Quando il cinema era un fattore di contenuto più che di effetti speciali, la pellicola era magia di contrasti, le immagini narravano aspetti di realtà o fantasia, costruiti per far riflettere, emozionare e arricchire culturalmente lo spettatore.
L’Italia che avanzava nel mondo per ricchezza di generi cinematografici ed in assenza di strumenti, che costringevano a usare dosi massicce di cultura ed inventiva, insomma creatività e capacità artistiche pure.
Pochi mezzi ma tanti messaggi, pensati e introdotti con cura nella costruzione del soggetto, dalla regia, alla fotografia, dalla sinossi alla sceneggiatura. I limiti della tecnologia imponevano una visione culturale anziché commerciale.
La “macchina da presa” e la sua pellicola a 35mm (info wikipedia)e(info treccani), erano contenitori preziosi di un lavoro maniacale e organizzato nei minimi dettagli.
Un omaggio a quel cinema del passato ancora in grado di leggere il presente.
Alcuni dei film recensiti in questa rubrica sono in libera visione su internet.