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Tele Visione di Enea Francia

Dopo mesi ritorno a scrivere. Dopo la cinquantesima persona che mi manda un’email per chiedermi “perchè non scrivi più?”, ritorno sui miei passi e rispondo. Non ho più scritto perchè non me la sono più sentita, per problemi riguardo l’hotel che ho lasciato, la mia vita privata e le indecisioni su come e cosa sarà il futuro. Tutte cose a cui ovviamente non ho dato ancora nessuna risposta e non so se mai lo farò. Sono cose che fra l’altro non motivano la mia assenza da questo blog perchè il vero motivo è lo sconforto.  Però mi sono detto di ritornare a raccontarmi in questa mia sorta di diario pubblico, estrema forma di libertà, lo faccio per me e per chi ha la voglia o la costanza di leggermi e soprattutto per due motivi essenziali. Uno di “share”, o come lo chiamano gli esperti, ho detto a me stesso che se avessi ascoltato o letto almeno di una cinquantina di persone che mi chiedessero di tornare a scrivere, lo avrei fatto; guardacaso proprio ieri sono arrivato a 50. Il secondo motivo, è invece una melodia, una canzone rilassante di Michael Boublè, che metto a seguire, e che a quest’ora, dopo cena, soprattutto col sapore in bocca dei fagiolini del Trasimeno che ha fatto mio padre per cena con cipolla sedano, pomodoro, carota e salvia.

Per forza ti viene l’ispirazione.

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Dopo questa premessa se qualcuno volesse ancora leggermi, inizio a scrivere qualcosa.

Ieri tutti hanno parlato della caduta del muro di Berlino, la riunificazione delle 2 germanie del 1989. Tutti richiamavano quel 9 novembre di 20 anni fa quando soprattutto un uomo, e lo dico da LAICO, ha fatto col suo credo religioso, da perno affinchè si realizzasse quel sogno di libertà per tantissimi uomini e donne. Parlo di papa Woitila. Ventennale curioso, pochi accenni a quell’uomo e, soprattutto la notizia del mese è la pandemia annunciata del virus H1N1, influenza in teoria disastrosa, ma prima di tutto specchio di una comunicazione mediatica che oramai troppo spesso omette di dire le cose reali. Noto solo qui sulla rete che una sola multinazionale farmaceutica incasserebbe i diritti per la distribuzione e la produzione del farmaco. Da cittadino mi domando se fosse vera questa cosa, “perchè se il virus è così grave perchè non si provvede a rilasciare l’autorizzazione a produrlo a tutte le case farmaceutiche?” Se non si prende questo provvedimento, a rigor di logica non dovrebbe esserci l’allarme di cui tanto si parla, quindi non credo possa esistere un pericolo così allarmante. Qui mi fermo perchè non sono un esperto.

Vorrei cercare di riflettere su un altro aspetto; si festeggia la libertà dalle didatture di qualsiasi tipo ed al telegiornale un direttore di testata che all’argomento “processi più veloci” parla dell’immunità parlamentare alle più alte cariche dello stato. Non faccio commenti ma di solito quando mi parlano di Cucina non devio mai sul Calcio.

Il ragazzo in carcere che viene pestato dai poliziotti viene commentato da un politco “di stampo cattolico” come drogato.

A gran voce lo slogan è il seguente, “La nazione si sta riprendendo dalla crisi!!!” Qui le cose sono due: o io ho un gruppo di sfigati attorno, e se li contassi scoprirei di averne veramente tanti attorno, fra imprenditori, impiegati ed operai, oppure non è per niente vero che è in atto una ripresa.

Insomma nel giorno in cui si festeggia la libertà, a Berlino giocano a “domino” e si consacra il dictat dei mass media televisivi. Si applaude per un muro che non c’è più e se ne innalza, o, per lo meno a quanto vedo, si tenta di farne un’altro invisibile ma per certi aspetti molto più insidioso, quello della “propaganda”.

Mondo strano quello della TV e dei mezzi di comunicazione tradizionali.

Una Pandemia esiste secondo me, ed è quella della persuasione a tutti i costi. Ma io cerco di resistere a modo mio, e spero che ce ne siano altri come me che non si arrendono a questo “teatro dell’assurdo” in cui viviamo oggi.

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One response

  1. non ho capito bene….hai lasciato l’hotel? ma sei a matelica? nelle marche? in italia? in questo mondo? in questa galassia? spero di si, fatti sentire Marco che se il mondo va male con chi me la prendooooo?????

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Perché questo blog

Questo blog è nato per la passione di assaporare, vivere e mettere a frutto esperienze, di cose, di luoghi ma soprattutto di persone, che ho potuto incontrare, percorsi che ho battuto, da solo o insieme ad altra gente.

Sono appassionato di arte, ogni tanto dipingo, “invento” oggetti, qualche cimelio provo a restaurarlo.

La mia passione grande che provo a condividere in questo blog, è quella del racconto anche attraverso le immagini.

Ho una grande passione per la cucina di territorio e per i prodotti identitari e rispetto chi, senza ipocrisie li tutela, perché sono una grande forma d’arte.

Sono in grado di stilare progetti e strategie di comunicazione integrata, conosco i meccanismi del Marketing Territoriale, perché è lo strumento con cui riuscire a condividere al meglio l’unicità che hanno determinati paesi, luoghi e paesaggi, che spesso visito per meravigliarmi della loro essenza semplice e straordinaria.

Ho redatto progetti importanti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Ho la ferma convinzione che le “identità particolari” siano qualcosa di prezioso da tutelare e proteggere finché saremo in tempo a farlo.

La tecnologia ci da la possibilità di essere tutti più connessi, ma troppo spesso oramai, ci fa dimenticare la sostanza delle piccole cose, dove si cela, viceversa, la bellezza e la forza meravigliosa del racconto.

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