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Questi pensieri sono stati pensati e scritti lo scorso Venerdì sera da me e dal mio amico Sandro Carucci, dopo una bella passeggiata sul corso di Matelica, respirando un po’ Cuba. Buona lettura.

Matelica Encuentro - Piazza E.Mattei
Matelica Encuentro - Piazza E.Mattei
Matelica Encuentro - Piazza Garibaldi
Matelica Encuentro - Piazza Garibaldi
Sampietrini instabili, fontana spenta, transenne e una ricostruzione che va sempre più a rilento. 
Quei tavoli eleganti che sanno di kitch, dietro alle transenne, un gruppo di inghirlettati ad una festa di piazza, fumo negli occhi.
Un banchetto di charme plasticato in una piazza che nel resto dell’anno è deserta, vuota, povera di sentimento, di spirito e di vitalità. 
Un gemellaggio di fumo, fuoco fatuo di una società ormai solo volta all’apparenza. È questa la prima immagine di contrasto che ho notato salendo in quella piazza chiamata col nome di chi oltre 60 fa, fu tra i principali protagonisti del miracolo italiano, la più grande e pragmatica opera di rilancio sociale e di cooperazione internazionale. 
Contrasta, dicevo sotto le impalcature di monumenti perennemente in restauro, questo finto-glamour, pieno di niente ma travestito da tutto. 
Emozioni costruite male, un concerto che inizia a mezzanotte, l’idea di un gemellaggio senza connessione tra culture.
Ma salendo verso il corso, l’aria cambia si fa popolare, gli artigiani locali sono i piccoli scrigni di identità che si mettono in mostra e si mescolano con le musiche e i cibi di Cuba.
Ripenso alla piazza, in cui ritorno indietreggiando di qualche metro. 
Fantastico aggrappandomi alla mia immaginazione, quella di un uomo che ha letto e studiato questa meravigliosa isola chiamata Cuba e che sente di amarla pur col cruccio di non averla mai potuta visitare. 
Faccio viaggiare la mente, fino a pensare: e se tutto fosse stato organizzato nei minimi dettagli a disegnare una cronistoria ben precisa…?! 
Partendo da piazza la Cuba di Batista, dove chi gestiva il potere si ritrovava “spocchiosamante” ad ostentar il proprio benessere, in faccia al popolo, che relegato solo di fuori di certe cerchie, maturava la rivoluzione che non sarebbe tardata a venire…ed eccola! 
Basta fare qualche passo sul corso principale, per allontanare la decadenza classista ed immergersi in quella Cuba che rinasce riscoprendosi allegra, forte della sua ricchezza culturale. 
Pronta a gettarsi e mescolarsi nell’internazionalità che alcuni han da sempre, cercato di negargli. Il tempo scorre all’avanzar dei miei passi; concerti, artisti, vecchi giochi di bambini, sorrisi e, via via, scompaiono anche le esasperazioni di eleganze posticce. 
La passeggiata si fa allegra e coinvolgente, riconosco tra le bancarelle, qualche artigiano e qualche amico. 
Trovo idee interessanti in questo spazio sociale tra Cuba e l’Italia, è lo scambio vero, fatto di semplicità e di costume, ma senza maschere, con i prodotti e i produttori delle due diverse culture a confronto. 
Senza tanti fronzoli, solo genuinità e voglia di condividere le proprie diversità. In questa parte del paese si snoda la fetta più importante dell’evento serale durante l’Encuentro fra l’Havana e Matelica. 
Tra le musiche popolari, vedi identità a confronto, ritrovi il senso di una società che prima sembra immagine e poi si rivela sostanza di argomenti coniugati in prodotti e produttori ben selezionati, insomma la volontà di condividere quel che si è. 
Le due facce di questa passeggiata in un venerdì caldo di inizio luglio mi hanno fatto immergere dentro una storia, che per caso o per volontà, è forse la sintesi della società in cui viviamo; quella dello “status symbol” da una parte, per cui sei per quel che appari, e quella della genuinità e della solidità di chi dimostra di essere quello che è perché porta con sé il suo lavoro, che poi è anche il suo bagaglio culturale, tramandato da generazioni e tradizioni. 
L’importanza di questo evento forse è proprio questa, ci fa capire un po’ come siamo, la sintesi delle classi sociali divise da transenne più mentali che fisiche. 
Da una parte la Miseria e dall’altra la Nobiltà, ma non mi sento di dire dove si trovi esattamente l’una e l’altra, dico solo che ho passato una bella serata con una gran voglia di andare a Cuba.
Matelica - Cuba
Matelica - Cuba
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