fbpx
In silenzio questa piantina della foto è cresciuta nonostante il vociare, me l'ha data una mia ex collega. Era una piccola talea caduta da una pianta più grande, un bel regalo del silenzio.

Le parole che rimangono silenti sono quelle più profonde.

Le frasi non riesco sempre a metterle sul foglio perché mi rimangono incastrate dentro l’anima, è difficile liberarle, spesso sono attimi, che se non li prendi al volo, non li ritrovi più.

Quello che tengo dentro non lo scrivo, per una forma di gelosia, qualcosa che voglio far tacere, l’emozione di un attimo, che passa e porta via tutto. Dovrei prendere appunti, ma i sentimenti li ferma solo silenzio.

Le frasi rimaste dentro sono quelle che riempiono l’anima, sono gli sguardi disillusi dei bambini che giocano. Le frasi che ti rimangono dentro al cuore sono come barche sull’oceano. Vaga speranza di riuscire a tacere quando occorre, perché il silenzio diventi assordante in mezzo a tutte le notizie, di economie fasulle, pubblicità progresso, politici corrotti e personaggi di cartongesso che solo a guardarli si sbriciolano da soli.

Le parole del silenzio sono gusto e pigrizia. Un senso di libertà nel non dire ciò che non voglio, non dare quel piacere effimero a chi non merita di condividere i miei pensieri, seppur semplici, ma di certo solo miei. Le parole sono quelle che regalo e anche le peggiori provengono dal cuore.

Senso di libertà, racconto di cose semplici o complesse, antri di vita, sguardi che osservano il mondo; scrivo ciò che voglio, senza strategie, regole, venditori, ruffiani, portaborse o galoppini. Il silenzio compagno di viaggio.

La mia ruota gira lo stesso. Mi distraggo dal mondo mentre inizio la mia storia, mi confondo dentro un mistero strano, una riflessione appagante, una stupidaggine oppure un’ingiustizia. Il mio scrivere è la voglia di dare un senso a quel che vivo. Un momento di libertà che oggi è così e domani forse cambia.

Vorrei trovare il tempo per starci di più insieme a queste parole mute, vorrei trovare il tempo per coltivarne la bellezza dei momenti, dipingerla coi colori di una bella giornata, dedicarmi solo alle cose belle, solo a quelle che abbiano un senso.
Vorrei smettere di correre senza motivo, ma è proprio per quello che non dico, per pigrizia e svogliatezza, che spesso mi ritrovo ad essere criceto in una ruota troppo veloce per muoversi sul serio.

Quindi rallento, metto a fuoco gli scopi, scrivo in silenzio, mentre tutti gli altri corrono, corrono, e chissà dove andranno…

 

Di seguito la traduzione del testo in Inglese a cura di Leanne Mc Kinnon che ringrazio di cuore.

Silent words.

The most profound words are those that remain silent.
I am not always able to form sentences on paper; they remain trapped within my soul. It is difficult to free them. They are often moments, if you don’t capture them on the hop you will never find them again.
I don’t write down that which I hold inside, out of a type of jealousy, it’s something that I want to render silent, the emotion of a moment that passes and takes all in its path. I should take notes, but my feelings are blocked solely by silence.
The sentences that remain within are those that fill the soul, they are the disenchanted looks of children playing. The sentences that remain within your heart like boats afloat on the sea. The vague hope of being able to remain silent when required, as silence is deafening in the midst of all the news, false economies, public service announcements, corrupt politicians and plasterboard figures that crumble on their own with just a glance.
Silent words are delight and indolence. A feeling of freedom in not saying that which I want to say, not giving that ephemeral pleasure to those who are not worthy of sharing thoughts, even if simple, that are undoubtedly mine alone. The words expressed are those that I donate and even the worst of these are from the heart.
A feeling of freedom, I speak of simple or complex things, slithers of life, gazes that take in the world. I write what I want, without strategies, rules, sellers, pimps, lackeys or dogsbodies. Silence that is my travel buddy.
My wheel keeps turning all the same. I switch off from the world as I start my story. I lose myself within a strange mystery, a gratifying reflection, a triviality or an injustice. My writing is the desire to bring meaning to my experience. A moment of freedom that is the way it is today and may change by tomorrow.
I would like to find the time to be with these mute words for longer. I would like to find the time to cultivate the beauty of moments, to paint it with the colours of a glorious day, to dedicate myself only to that which is wonderful, to that which is meaningful.
I want to stop running meaninglessly, but it is often exactly because of what I do not say, out of laziness or apathy, that makes me feel like a hamster on a wheel that is spinning too fast to allow me to really move.
So I slow down, take my aim, write in silence, whilst everyone else keeps running and running and who knows where they’ll end up.

Commenti di Facebook

6 Responses

  1. Ricordo di averlo già letto, mi piace tantissimo.
    “Le frasi non riesco sempre a metterle sul foglio perché mi rimangono incastrate dentro l’anima”, è una sensazione che conosco molto bene.
    Un caro saluto, Marco!

  2. Un aforisma attribuito a Confucio recita: il silenzio è un amico che non ti tradisce mai…
    Sarà per questo che, come si dice nel tuo interessantissimo articolo, “le parole che rimangono silenti sono quelle più profonde”.
    Ciao 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Marco Costarelli - Logo -
Perché questo blog

Questo blog è nato per la passione di assaporare, vivere e mettere a frutto esperienze, di cose, di luoghi ma soprattutto di persone, che ho potuto incontrare, percorsi che ho battuto, da solo o insieme ad altra gente.

Sono appassionato di arte, ogni tanto dipingo, “invento” oggetti, qualche cimelio provo a restaurarlo.

La mia passione grande che provo a condividere in questo blog, è quella del racconto anche attraverso le immagini.

Ho una grande passione per la cucina di territorio e per i prodotti identitari e rispetto chi, senza ipocrisie li tutela, perché sono una grande forma d’arte.

Sono in grado di stilare progetti e strategie di comunicazione integrata, conosco i meccanismi del Marketing Territoriale, perché è lo strumento con cui riuscire a condividere al meglio l’unicità che hanno determinati paesi, luoghi e paesaggi, che spesso visito per meravigliarmi della loro essenza semplice e straordinaria.

Ho redatto progetti importanti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Ho la ferma convinzione che le “identità particolari” siano qualcosa di prezioso da tutelare e proteggere finché saremo in tempo a farlo.

La tecnologia ci da la possibilità di essere tutti più connessi, ma troppo spesso oramai, ci fa dimenticare la sostanza delle piccole cose, dove si cela, viceversa, la bellezza e la forza meravigliosa del racconto.

Categorie