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Questa è una lettera inviatami dal prof. Mastrocicco di Chivasso (TO) a seguito della rinuncia all’incarico della rassegna.

Gent. Marco Costarelli,
sono Marco Mastrocicco, insegnante di musica presso la scuola media di Chivasso che da 5 anni gestisce le attività musicali presso la scuola elementare Dasso di Chivasso insieme alle maestre Laura Fiore e Lucia Gervasio.
E’ stato un percorso che in questi 5 anni ci ha portato a raggiungere risultati che giudico assai soddisfacienti in particolar modo nell’ambito della musica etnica.
E’ da quando i bambini facevano la terza (ora sono in quinta) che vivono con l’aspettativa di partecipare a questo famoso concorso di Matelica; può quindi ben immaginare lo sconforto che si è creato ieri alla notizia che probabilmente tutto salterà all’ultimo minuto. Se per i bambini possiamo parlare di delusione per noi adulti bisogna aggiungere la rabbia nel vedere l’ottusità di una amministrazione comunale che trascura una manifestazione ben conosciuta e apprezzata a livello nazionale. Penso che anche gli albergatori non saranno entusiasti all’idea di dover rinunciare di questi tempi a entrate cospique (solo nel nostro caso, un gruppo di 52 persone per tre notti equivale a più di 4.500 Euro).
Ho cercati di contattarla questa mattina senza riuscirvi. Ho provato a sentire il Comune di Matelica riuscendo a parlare alla fine con un responsabile del comune di Matelica che mi ha risposto con tono decisamente scocciato che la causa di tutto è da attribuirsi alla “scarsa partecipazione”; a suo dire solo due scuole si sarebbero iscritte.
Lei ha tutta la nostra solidarietà, posso solo immaginare cosa significhi sbattersi a destra e a manca per mesi per poi doversi scontrare con l’ottusità ormai diffusa tra le amministrazioni locali (e dire che ho sempre pensato alla vostra come a una delle realtà territoriali più vivibili e a una regione sensibile a questo tipo di istanze).
Ad ogni buon conto quello che proprio non ci va giù e che i bambini debbano restare delusi dopo tanto impegno.
Possiamo tranquillamente fare a meno di premi, possiamo rinunciare al service (verremmo con un nostro piccolo mixer e due casse), possiamo rinunciare al Vs. bellissimo teatro; ci basterebbe un posto qualunque dove poter suonare e qualcuno disposto a starci a sentire in modo da dare ai bambini l’idea che tutto il lavoro che abbiamo fatto non è stato inutile.
Certo, l’importante è aver lavorato; certo, potremo senz’altro suonare a fine anno davanti ai genitori dei bambini, ma non è la stessa cosa. Per loro Matelica era la possibilità di andare “in tournèe”, di ascoltare e confrontarsi con altre scuole, ecc.
Mi chiedo se non sarebbe possibile, con il suo aiuto, pensare a una situazione “alternativa”. Probabilmente la nostra scuola deciderà comunque di fare la gita di fine anno a Matelica perchè ormai è tardi per fare nuovi programmi, ma senza musica non sarà la stessa cosa.
Non sarebbe possibile contattare la altre scuole di fuori regione e quelle delle Marche che erano già interessate e organizzare un qualcosa per quei giorni. In fondo abbiamo i musicisti, il pubblico (sempre noi quando tocca agli altri suonare) e la voglia di fare!

Se volesse dirci quali sono le altre scuole interessate potrei provare a contattarle per vedere cosa si può fare.
La saluto perchè devo andare in classe e attendo fiducioso notizie.
Cordialmente
Marco Mastrocicco

Commenti di Facebook
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14 Responses

  1. E’ una bella lettera, che vale molto di più di qualsiasi parere o confronto con le amministrazioni comunali, anche solo per questa lettera e con questa lettera tutto è da rimettere in discussione……..non solo spero che ciò avvenga, ma deve avvenire…………..

  2. ..Marco presenta questa lettera al consiglio no?!nn potranno rimanere impassibili anke di fronte ad un esplicita delusione.. Ma nn capiscno che rinunciando a MDS ci rimette anche Matelica come città?!mi sembra una mentalità alquanto ottusa!

  3. Commovente davvero. Non mollate questo provincialismo stupido deve essere sorpassato.
    Mi domando come mai si accorge un prof. di CHivasso di cosa è la rassegna e non se ne accorgono i matelicesi.

  4. Secondo me se ne è accorto questo professore, proprio perchè è al di fuori delle burocrazie delle amministrazioni e vede la rassegna per quello che è, ovvero un’iniziativa culturale che serve per arricchire i suoi studenti con un’esperienza musicale in più, gradevole e facilmente prganizzabile…….. è l’opinione più oggettiva e più realistica sull’evento……. 🙂

  5. A rimetterci sono solo i bambini, è stata persa l’occasione di continuare ad avere una manifestazione di livello nazionale, che aveva tutte le potenzialità per crescere e diventare un punto di riferimento nel settore del turismo scolastico. Non so di chi sia la colpa, ma chi ha la responsabilità di questa scelta è stato davvero miope……

  6. Sono sempre più convinto che iniziative come questa siano l’unica proposta vera di turismo vissuto come alternativa di crescita per una cittadina come la nostra. Non si parla solo di un evento bellissimo dal punto di vista educativo ed artistico, ma di una possibilità di ridare un pò di ossigeno all’economia locale. Queste manifestazioni andrebbero fatte comunque in barba alle amministrazioni locali dimostrando quanto queste siano inette e miopi, ma bisogna anche dire che spesso la cittadinanza non aiuta come dovrebbe.

  7. @ Lateladipenelope: Oggettivamente una chiara semplice e lucida osservazione, non capisco perchè questa semplicità non possa mai rivelarsi tale con le amministrazioni pubbliche.

    @ Silvia: la lettera l’abbiamo mandata sia in Comune che ad altre scuole che sono nella stessa condizione di questa.

    @ Gianni: Che dire grazie a nome di tutti.

    @ Monia: Hai ragione e credo che ognuno potrebbe fare in coscienza la sua parte… che ne pensi ?

    @ Luca: …che cosa posso risponderti ? “I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta.” (da “Il Piccolo Principe”- Antoine de Saint-Exupéry)

    @ Sacandro: La cittadinanza siamo tutti noi, più conosciamo quello che succede in giro più possiamo far qualcosa. Manteniamoci in contatto e facciamo in modo che la gente conosca le cose. Tutte.

  8. A questo punto il cartello all’entrata di Matelica ha poco senso! Abbiamo tutte le carte in regola per essere “produttori e promotori di cultura” (dal teatro ai musei ad iniziative come queste), eppure questa potenzialità non viene percepita! Bisogna adattarsi, fare attività indipendentemente dal sostegno dell’Amministrazione (ovviamente quando possibile)!

  9. Caro Marco, in ogni realtà sia piccola che più grande le amministrazioni fanno sempre un bilancio tra profitto e tempo e denaro per organizzare le loro manifestazioni…….tutto il resto, cultura, spettacolo, sono solo parole……..le decisioni vengono prese sulla base di dove pende il piatto della bilancia……….sono sicura che se ci fosse il modo di organizzare lo stesso la rassegna indipendentemente dall’amministrazione e a posteriori la rassegna si rivelasse un successo, a posteriori l’amministrazione troverebbe un modo per rientrarci nell’organizzazione della manifestazione………perchè il motto è PROFITTO PROFITTO PROFITTOPROFITTO!!! In questo caso probabilmente non solo hanno guardato i famosi piatti della bilancia ma deve essere scattato un meccanismo del tipo: “ma chi ce lo fà fare di investire su questa cosa?”

    Mi dispiace che ancora una volta il meccanismo della “scimmia evoluta” abbia vinto su quello dell'”essere umano pensante”…….. 🙂
    Coraggio, Marco, tu continua a difendere le tue idee con passione come stai facendo ed hai sempre fatto, perchè di buoni esempi non ce ne sono mai abbastanza……… 🙂 Un abbraccio forte……

  10. SONO PROFONDAMENTE COMMOSSO DAI COMMENTI CHE HO LETTO… CARO MARCO! E TU SAI BENE IL MOTIVO… LA RASSEGNA E’ LA NOSRA SECONDA CASA….

  11. Allora, anch’io voglio scrivere finalmente un commento.
    Prima voglio dire- complimenti che avete fatto tuttavia una piccola Rassegna!!! Sei grande Marco!!!
    Secondariamente nn posso capire il commune e tutti i responsabili per niente. Si tratta del bambini di domani, si tratta della cultura, anche chiaramente del turismo della regione (sono tedesca e posso dire che 90 per cento della gente al’estero nn ha una idea che le Marche esiste, questo e molto triste, ma vero..)
    Ho parlato con te insieme Marco, con il sindaco. ti ricordi? lui interessava per niente che volevo portare scuole dal’estero. ma sarebbe stato una grande figata..bambini di nazioni diversi e la musica insieme.
    quindi credo che una cosa interessante sarebbe trovare sponsori diversi che nn c’è una dipendenza cosi. e difficile, lo so. Ma la rassegna e un progetto incredibile, un progetto molto importante per i bambini, per la personalita, per lo sviluppo di ogni inviduo, per imparare lavorare in un gruppe insieme. poi la musica unisce, persone diversi, culture diversi…nn devo dire tutto- ognuno lo sa.

    ho ancora una grande voglia aiutare di farla rassegna internazionale!
    ma, come ti ho detto marco- ho bisogno una data fissata PRIMA del’estate, che ho una possibilita di parlate con le scuole di nuovo!

    Tutti devono contribuire con il sostegno di questo progetto unico!

  12. […] Su questo punto posso portare almeno 3 progetti che ho dovuto abbandonare per via di avversità della più becera politica. In base alla mia esigua esperienza, posso dire che se l’amministrazione (di qualunque genere essa sia) fosse in grado di anteporre a qualsiasi evento sostenuto, un piano di fattibilità (secondo i principi di cui sopra) che lo anticipi di un anno, forse si potrebbero evitare situazioni surreali come successo finora. La nuova amministrazione comunale (opposizione SILENTE compresa) eviterebbe inoltre figure di merda nazionali come questa link. […]

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Perché questo blog

Questo blog è nato per la passione di assaporare, vivere e mettere a frutto esperienze, di cose, di luoghi ma soprattutto di persone, che ho potuto incontrare, percorsi che ho battuto, da solo o insieme ad altra gente.

Sono appassionato di arte, ogni tanto dipingo, “invento” oggetti, qualche cimelio provo a restaurarlo.

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Ho una grande passione per la cucina di territorio e per i prodotti identitari e rispetto chi, senza ipocrisie li tutela, perché sono una grande forma d’arte.

Sono in grado di stilare progetti e strategie di comunicazione integrata, conosco i meccanismi del Marketing Territoriale, perché è lo strumento con cui riuscire a condividere al meglio l’unicità che hanno determinati paesi, luoghi e paesaggi, che spesso visito per meravigliarmi della loro essenza semplice e straordinaria.

Ho redatto progetti importanti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

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La tecnologia ci da la possibilità di essere tutti più connessi, ma troppo spesso oramai, ci fa dimenticare la sostanza delle piccole cose, dove si cela, viceversa, la bellezza e la forza meravigliosa del racconto.

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