Punto alla luna!
Bisognerebbe ricominciare ad inseguirla sul serio la luna, con i sogni di un bambino, la volontà di un sognatore, la caparbietà di un contadino, la tenacia di un pastore.
Prendere per la gonnella questa realtà stuprata da un’incoscienza virtuale e televisiva, togliere le maschere e mirare lassù, curiosi ed avari di conoscere, ignari di quello che può riservarci il futuro, ma coscienti delle esperienze che ci portano ad essere incoscienti per natura. Colmi di profonda umanità, elementi di un insieme di ricchezze uniche. Riflessi limpidi di identità nascoste e reali, concreti, semplici e per questo straordinariamente forti.
Basterebbe la consapevolezza di un momento vissuto nella piena essenza di ciò che siamo per arrivarci in un momento alla luna, ma chi ha un momento oggi? In quanti possiamo permetterci il lusso di un momento senza fermarci?
Allora fermiamoci a pensare, caparbi nel tenere a cuore momenti passati in luoghi conosciuti bene fino a dentro l’anima, scossi ma non distrutti. Vorrei tornare ad indicarla la luna senza nessuno che mi tiri per la giacchetta di quella ipocrisia ignorante, agonizzante nell’aridità omogenea della rincorsa al possedere. La regalerei quella giacchetta, tanto per la luna non ne ho bisogno.
A lei occorre solo l’animo ingenuo di un bambino e dolce di un innamorato sotto le stelle, diventerebbe portatrice di messaggi da nasconderci dentro, il sogno di chi la testa la tiene sopra le nuvole perché dall’alto tutto si vede tutto meglio.
Creatività razionale, contro ignoranza razzista, vorrei si specchiassero nello stagno dei sogni tutte le ranocchie gracchianti parole alla rinfusa, mentre io cerco di raccogliere quelle buone, dargli un senso e farci sopra un racconto, una serie di storie, vere, messaggi di vita, vissuta, attimi da ripetere perché esemplari riflessi di ciò che siamo, oltre l’apparenza piatta dentro una sfumatura sfuocata che ci annebbia di conformismo e stupidità la vita.
Ho deciso. Da stasera punto alla luna!
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