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La mia cena per l'oms. Tutto acquistato dai miei produttori di fiducia. Il verdicchio è Coloccini del 2007. Non lo trovate al supermercato, è da urlo. Il rosso del 2010 è Onorio di Maraviglia e qui non mi pronuncio perché sarei di parte. I salumi sono di Palombi e la bistecca è razza marchigiana nata e cresciuta al pascolo in Italia. Ci stanno anche i broccoli... che non fanno venire i tumori... Emoticon tongue Ah...poi ovviamente caffè e sigaretta... lucky strike.

L’OMS spara una notizia ovvia quanto interpretabile: la carne è cancerogena! Risposta: Stigranc… non ce li metti?

Pressioni legate al mercato internazionale, la comunicazione diviene isterica e, tra la gente scoppia il panico!

Sto riflettendo anche sul fatto che qualcuno tempo fa mi ha chiesto se ce l’avessi col mondo! Non ce l’ho col mondo, ma sono convinto che, forse, sono tra i pochi rimasti sani di mente. E mi viene da ringraziare mia mamma per avermi fatto nascere, più che intelligente e bello (stereotipi conformisti) “simpatico” (dicono) ma, soprattutto, “curioso”!

Allora ecco perché voglio correre il rischio di farmi prendere un tumore da cibo!

Allora salame, fiorentina da un chilo, caffè e sigaretta! Si perché alla faccia delle organizzazioni che tutelano la salute cercando di farci marcire col tofu, la soia e altre porcherie “veganchimiche di importazione” (tacci loro), io voglio morire, ma lo faccio con stile, nella mia maniera, “tradizionalmente anticonformista!”

“Tradizionale” perché se mangio salame non comprerò mai un ciauscolo IGP, (perdonate la mia innata maceratesità) ma vado dal mio salumiere di fiducia e pretendo che dentro non ci siano additivi come il salnitro (nitrato di potassio ammesso a disciplinare, ecco il link), ma solo sale aglio e vino! (Di questo ne parlai nell’ormai lontano 2010 quando fecero la porcheria di stilare un disciplinare di produzione IGP che ha destabilizzato tutte le piccole produzioni di qualità…ecco il link al pezzo per quelli che vogliono… approfondire).

Perché sono i conservanti industriali che rendono un prodotto cancerogeno, sono i mangimi dei prodotti che andiamo a comprare contenti sotto costo al supermercato che ci ammazzano e, non serviva l’OMS a ribadirlo!

Siamo schiavi della comunicazione globale, tutti quanti. Ci fanno parlare di 4 cose e basta. Perché è ovvio che alle multinazionali serve una società che marcisca piano piano senza identità, senza sapore! Allora io invece di marcire, preferisco morire godendo, con gusto! Nel frattempo che ci prendiamo il coccolone per la dichiarazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, vediamo che Europa e America stanno trattando il TTIP, ossia la possibilità di farci invadere, senza nessuna barriera doganale, di prodotti standard industriali. Allora sarà sempre più difficile rincorrere la qualità della carne allevata ad esempio allo stato brado e non in batteria, perché accordi di intercambio, come appunto il TTIP, favoriscono tutti i prodotti da supermercato.

Alla fine li vorrei proprio vedere quelli che cercano il Km zero al supermercato.

Ma comunque, personalmente, io stasera una bella bistecca di razza bovina marchigiana l’ho messa sulla brace calda, ci ho abbinato un verdicchio che sta in cantina dal 2007, è di Coloccini di Staffolo, di sicuro in vigna lui non ha messo più del verde rame. Poi un rosso del 2010 Onorio di Maraviglia, una favola.

Per finire un caffé ristretto (visto che l’OMS dice che i prossimi referti cancerogeni sembrano riguardare proprio il caffè) e per finire una buona Lucky Strike, per “….rendermi conto di quanto le maledirai ….” ché almeno faccio contento anche Vasco Rossi.

Il buon cibo è cultura identitaria, è la manipolazione commerciale delle Holding che, proprio nel generare caos e frenesia, disorientano volutamente la gente facendoci diventare alieni in casa nostra, qualunque essa sia. Ecco il mio anticonformismo tradizionale!

P.S.: I prodotti e le aziende, come sempre, non sono state inserite a scopi promozionali, ma per meriti raggiunti nella mia scala di valutazione personale!

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2 Responses

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Perché questo blog

Questo blog è nato per la passione di assaporare, vivere e mettere a frutto esperienze, di cose, di luoghi ma soprattutto di persone, che ho potuto incontrare, percorsi che ho battuto, da solo o insieme ad altra gente.

Sono appassionato di arte, ogni tanto dipingo, “invento” oggetti, qualche cimelio provo a restaurarlo.

La mia passione grande che provo a condividere in questo blog, è quella del racconto anche attraverso le immagini.

Ho una grande passione per la cucina di territorio e per i prodotti identitari e rispetto chi, senza ipocrisie li tutela, perché sono una grande forma d’arte.

Sono in grado di stilare progetti e strategie di comunicazione integrata, conosco i meccanismi del Marketing Territoriale, perché è lo strumento con cui riuscire a condividere al meglio l’unicità che hanno determinati paesi, luoghi e paesaggi, che spesso visito per meravigliarmi della loro essenza semplice e straordinaria.

Ho redatto progetti importanti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Ho la ferma convinzione che le “identità particolari” siano qualcosa di prezioso da tutelare e proteggere finché saremo in tempo a farlo.

La tecnologia ci da la possibilità di essere tutti più connessi, ma troppo spesso oramai, ci fa dimenticare la sostanza delle piccole cose, dove si cela, viceversa, la bellezza e la forza meravigliosa del racconto.

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