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La Grande Bellezza - Fonte Internet -

La Grande Bellezza – Fonte Internet –

La più consistente scoperta che ho fatto pochi giorni dopo aver compiuto 65 anni è che non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare. –  Jep Gambardella – La Grande Bellezza
Ma che gran figata che è sta frase. La metto in pratica anche io che ne ho 35 da oggi. Tutti critici cinematografici dopo l’Oscar al film di Sorrentino. Sui social network leggi commenti da parte di tutti. Parlano e soprattutto criticano il film. In tantissimi sparlano o dicono che sia semplicemente brutto. Non capisco la gente o forse il vero problema è che comincia proprio a fare schifo. Senza ipocrisie dovremmo iniziare a migliorarci tutti in questo senso, senza più puntare il dito solamente contro agli altri. L’autocritica io con me stesso la faccio tutti i giorni, forse sono un egocentrico, vivo nel mio mondo oppure, non lo so; ma posso dire semplicemente che ci credo ancora nella possibilità di costruire qualcosa di migliore assieme a chi abbia ancora un briciolo di libero pensiero. Accendi la TV e senti di politici che le sparano grosse sul fatto che l’oscar al film sia un motivo addirittura di ripartenza nazionale. Mi chiedo. Ma la gente lo ha visto tutto il film? Ha capito il messaggio? E’ la fotografia di un’Italia marcia, schiava delle sue corruzioni, drogata di nulla. Una naturale evoluzione della Dolce Vita di Fellini dove venivano fotografati i bar della Via Veneto di oltre 60 anni fa; adesso la festa si sposta nel super attico di fronte alla storica insegna “Martini”, un distacco completo dal resto quindi non più sulla strada ma in un posto “altro”. In quel film ci ho letto l’evoluzione e l’innalzamento del degrado, la grande ipocrisia della vanità dove però chi ne esce vincente è chi alla fine, porta avanti concetti, tornando a proporre contenuti. Il protagonista si rimette a scrivere e s’interroga sugli sprazzi della bellezza. Atmosfere quasi surreali per descrivere ed analizzare la parte introspettiva di un pezzo di mondo, come l’Italia, guidato da chi preferisce apparire più che essere. Frivolezze e rapporti frapposti pesantemente a valori e contenuti. Una stoccata enorme all’essere radical chic oggi “paradossalmente tipico” della sinistra. Un invito a riflettere sui valori reali più che al resto. La cornice di Roma “Eterna Bellezza” usata come contenitore di gente vuota, anime perse, di cui avere compassione piuttosto che ammirazione. Ma io direi che non solo a Roma succede così. Oggi sembra sia vietato pensare, riflettere e confrontarsi in ogni ambiente. Ogni mossa sembra solo dover essere relegata nella sfrenata pochezza dei rapporti, dei contatti, del saper comunicare. Del “saper fare e saper comunicare” di “Renzino”. Magari poi non comunichi nessun argomento, ma l’importante è che lo fai bene, se hai un giubbino di pelle e le mani in tasca sei più trendy e quindi la gente, la pigli meglio per il “cool”. Allora questa è la “Grande pochezza” di chi oggi si nasconde dietro marchi, slogan e capri espiatori più o meno attendibili. Questo secondo me, che non sono un critico cinematografico, è il messaggio posto in essere da Sorrentino. Non credo che tutti quelli degli ambienti “alti” lo abbiano colto. Ma la “grande tristezza” è che non credo che lo abbia inteso, questo messaggio, manco la maggior parte della gente che arranca per arrivare a fine mese. Che peccato. Forse invece gli americani si, magari hanno capito loro, o forse gli hanno dato l’oscar per sbaglio.
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