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Il disordine ordinato delle reti da pesca -foto Marco Costarelli

“Non a caso “caos” è l’anagramma di “cosa” e “caso”.

Questa frase, letta qualche anno fa in un libro di Luciano De Crescenzo, omonima del titolo di questo mio pezzo (e che, fra l’altro, consiglio di acquistare qui), mi accompagna ogni volta che mi perdo nei pensieri.

Ogni volta che rifletto sulle cose, ogni idea semplice o bizzarra, nasce sempre da un momento di estrema caoticità intellettuale, a volte rasentando l’assurdo e, spesso, scoprendo che tutto ritorna in ordine.

Da un caos di pensieri, l’abilità sta nel raggiungere un equilibrio racchiuso dentro quell’idea che il disordine (mentale) riesce (non sempre) a partorire.

Allora torna l’equilibrio, quasi per caso.

Surreali questi
Disordine surreale in questi “giochi di luce” di Enea Francia

Oggi, attraverso questi intrecci di equilibri fragili, capisco che dovrei tuffarmi di nuovo nel caos, fra le onde delle nozioni, dei pensieri, dei ricordi, degli stimoli troppo quietati nella mente.

Nel mare calmo della ragione, attraversare la fede nel dubbio e, trovare il coraggio di nuotare sopra al caos per raggiungere la meta illuminata di un rinnovato scopo ideale.

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Perché questo blog

Questo blog è nato per la passione di assaporare, vivere e mettere a frutto esperienze, di cose, di luoghi ma soprattutto di persone, che ho potuto incontrare, percorsi che ho battuto, da solo o insieme ad altra gente.

Sono appassionato di arte, ogni tanto dipingo, “invento” oggetti, qualche cimelio provo a restaurarlo.

La mia passione grande che provo a condividere in questo blog, è quella del racconto anche attraverso le immagini.

Ho una grande passione per la cucina di territorio e per i prodotti identitari e rispetto chi, senza ipocrisie li tutela, perché sono una grande forma d’arte.

Sono in grado di stilare progetti e strategie di comunicazione integrata, conosco i meccanismi del Marketing Territoriale, perché è lo strumento con cui riuscire a condividere al meglio l’unicità che hanno determinati paesi, luoghi e paesaggi, che spesso visito per meravigliarmi della loro essenza semplice e straordinaria.

Ho redatto progetti importanti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Ho la ferma convinzione che le “identità particolari” siano qualcosa di prezioso da tutelare e proteggere finché saremo in tempo a farlo.

La tecnologia ci da la possibilità di essere tutti più connessi, ma troppo spesso oramai, ci fa dimenticare la sostanza delle piccole cose, dove si cela, viceversa, la bellezza e la forza meravigliosa del racconto.

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