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…non è che finiamo così vero ?

Da due giorni penso e ripenso alla notizia che entro la fine dell’estate probabilmente si scioglierà tutta la calotta Polare Artica! Ora non sono uno scienziato ma a scuola hanno a tutti insegnato quali potrebbero essere le conseguenze di uno scioglimento così drastico. Comprendendo (anche se … poi non molto) le ragioni del fatto che i TG nazionali hanno messo la notizia ovviamente dopo il “gossip” politico d’estate e prima della cronaca rosa e dello sport (diciamo che lo hanno fatto per non creare facili allarmismi … che ci crediamo tutti vero?).

Per non saper “ne leggere ne scrivere” mi sono andato ad informare meglio. Riporto qua e la qualche notizia che ho trovato. Stavo dimenticando di dire che non sono inscritto a nessuna associazione di salvaguardia ambientale o altro. Però sinceramente ora comincio a pensare che forse sottovalutiamo in tanti il problema. Forse in troppi.

da “La Repubblica” del 26, marzo 2008

Le immagini dell'iceberg gigante staccatosi in Antartide

Un enorme frammento di 415 chilometri quadrati della banchisa antartica si è staccato dall’area dello Wilkins Ice Shelf. Lo hanno reso noto negli Stati Uniti gli scienziati del National Snow and Ice Data Center di Boulder, in Colorado, precisando che il fenomeno – cominciato il 28 febbraio scorso – è stato ripreso dai satelliti ed è stato “straordinario” “anche perché non capita di vedere tutti i giorni collassare un pezzo di ghiaccio grande quanto sette volte Manhattan”. A staccarsi dal continente antartico e a finire in mare è stato il cosiddetto “Asse di Wilkins”, un’area della parte occidentale dell’Antartide che gli scienziati avevano già previsto sarebbe collassata. Ritenevano però che sarebbe avvenuto tra quindici anni. ( articolo completo >> )

dal “secolo XIX” del 23, giugno 2008 (ma simile è il tam tam dappertutto)

Arctic Climate Impact Assessment (ACIA)

Il sottilissimo strato di ghiaccio stagionale che circonda il Polo Nord geografico potrebbe sciogliersi nei prossimi mesi, tanto che per la prima volta questa estate il Polo Nord potrebbe essere libero dei ghiacci. È l’ipotesi prospettata alla rivista National Geographic da alcuni esperti che stanno studiando gli effetti dei cambiamenti climatici a bordo della nave rompighiaccio canadese Amundsen. «Quest’anno il Polo Nord potrebbe per la prima volta essere libero dai ghiacci», ha detto alla rivista David Barber, dell’università di Manitoba. La previsione non contraddice i recenti modelli che prevedono lo scioglimento dei ghiacci dell’Artico fra il 2013 e il 2030. Tuttavia lo scioglimento del sottile strato di ghiaccio stagionale è considerato dai ricercatori come il campanello di allarme sulla portata e la rapidità dei cambiamenti indotti dalle trasformazioni del clima. (articolo completo >> )

Se poi consideriamo che questo comprometterebbe sicuramente di molto anche l’andamento della Corrente del Golfo, o Corrente Nord-Atlantica, che è una potente corrente oceanica calda di vitale importanza per la mitigazione del clima nei paesi europei che si affacciano sull’Oceano Atlantico. Il “nastro trasportatore”, è un’enorme corrente che trasporta l’acqua calda del Golfo del Messico attraverso l’Atlantico; quando poi, in prossimità del circolo polare artico tende a raffreddarsi, si inabissa. Dopodichè il ciclo (… di solito) ricomincia.

L’aumento termico sta generando uno scioglimento delle zone periferiche della calotta artica, fenomeno molto evidente negli ultimi 15 anni.

Questo scioglimento fa sì che un’enorme mole d’acqua fredda e dolce si riversi nel nord Atlantico, andando a disturbare il flusso della Corrente del Golfo. Una modifica significativa della salinità dell’acqua e della temperatura, fermerà il meccanismo della Corrente raffreddandola molto prima che raggiunga le coste europee e costringendola a fare ritorno indietro. Di conseguenza si perderanno tutti i benefici fin qui descritti, l’effetto Albedo aumenterà esponenzialmente e il fronte polare si abbasserà notevolmente.

(fonte maggiori e più dettagliate info >> )

Ma senza farla troppo lunga o creare facili allarmismi. Non è ora di iniziare a spegnere le cose inutili? Ma sul serio!!! Spero sinceramente che non sia troppo tardi.

E’ ora che iniziamo finalmente a NON correre senza motivo!

… o siamo certi e sconfortati dal fatto che prima o poi THE Day After diventi realtà ?

Commenti di Facebook

2 Responses

  1. Il day after prima o poi diventerà realtà…
    Ricordo quando ero piccola che dicevano che il mondo sarebbe finito nel 2011…io avevo calcolato che avrei avuto 30 anni e ho pensato: “vabbè, c’è ancora un sacco di tempo…” 😀

    Non credo noi saremo vivi, nè i nostri figli, perchè il processo è veloce ma rapportato con la vita di un uomo molto lento…

    Ma il problema è che purtroppo ormai non si può più tornare addietro…

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Perché questo blog

Questo blog è nato per la passione di assaporare, vivere e mettere a frutto esperienze, di cose, di luoghi ma soprattutto di persone, che ho potuto incontrare, percorsi che ho battuto, da solo o insieme ad altra gente.

Sono appassionato di arte, ogni tanto dipingo, “invento” oggetti, qualche cimelio provo a restaurarlo.

La mia passione grande che provo a condividere in questo blog, è quella del racconto anche attraverso le immagini.

Ho una grande passione per la cucina di territorio e per i prodotti identitari e rispetto chi, senza ipocrisie li tutela, perché sono una grande forma d’arte.

Sono in grado di stilare progetti e strategie di comunicazione integrata, conosco i meccanismi del Marketing Territoriale, perché è lo strumento con cui riuscire a condividere al meglio l’unicità che hanno determinati paesi, luoghi e paesaggi, che spesso visito per meravigliarmi della loro essenza semplice e straordinaria.

Ho redatto progetti importanti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Ho la ferma convinzione che le “identità particolari” siano qualcosa di prezioso da tutelare e proteggere finché saremo in tempo a farlo.

La tecnologia ci da la possibilità di essere tutti più connessi, ma troppo spesso oramai, ci fa dimenticare la sostanza delle piccole cose, dove si cela, viceversa, la bellezza e la forza meravigliosa del racconto.

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