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Ragazzi protagonisti sul palco

Ragazzi protagonisti sul palco

Ci avviciniamo alla Rassegna, oggi accendo il PC e vedo una sorpresa.

Si parla di bambini.

Riporto una nota che ha scritto la mia amica Ivana dall’Argentina.

I bambini sono il nostro futuro. È per questo motivo che, se non facciamo qualcosa presto e subito, siamo finiti.
Se non l’avete avvertito, i bambini che sono già il nostro futuro, sono molto belli, ma non si può dire che sono luci. Ma anche se possono essere un po stupidi, prima o poi si renderanno conto che gli adulti ci abbiamo speso tutto i soldi, abbiamo sparso malattie ed abbiamo trasformato il pianeta in una palla fumosa e puzzante di morte. Noi, noiiiiiii stiamo creando una generazione di stupidi che sanno dove teniamo le armi da fuoco. Ciò non è una buona formula per un futuro gradevole.
Per fortuna c’è una soluzione: il lavaggio di cervelli.
Il lavaggio di cervelli ai nostri figli è l’unica soluzione logica ai nostri problemi. L’alternativa per noi adulti è di smettere di contrarre debiti e contaminare. Assolutamente impossibile. Allora la via di menore resistenza è quella del lavaggio di cervelli. (È ovvio che dovremo uttilizzare parole diverse per dire “lavaggio di cervelli”, magari “lezioni per spiegare pedagogicamente quello che sta bene e quello che sta male”).
Se riusciamo avvere possesso delle menti, noi possiamo creare ottimi cittadini a una prima età, che già adulti, offriranno senza dubitarlo compiti incredibilmente duri e difficili che noi non abbiamo fatto mai bene.
Lavaggio di cervelli accettabile:
-Rispettare gli adulti e gli anziani.
-Amare a Dio
-La democrazia è il migliore sistema.
-Semplicemente dire NO alle droghe
-I lavori male pagati costituiscono sempre lavori onesti.
-È motivo di orgoglio dare i soldi agli anziani e lavoro alle persone non belle fisicamente.
-È un privilegio sapere della contaminazione delle ultime generazioni.
-Le rughe sono sexies
-Fuorviato e immemore sono sinonimi di saggezza.
-A Dio piace quello di spendere tutto i soldi pagando gli interessi dei debiti degli adulti.
L’unico brutto dei bambini è che hanno un adulto nel loro futuro…

Ora riporto anche quello che le ha risposto Clara, una mamma secondo me speciale; frasi piene di umanità che fanno riflettere e accendono il cuore.

Hai perfettamente ragione, i bambini sono il nostro futuro,e purtoppo anche su di loro, solo per interesse di alcuni, riusciamo a riversare miliardi di messaggi assurdi, propinando dei cartoni animati terribili con soli messaggi di morte e cattiveria inoltre noi genitori abbiamo sempre meno tempo per loro e quindi spesso li abbandoniamo davanti Visualizza altroalla tv oppure li copriamo di giocattoli, pur di avere tempo per cio che purtroppo, nostro maalgrado, dobbiamo fare. Il tempo corre e ti accorgi che cio’ che avresti voluto dare loro ti e’ ormai sfuggito per sempre. Io non so se tu hai dei figli, ma so che saresti un ottima madre, io ho tre figli di 28, 25 e 10 anni e sono anche nonna, in verita’ ho cercato di essere una brava mamma e non ho mai vissuto come una perdita di tempo, il tempo che dedico a loro. Un bambino ha sempre tante cose da darti e spesso dovremmo non ferire la loro purezza, penso sovente a tutti quelli che muoiono di fame o che sono costretti a fare i soldati, quale cieca violenza.

E’ bello sapere che c’è chi ha ancora voglia di ragionare con la propria testa e combattere ad educare i figli in modo sano e razionale.

Commenti di Facebook
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One response

  1. “Tutti i grandi sono stati bambini una volta (ma pochi di essi se ne ricordano)” Il Piccolo Principe…è racchiuso tutto quì…vi ricordate quando eravamo noi i bambini?…della mia infanzia ricordo molte cose: i colori delle giornate d’estate passate a giocare a campana, a disegnare all’aperto o a raccogliere fiori con le amichette, si perchè ancora noi bambini eravamo liberi di passeggiare senza paure; ricordo i profumi degli abbracci dei miei nonni e dei miei genitori, ricordo quel profumo rassicurante di bagnoschiuma che invadeva la casa mentre mamma cercava di ripulirmi dopo le cadute con i pattini o i voli in bicicletta; ricordo i rumori…papà che infila la chiave per aprire la porta, il rumore dell’acqua che scendeva dalla doccia che di sera, mentre ero già a letto mi faceva da sonnifero!; ricordo i sapori…delle tagliatelle di nonna, del pane e zucchero o di un gelato mangiato sugli scalini di casa d’estate con i miei genitori e mio fratello…momenti indelebili nel tempo, momenti che al solo pensiero, oggi, riescono ancora a darmi serenità. Ho una figlia di 6 anni, e so perfettamente che il mio impegno dovrà essere raddoppiato perchè sono “sola” a guidarla nel suo cammino, so anche che questo richiede grandi energie e “sacrifici”. Ha ragione Ivana, i bambini vanno seguiti, educati e protetti. Non li cloniamo ma permettiamogli di trovare la loro personalità e la loro strada, diamogli i mezzi per diventare unici. Non ci vuole poi molto, basterebbe riuscire a tornare bambini noi…inventarsi un pic-nic in casa in pieno inverno, spegnere la televisione e strimpellare la chitarra insieme, cucinare e farli pasticciare con noi, renderli partecipi delle nostre attività quotidiane che a noi sembrano tanto noiose ma per loro e con loro diventano un gioco…ricordarsi che una favola può insegnare molto, che il racconto di un nonno può fare altrettanto, insegnargli che il rispetto stà alla base di ogni rapporto civile e noi per primi dobbiamo mostrarlo a loro…Ci vuole pazienza, coerenza, AMORE e molto altro ancora. A volte dopo una giornata di lavoro si è talmente stanchi che il desiderio più grande è quello di infilarsi sotto le coperte e chiudere gli occhi, poi, almeno a me, capita che rientrando in casa è proprio mia figlia a darmi l’energia per starle accanto e tornare anch’io bambina. Anni passati sui libri di pedagogia non mi hanno insegnato ad essere una brava madre, la teoria serve ma la pratica è un’altra storia e mi rendo conto che spesso mi sento in colpa perchè dovrei e potrei fare di più, molto di più, ma sono sempre più convinta che forse, l’unico modo per farli crescere “sani” è crescere e sognare con loro e “mai dire loro che i sogni sono una sciocchezza, sarebbe una tragedia se lo credessero”

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Perché questo blog

Questo blog è nato per la passione di assaporare, vivere e mettere a frutto esperienze, di cose, di luoghi ma soprattutto di persone, che ho potuto incontrare, percorsi che ho battuto, da solo o insieme ad altra gente.

Sono appassionato di arte, ogni tanto dipingo, “invento” oggetti, qualche cimelio provo a restaurarlo.

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Ho una grande passione per la cucina di territorio e per i prodotti identitari e rispetto chi, senza ipocrisie li tutela, perché sono una grande forma d’arte.

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Ho redatto progetti importanti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Ho la ferma convinzione che le “identità particolari” siano qualcosa di prezioso da tutelare e proteggere finché saremo in tempo a farlo.

La tecnologia ci da la possibilità di essere tutti più connessi, ma troppo spesso oramai, ci fa dimenticare la sostanza delle piccole cose, dove si cela, viceversa, la bellezza e la forza meravigliosa del racconto.

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