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Partecipanti a questa prima edizioni Il Prf. Enrico Facini e le autorità locali

Partecipanti a questa prima edizioni Il Prof. Enrico Facini e le autorità locali

Un vanto che non consideravo, pezzi di una cultura classica importanti e affascinanti e che soprattutto mi hanno aiutato a riscoprirè un pezzo di italianità.
Quando la cultura italiana viene espressamente rivalutata con progetti davvero importanti nei contenuti, succedono eventi straordinari. Si innesca una catena di emozioni che fanno bene al territorio e imprimono coraggio alla sua gente. Il coraggio di una consapevolezza essenziale che è dentro il concetto stesso di “italianità”.
La Masterclass si è svolta nella città di Treia. I partecipanti sono stati ospitati da noi all’ Hotel Grimaldi, che guarda caso fu sede di un’antica scuola di musica.
Il corso che si è concluso il 12. Aprile 2009 ha visto i cantanti lirici esibirsi in un concerto pubblico tenutosi nel Teatro Comunale di Treia.
Il concerto ha emanato sensazioni straordinarie. Forte l’impatto di vedere come artisti provenienti da ogni parte del mondo (Finlandia, Germania, Ucraina, Austria, Corea) abbiano potuto esprimere così limpidamente una musicalità che trova la sua culla proprio nel nostro “Bel Paese”. Professionisti provenienti da ogni parte del mondo che spendono il loro talento per aggiornarsi su pezzi di una cultura italiana che dovrebbe inorgoglire chi in questo Paese ci è nato e ci vive.
La sensazione più forte che trapela da questa esperienza è l’orgoglio di possedere, da italiani un dono interiore che non sarà mai vendibile, un dono di creatività di sapienza che si rigenera dal passato e ci fa capire quanto certi valori culturali come la lirica siano inestimabili e che in ogni parte del mondo c’è qualcuno, magari giovane trentenne, che studia il canto lirico in maniera professionale, che lavora con passione accademica su pezzi senza età, su pezzi che hanno fatto la storia della musica.
In questo senso sentire un tenore di 27 anni provenire dalla Corea, che splendidamente pronuncia i versi della Traviata, fa pensare che questo paese le cose buone le ha fatte e può, con un approccio esclusivamente di natura culturale continuare a farne altre e, prendendo spunto da una tradizione grandissima, farne anche di migliori. Sentire la voce di un soprano orientale che meriterebbe tutta la stima di una platea di ascoltatori esperti, fa capire come la musica classica possa essere così contagiosa e ancora oggi, appassionare giovani artisti.
La Masterclass è stata tenuta dal maestro Enrico Facini che lavora come Professore di canto alla “Universität der Künste“ di Berlino e sta creando le condizioni affinché “Treia-Lirica” possa divenire nel futuro sempre più interessante, benché già da questo primo anno si sono avuti dei risultati soddisfacenti se si considera il fatto di avere avuto cantanti professionisti iscritti e partecipanti fin dalla Corea, dalla Finlandia, oltreché da Germania, Austria e Ucraina.
Al concerto erano presenti le autorità locali, ed esponenti del Comune di Treia.
Una esperienza positiva anche per il territorio che ha potuto mostrare una capacità di saper creare una reale proposta culturale che è risultata appetibile anche ad un pubblico ben preparato.
Si sta già lavorando per l’edizione del prossimo anno.

Commenti di Facebook

One response

  1. Bravo Marco!
    non demordere mai..anche quando tutti sembrano remare contro. La cultura non è mai perdente, al contrario..sempre vincente!
    Un Paese moderno si vede proprio da qui:dall’importanza che dà alla cultura e alla difesa della propria identità!Purtroppo bisogna considerare anche l’altra faccia della medaglia: l’impoverimento della cultura e della informazione è l’obiettivo di chi vuole mantenre un potere senza essere controllato,vendendo illusioni che fanno presa sulla massa ignorante.
    La cultura deve essere promossa a 360°:ognuno di noi dovrebbe nel suo piccolo migliorare, riscoprendo quei valori che ci caratterizzano e approfondili, metterli in pratica sempre, in ogni contesto relazionale. La cultura è solo (e deve essere!!)occasione di reale confronto e miglioramento tra le persone, la meta costante da raggiungere e non motivo di superiorità. Fa riflettere infatti il dato che le persone di straordinaria cultura siano anche quelle più umili e non certo spavalde e superbe e ciò perchè cultura implica buon senso e saggezza:Socrate lo diceva!Saggio è colui che sa di non sapere. Questo non è il motto dei falsi modesti, ma di chi, avido di conoscenze sa che ogni giorno non deve essere sprecato, che ogni giorno si può scoprirre qualcosa di nuovo, che ogni giorno è una scoperta e che mai nulla è perduto e che si può sempre incominciare un’avventura o ricominciarne un’altra.

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Perché questo blog

Questo blog è nato per la passione di assaporare, vivere e mettere a frutto esperienze, di cose, di luoghi ma soprattutto di persone, che ho potuto incontrare, percorsi che ho battuto, da solo o insieme ad altra gente.

Sono appassionato di arte, ogni tanto dipingo, “invento” oggetti, qualche cimelio provo a restaurarlo.

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Ho una grande passione per la cucina di territorio e per i prodotti identitari e rispetto chi, senza ipocrisie li tutela, perché sono una grande forma d’arte.

Sono in grado di stilare progetti e strategie di comunicazione integrata, conosco i meccanismi del Marketing Territoriale, perché è lo strumento con cui riuscire a condividere al meglio l’unicità che hanno determinati paesi, luoghi e paesaggi, che spesso visito per meravigliarmi della loro essenza semplice e straordinaria.

Ho redatto progetti importanti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Ho la ferma convinzione che le “identità particolari” siano qualcosa di prezioso da tutelare e proteggere finché saremo in tempo a farlo.

La tecnologia ci da la possibilità di essere tutti più connessi, ma troppo spesso oramai, ci fa dimenticare la sostanza delle piccole cose, dove si cela, viceversa, la bellezza e la forza meravigliosa del racconto.

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