbe inorridire è il più totale senso di rassegnazione delle persone che questa società la rappresentano, i cittadini.
    meglio non vedere ?
    meglio far finta di niente?
    meglio star zitti perchè altrimenti chissa che succede ?
    e allora l’italia si ferma per una partita di pallone in tv!!!!

  4. Il piccolo chirurgo oltre ad essere stato un popolarissimo gioco è secondo me una previsione del futuro. Già me li vedo gli aspiranti medici che si esercitano a fare operazioni al cuore infranto o e imparano che l’osso della caviglia è collegato all’osso del ginocchio.
    Ora ti saluto che mi sta venendo il crampo dello scrittore.

  5. Che dire? Vivere certe situazioni è pesante, ma dopo il danno pure la beffa, la calunnia e le maldicenze!!
    Finché la Sanità verrà gestita dalla “malapolitica” e dagli interessi di pochi eletti (che non sono i pazienti!!!), questo sarà anche il nostro futuro…purtroppo!!
    Ci sono Medici, Infermieri e OSS che ancora credono veramente in questa professione e che non chiedono altro che lavorare dignitosamente!

  6. .. è proprio vero, noi siamo prigionieri di gente che non ci da la forza giusta per vivere in un mondo migliore. La nostra realtà di Matelica è tormentata da presenze indegne del territorio in cui viviamo, hanno la presunzione di possedersi anche la mentalità di chi vive da molto tempo in questa città.
    Se noi stessi riuscissimo ad avere nella propria moralità, la responsabilità di essere giusti in ttuti i campi, come nella medicina in questione, o altro, saremo in grado di vivere la propria vita senza avere colpa nella propria coscienza..
    il blog che hai fatto è veramente straordinario, e da la possibilità a chi vuole parlare, di farlo. a chi vuole poter denunciare i fatti indegni di questa realtà cittadina… io sono con chi come te lotta per le giuste cause, per chi crede di poter vivere essendo concreti e positivi per vivere e costruirsi un mondo migliore. Continua così grande Marco perchè si vince solo quando si decide di mettersi in gioco, e tu mio caro amico stai già vincendo!! hai tutto il mio appoggio..

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Perché questo blog

Questo blog è nato per la passione di assaporare, vivere e mettere a frutto esperienze, di cose, di luoghi ma soprattutto di persone, che ho potuto incontrare, percorsi che ho battuto, da solo o insieme ad altra gente.

Sono appassionato di arte, ogni tanto dipingo, “invento” oggetti, qualche cimelio provo a restaurarlo.

La mia passione grande che provo a condividere in questo blog, è quella del racconto anche attraverso le immagini.

Ho una grande passione per la cucina di territorio e per i prodotti identitari e rispetto chi, senza ipocrisie li tutela, perché sono una grande forma d’arte.

Sono in grado di stilare progetti e strategie di comunicazione integrata, conosco i meccanismi del Marketing Territoriale, perché è lo strumento con cui riuscire a condividere al meglio l’unicità che hanno determinati paesi, luoghi e paesaggi, che spesso visito per meravigliarmi della loro essenza semplice e straordinaria.

Ho redatto progetti importanti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Ho la ferma convinzione che le “identità particolari” siano qualcosa di prezioso da tutelare e proteggere finché saremo in tempo a farlo.

La tecnologia ci da la possibilità di essere tutti più connessi, ma troppo spesso oramai, ci fa dimenticare la sostanza delle piccole cose, dove si cela, viceversa, la bellezza e la forza meravigliosa del racconto.

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