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L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato lo stato di Pandemia globale.

(ecco il link dell’OMS alla mappa dei contagi in Europa

(ecco il link del ministero della salute con la notizia della Pandemia).

 

In questi momenti di crisi, dove sembra che non si sappia più niente di certo, dove l’incoscienza è l’unica sovranista rimasta, siamo tutti rifugiati in uno stato di torpore indotto, ordinato e voluto per il nostro bene, per quello che è dato sapere.

 

Evitiamo la pandemia già in atto, rimaniamo a casa, non possiamo fare altro e NON DOBBIAMO farlo.

 

Scopriamo nuovi modi di andare incontro alla solitudine, cerchiamo di riscoprire noi stessi, il nostro microcosmo di affetti, magari anche a distanza, chi crede preghi e faccia un passo verso il buon senso.

 

Smettiamo di correre senza motivo non tanto per noi, quanto per il prossimo, gli altri e la società che si sgretola dietro un’idea consumistica assoluta e assurda. Devastante!

Siamo diventati automi assuefatti dalla sicurezza beffarda del consumo a tutti i costi, lo dimostra la fila al supermercato, la calca per la movida, l’idea assurda che dobbiamo fare sempre qualche cosa anche se mai come adesso, si chiede di non dover fare niente.

 

Chiudiamole queste cazzo di fabbriche, le borse valori, ed anche gli uffici e tutti quei luoghi che non si rendono estremamente necessarie per il normale sostentamento giornaliero, in questo periodo oscuro, poi passata l’emergenza ridistribuiamo benessere in forma egualitaria, senza differenze di ceto o di classe, magari dando e riconoscendo
giusto merito a chi lavora in trincea adesso.

 

Riscopriamo nuove forme di fare economia, diamo senso alla mutualità del lavoro, non ci buttiamo come pecore dentro ai mercati digitali, capiamolo una volta per tutte che l’idea e le false regole deresponsabilizzanti del mercato liberista sia fallita e inconcludente e che, soprattutto, ci rende inermi ad ogni shock sociale. Diamo senso a chi sviluppa pensiero critico, a chi apre gli occhi e vede che il mondo non regge più questi livelli di stress, la gente è evidente che già non li regge più da un pezzo.

 

Smettiamo di predicare ipocrisie e soprattutto, una volta che ci toglieremo la mascherina, ricordiamo di calare anche le maschere, che la vita non è sempre un teatro.

Volantino anonimo che mi è arrivato adesso dai social network per messaggio privato
Volantino anonimo che mi è arrivato adesso dai social network per messaggio privato

Pretendiamo calma e tranquillità, rallentiamo e diamo un calcio in culo al marketing dell’eccesso.

 

Sarebbe la giusta rivoluzione pacifica, democratica e socialista, la vera mossa utile ad una svolta ambientale, umanista e sociale, significherebbe rivoltare il sistema di mercato a favore di un socialismo dei mestieri, delle capacità, vorrebbe dire riportare dignità alla creatività umana, ed un calcio nelle palle alla speculazione finanziaria, diamo un volto nuovo all’arte e a tutte le doti migliori del genere umano.

 

D’altronde è solo ritrovando questo equilibrio che potremmo evitare il peggio,
ricominciamo a sognare, siamo ancora in tempo.

 

#chiudiamotutto per adesso, ma quando riapriremo, facciamolo con una nuova coscienza sociale, civica e civile. Guardandoci negli occhi, senza maschere ne mascherine.

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