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L’unica rotatoria, ponte, strada o infrastruttura utile sarà quella che ci darà la possibilità di poter fare un’inversione a “U” dal” benessere” al “tornare a vivere”.

Dalle parole ai fatti. La California ha un suo piano per la riduzione delle emissioni di gas serra, con tanto di limiti temporali e di soglie da rispettare: congruente con il protocollo di Kyoto e sicuramente opposto alla casa bianca della precedente amministrazione Bush. “Qui sul Pacifico”, aveva annunciato Arnold Schwarzenegger, “ridurremo le nostre emissioni entro il 2010 ai livelli del 2000; entro il 2020 ai livelli del 1990 ed entro il 2050 taglieremo le emissioni dell’80% rispetto ai livelli del 1990”. Il che significa, semplicemente, rivoluzionare il sistema energetico e il sistema di trasporti della California. Arnold Schwarzenegger, quello di “Terminator”, un Repubblicano degli States, uno di destra!!! E non è neanche l’unico governatore a proporre nel suo stato una politica climatica del genere. Poi per carità dobbiamo vedere i fatti. Una presa di posizione non comune, ne ha scritto Science, la rivista dell’Associazione americana per l’avanzamento delle scienze, «la sfida del secolo».

Il problema sta nella finalità e non tanto nel metodo. Dobbiamo adoperarci tutti per cambiare il nostro metodo di utilizzo dell’energia, cercando di impattare sempre meno con l’ambiente. E’ questa la sintesi anche della Green Economy. Su come arrivarci possiamo dibattere con l’aiuto degli esperti e soprattutto con la nostra coscienza e conoscenza. Certamente contenere gli sprechi e investire di più nelle fonti di energia alternativa, fotovoltaico, eolico, idroelettrico ecc. Diminuire drasticamente gli investimenti in infrastrutture “pesanti” e concentrare risorse nei cosiddetti “Valori Immateriali”, la tutela delle identità territoriali, dell’arte, della cultura, delle produzioni artigianali, dell’Università e della scuola in generale e così via, è la “strada” giusta.

…Certamente costruire la “strada” quella di asfalto e basta invece non è che sia proprio azzeccato!

Purtroppo si persegue con la logica economica spinta di 50 anni fa e di tutto il ragionamento fatto fin qui, l’unica cosa che si percepisce è solo fare la strada o l’infrastruttura più in generale! Per il resto solo barzellette qui da noi. Basta guardarsi intorno, anche nel mio territorio per rendersi conto di come, con 2 parole, “mercato” e “burocrazia”, abbiamo abbandonato ogni logica di ragionamento, in favore solamente di una logorroica corsa al nulla assoluto. Oggi possiamo cambiare rotta prima che sia troppo tardi per ristabilire una cultura dell’Essere Bene”, del ritornare ad apprezzare i veri valori della vita, dare un peso alla qualità, cercando di limitare i condizionamenti, gli spot di qualsiasi tipo, attuando nel nostro cervello una grande rivoluzione culturale. Se tornassimo a ragionare a confrontarci sui temi anche con posizioni diverse, riscopriremmo tutti una dimensione umana, che oggi, viceversa, stiamo perdendo (basta farsi un giro dentro gli ospizi o nelle scuole). E’ fondamentale contrapporre questa rivoluzione alla estenuante, assurda, stressante e logorante, logica del “benessere”.

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Perché questo blog

Questo blog è nato per la passione di assaporare, vivere e mettere a frutto esperienze, di cose, di luoghi ma soprattutto di persone, che ho potuto incontrare, percorsi che ho battuto, da solo o insieme ad altra gente.

Sono appassionato di arte, ogni tanto dipingo, “invento” oggetti, qualche cimelio provo a restaurarlo.

La mia passione grande che provo a condividere in questo blog, è quella del racconto anche attraverso le immagini.

Ho una grande passione per la cucina di territorio e per i prodotti identitari e rispetto chi, senza ipocrisie li tutela, perché sono una grande forma d’arte.

Sono in grado di stilare progetti e strategie di comunicazione integrata, conosco i meccanismi del Marketing Territoriale, perché è lo strumento con cui riuscire a condividere al meglio l’unicità che hanno determinati paesi, luoghi e paesaggi, che spesso visito per meravigliarmi della loro essenza semplice e straordinaria.

Ho redatto progetti importanti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Ho la ferma convinzione che le “identità particolari” siano qualcosa di prezioso da tutelare e proteggere finché saremo in tempo a farlo.

La tecnologia ci da la possibilità di essere tutti più connessi, ma troppo spesso oramai, ci fa dimenticare la sostanza delle piccole cose, dove si cela, viceversa, la bellezza e la forza meravigliosa del racconto.

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