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Viste alcune richieste di spiegazioni specifiche, riporto un estratto dalla circolare del Ministero dell’Interno – Dipartimento per gli affari interni e territoriali – Direzione centrale dei servizi elettorali –

Perché in Democrazia è importante far valere il proprio pensiero e non complicare il lavoro nei seggi.

Mi scuso ma ho ritirato copia cartacea solo stamattina presso il comune.

 

o) RIFIUTO DI RITIRARE LA SCHEDA
   Al fine di assicurare la speditezza e la regolarità delle operazioni di voto, si rappresenta l’esigenza che i presidenti degli uffici elettorali  di sezione vengano sensibilizzati, attraverso i sindaci, affinché sia predisposta ogni idonea misura per evitare il verificarsi di situazioni che possano rallentare la procedura di voto all’interno del seggio, con conseguenti perdite di tempo penalizzanti per gli elettori in attesa di votare e per il regolare svolgimento del procedimento elettorale.
   Si ritiene utile fornire alcune indicazioni in merito ad un’eventuale forma di astensione dal voto che possa concretizzarsi presso il seggio con il possibile rifiuto della scheda o delle schede elettorali e con eventuale richiesta di verbalizzazione di dichiarazioni di astensione, di protesta o di altro contenuto.
   Si ritiene che, in tali evenienze, il presidente del seggio -al fine di non rallentare il regolare svolgimento delle operazioni – possa prendere a verbale l’eventuale protesta dell’elettore ed il suo rifiuto di ricevere la scheda o le schede, purché la verbalizzazione sia fatta in maniera sintetica e veloce, con l’annotazione nel verbale stesso delle generalità dell’elettore, del motivo del reclamo o della protesta, allegando contestualmente anche gli eventuali scritti che l’elettore medesimo ritenesse di voler consegnare al seggio.
   Per quanto attiene alla rilevazione del numero degli elettori, si rammenta che coloro che rifiutano le schede non dovranno essere conteggiati tra i votanti della sezione elettorale, anche se il rifiuto venga esplicato in un momento successivo alla “registrazione” presso il seggio (cioè in un momento successivo a uno o più dei seguenti adempimenti: annotazione degli estremi del documento personale di riconoscimento e firma dello scrutatore nell’apposita colonna della lista elettorale sezionale a fianco del nome dell’elettore; apposizione del timbro e della data nell’apposito spazio della tessera elettorale personale; annotazione del numero della tessera stessa nell’apposito registro in dotazione al seggio, con a fianco il numero di iscrizione nella lista sezionale dell’elettore medesimo).
   All’atto del rifiuto della scheda, ove si sia provveduto a una “registrazione” dell’elettore, nei sensi anzidetti, nella lista sezionale e nel registro per l’annotazione del numero delle tessere occorrerà provvedere, nei relativi riquadrie colonne dei medesimi documenti, ad una ulteriore annotazione (ad esempio con la dicitura: “NON VOTANTE”); nel caso in cui presso il seggio si svolgano contemporaneamente più consultazioni, lo scrutatore ne prenderà nota,negli appositi riquadri stampati nel retro della pagina di copertina del registro per l’annotazione del numero di tessera elettorale: ciò, ai fini di un corretto computo del numero effettivo dei votanti per ogni singola consultazione che si svolga presso il seggio.
   Nel caso in cui il rifiuto sia precedente alle riegistrazioni di cui sopra non va apposto sulla tessera elettorale il bollo della sezione (che, ai sensi dell’art. 2, comma 3, del d.P.R. 8 settembre 2000, n. 299, certifica viceversa l’avvenuta partecipazione alla votazione).
   Su un diverso piano, ai fini degli adempimenti procedurali da attuare presso il seggio, si colloca la fattispecie di nullità delle schede di cui agli articoli 62 del D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 e 50 del d.P.R. 16 maggio 1960, n. 570. Tali norme, infatti, prevedono l’ipotesi in cui l’elettore prenda la scheda ma non voti in cabina elettorale, facendone derivare la nullità della scheda stessa. Ciò accade quando l’elettore identificato dal seggio elettorale, al quale ha consegnato la tessera elettorale e il documento d’identità, abbia ritirato la scheda senza rifiutarla e, solo in un secondo tempo, l’abbia riconsegnata senza entrare prima in cabina. In tal caso, l’elettore dovrà essere conteggiato tra i votanti e la scheda dovrà essere dichiarata nulla e inserita nell’apposita busta secondo le istruzioni in dotazione ai seggi.
Commenti di Facebook

8 Responses

  1. Grazie mille per la spiegazione, ieri non ho avuto problemi al seggio. Ho fatto astensionismo attivo anche io. Speriamo cambino le cose presto in questo paese siamo da troppo tempo in stasi totale. Non ci conosciamo se non per il fatto che ti leggo, ma ti ringrazio davvero.

    • Speriamo, bisognerebbe passare ai fatti, proposte e contenuti, ma questo sembra un Paese dove la politica è lo sfogo di chi non si trova bene a casa con la famiglia, le idee e i progetti passano sempre in secondo piano.
      Comunque non devi ringraziarmi di niente. Sono io che ringrazio te che mi segui.

  2. Per tutti coloro che non hanno più intenzione di votare: sono uno studente universitario per favore rispondi al sondaggio (link) mi aiuterai a completare la tesi. Diamo voce all’ astensionismo!
    Le risposte sono anonime. Grazie per il vostro contributo
    Gabriele
    DIAMO VOCE ALL’ASTENSIONE
    le tue opinioni sono IMPORTANTISSIME

    https://it.surveymonkey.com/s/WDNCMT6

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Perché questo blog

Questo blog è nato per la passione di assaporare, vivere e mettere a frutto esperienze, di cose, di luoghi ma soprattutto di persone, che ho potuto incontrare, percorsi che ho battuto, da solo o insieme ad altra gente.

Sono appassionato di arte, ogni tanto dipingo, “invento” oggetti, qualche cimelio provo a restaurarlo.

La mia passione grande che provo a condividere in questo blog, è quella del racconto anche attraverso le immagini.

Ho una grande passione per la cucina di territorio e per i prodotti identitari e rispetto chi, senza ipocrisie li tutela, perché sono una grande forma d’arte.

Sono in grado di stilare progetti e strategie di comunicazione integrata, conosco i meccanismi del Marketing Territoriale, perché è lo strumento con cui riuscire a condividere al meglio l’unicità che hanno determinati paesi, luoghi e paesaggi, che spesso visito per meravigliarmi della loro essenza semplice e straordinaria.

Ho redatto progetti importanti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Ho la ferma convinzione che le “identità particolari” siano qualcosa di prezioso da tutelare e proteggere finché saremo in tempo a farlo.

La tecnologia ci da la possibilità di essere tutti più connessi, ma troppo spesso oramai, ci fa dimenticare la sostanza delle piccole cose, dove si cela, viceversa, la bellezza e la forza meravigliosa del racconto.

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