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Matelica - cratere sismico. Particolare della fontana di piazza Mattei

Matelica-cratere sismico.

Ieri sera martedì, 12 settembre 2017, nella splendida cornice del teatro Piermarini  a Matelica ho avuto modo di assistere ad una farsa dai tratti tragicomici. Ho visto un sindaco, un cosiddetto “giovane” della politica locale (anche se vecchio nei modi di intrattenere la gente del pubblico, non più di 100 persone trattate da manuale di marketing relazionale, come se avessero 5 anni) destreggiarsi romanzescamente su dove posizionare gli edifici “nuovi” di scuola e caserma, in vista delle provvidenze solidali degli sms post sisma.

Premetto che abito in mezzo al cratere sismico più vasto che la storia contemporanea possa ricordare, quindi mi permetto di formulare semplici domande che nella platea teatrale di ieri sera non hanno avuto risposta perché la gente, quella vera non era presente perché completamente rassegnata al proprio destino. Tuttavia e nonostante tutto voglio porgere a questi benpensanti le stesse domande, con l’obiettivo di avere risposte scritte semplici ma efficaci da parte degli stessi addetti ai lavori.

Ad un anno dal sisma che ha provocato il più ampio cratere che la storia dal 1800 ad oggi l’Italia abbia mai ricordato, è possibile che le soluzioni politiche possano intervallarsi ad un andirivieni di rimpalli di responsailità incomprensibili?

E’ mai possibile che si possa assistere ad una logica incomprensibile di scaricabarili istituzionali a tutti i livelli? La regione non ci ascolta la provincia è cattiva ecc.?

Perché non avete dato priorità alla pubblica incolumità prima delle attività produttive?

Perché non avete chiesto a voce UNANIME che venissero quantomeno sospesi i benefit dei funzionari di area vasta?

Chiedo alle istituzioni comunali se vi pare attendibile avere un rendiconto di completa indecisione su dove porre in essere l’eventuale nuova scuola, ancora in bilico su un’ipotetica compravendita/esproprio di lotti di terreno individuati “sperando-e qui cito le parole del sindaco all’assemblea pubblica- ad un’eventuale soluzione pacifica e senza ricorsi del cedente”?

Mi chiedo se dei settecento sfollati si sia presa oggettiva considerazione a riguardo di un futuro VIVIBILE in questi luoghi? Nello specifico, qual è la possibile prospettiva di sviluppo per chi decide di cercare di rimanere in queste zone devastate dalla sciagura più grande che questa nazione abbia conosciuto dal dopo guerra?

Ieri sera a teatro ho assistito ad una bagarre di possibili soluzioni inique che ha NASCOSTO quasi completamente le esigenze di una comunità sconvolta da una tragedia immane rispetto a gente che per fortuna non è morta ma non ha più un tetto dove dormire, 700 sfollati solo a Matelica che è stata parzialmente colpita dal sisma, in giro sento racconti di persone impaurite senza più nessuna speranza sul sostegno di istituzioni dormienti, e chi amministra la COSA PUBBLICA che fa? Si sofferma in maniera aleatoria su prospettive indiziali e soluzioni probabili da qui a chissà quando? Avete un’idea, di come ricostruire la comunità? Se si, rispondete in buona fede.

Ieri sera ho assistito ad un dubbio amletico basato esclusivamente su dove posizionare la probabile nuova scuola, e la probabile nuova caserma e lo stabile del Comune, senza nemmeno accennare ad una prospettiva rispetto ad esempio ai costi di gestione che una scuola “duplicato” possa rappresentare per la comunità.

Allora vi chiedo se c’è un’idea su come far rinascere la comunità matelicese del futuro?

Chiedo al sindaco se abbia mai pensato o quantomeno valutato il livello di rassegnazione in cui versano gli sfollati che non hanno più un tetto proprio dove dormire la notte?

La tua amministrazione sindaco ha mai pensato che, vista la situazione emergenziale in cui si trova il comune, sia giunto il momento di cercare una via di emergenza per ripristinare la sanità pubblica di cui per LEGGE chi amministra ne è tutore e responsabile? E’ possibile che nel cratere del sisma non sia nemmeno possibile avere un pronto soccorso utile agli infartuati, è possibile che sia nel 2017 una gara ad ostacoli capire quando è aperto il reparto di radiografia?

Questi argomenti non dovrebbero essere prioritari ed inoppugnabili nella GESTIONE EMERGENZIALE?

E’ possibile che debba essere condivisa con il “popolo” la diatriba su chi paga i 50 euro dell’esercizio pubblico della camera mortuaria?

Inoltre vorrei ricordare che fra gli sfollati c’è chi si è pagato di tasca propria il container e lo ha messo davanti la propria abitazione perché nessuno a tempo debito lo aveva soccorso, questo esempio di intraprendenza sarà giudicato abusivo al pari di un evasore in ottemperanza della delibera regionale che da questa disposizione a tutti i comuni del cratere oppure vi opporrete seriamente a questa bestialità amministrativa?

E ancora, perché continuano ad arrivare le bollette della TAssa RIfiuti che è un’imposta comunale? L’avete sospesa per l’emergenza sismica oppure no?

Perché il sussidio per l’autonoma sistemazione arriva agli sfollati in maniera intermittente e perché per le attività autonome-artigianali si procede con i controlli solo adesso e non, viceversa, prima di averne concesso il contributo?

Perché non vi opponete all’eccessiva burocrazia che scoraggia ulteriormente chi vuole ripristinare la propria abitazione addirittura, in molti casi, ponendoli in conflitti d’interesse se i propri familiari sono titolari dell’impresa edile che la casa di proprietà l’ha costruita?

Inoltre, avendo la zona marchigiana un collante politico che arriva fino alla seconda e terza carica dello stato che fanno parte tutti dello stesso partito politico, sia la stessa presidente della camera dei deputati Laura Boldrini che il presidente del consiglio Paolo Gentiloni della zona del cratere sismico, rispettivamente Matelica e Tolentino, ed inoltre la regione Marche è della stessa bandiera insieme alla soppressa provincia, oltre alla gran parte dei comuni del sisma, perché la situazione mostra dei ritardi incomprensibili? Qual’è la visione del vostro partito in merito all’emergenza nazionale?

Sperando in una risposta, non so fino a che punto esaustiva, porgo distinti saluti ma non molto.

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Questo blog è nato per la passione di assaporare, vivere e mettere a frutto esperienze, di cose, di luoghi ma soprattutto di persone, che ho potuto incontrare, percorsi che ho battuto, da solo o insieme ad altra gente.

Sono appassionato di arte, ogni tanto dipingo, “invento” oggetti, qualche cimelio provo a restaurarlo.

La mia passione grande che provo a condividere in questo blog, è quella del racconto anche attraverso le immagini.

Ho una grande passione per la cucina di territorio e per i prodotti identitari e rispetto chi, senza ipocrisie li tutela, perché sono una grande forma d’arte.

Sono in grado di stilare progetti e strategie di comunicazione integrata, conosco i meccanismi del Marketing Territoriale, perché è lo strumento con cui riuscire a condividere al meglio l’unicità che hanno determinati paesi, luoghi e paesaggi, che spesso visito per meravigliarmi della loro essenza semplice e straordinaria.

Ho redatto progetti importanti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Ho la ferma convinzione che le “identità particolari” siano qualcosa di prezioso da tutelare e proteggere finché saremo in tempo a farlo.

La tecnologia ci da la possibilità di essere tutti più connessi, ma troppo spesso oramai, ci fa dimenticare la sostanza delle piccole cose, dove si cela, viceversa, la bellezza e la forza meravigliosa del racconto.

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