Le recensioni sono a cura del mio amico Samuele Fratoni, un grande appassionato di cinema e di auto. L’idea di fondo è quella di cercare di ricominciare a focalizzare contenuti del presente mirando lo sguardo al passato, cercando di sottolineare quanto il cinema soprattutto quello nostrano abbia contribuito a dare una lettura dinamica della società ed in certi casi ancora attuale.
Come primo film abbiamo scelto “La moglie più bella”, un film di Damiano Damiani del 1970, per due motivi principali. Il primo perché è stato girato a Cinisi e territori circostanti, devastati nel 1968 dal terremoto del Belice, la pellicola è stata girata due anni dopo e, i sottoscritti recensori (io solo in parte), vivono nelle Marche dentro al cratere del terremoto del 2016, dove le location si presterebbero nonostante gli oltre 4 anni passati dal disastro, ad una eventuale sua riedizione in chiave nostrana. Il secondo motivo invece, è per rendere omaggio al maestro Ennio Morricone passato oggi a miglior vita, che ne ha curato la colonna sonora.