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Camerun, Sangmelima, 13 maggio 2015

Iniziata dall’opera dell’instancabile ‘mon pére’ Sergio Ianeselli, a Sangmelima i volontari di Agape sostengono un orfanotrofio. Suor Christine è la coordinatrice anziana. Una donna che ha iniziato il suo cammino spirituale aiutando i piccoli bambini abbandonati dentro la propria casa oramai 30 anni or sono.

Riguardo l’abbandono dei minori, bisogna sottolineare che, la tradizione animista di questi paesi dell’Africa nera, non lo concepiva.

bambini che suonano e si divertono ad accoglierci
bambini che suonano e si divertono ad accoglierci

Nei villaggi infatti, avevano la tradizione della ‘famiglia allargata’ per cui la solidarietà di sostegno ai più piccoli in caso di necessità, era dovuta per religione e legge. Poi agli inizi dell’ottocento sono arrivati i coloni, per lo più, tedeschi e francesi, hanno impiantato i grandi agglomerati urbani, con i loro problemi conosciuti anche nei cosiddetti paesi evoluti, compreso l’abbandono.
Oggi sono quasi 50 i bambini ospitati completamente presso la struttura di Sangmelima.

Qui Daniele Ortolani e Cristiana Consalvi fanno un grande lavoro di supervisione dall’Italia con Agape, attraverso viaggi costanti in Africa, cercando donazioni, istituendo adozioni a distanza e iniziative di propaganda diretta in Italia, per l’ausilio e il sostegno alla casa di accoglienza.
Sangmelima trasferisce l’allegria consapevole di una sofferenza passata da piccoli esseri umani.

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