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Slideshow di quello che ho visto qualche giorno fa nella fabbrica di Carlo Sampaolo e C. di Potenza Picena. Ad un mese dall’alluvione non ha ricevuto alcun aiuto!
MARCHE- Il 2 marzo scorso, 200 millimetri d’acqua sono cadute sulle Marche, un record negli ultimi 40 anni di questa regione d’Italia, motivo per cui verrà chiesto lo stato d’emergenza e calamità naturale. Disagi di grave entità anche dal punto di vista della viabilità regionale: il casello autostradale dell’A14 di Fermo-Porto San Giorgio è stato chiuso così come moltissime strade provinciali e l’aeroporto di Ancona-Falconara. Sulla strada provinciale che va da Corridonia a Colbuccaro, in provincia di Macerata, il pilastro di un ponte ha ceduto a causa della piena del torrente Fiastra: il ponte è stato ovviamente chiuso e la strada in questione interdetta alla circolazione.
Questa la sintesi della cronaca del disastro. A distanza di oltre un mese dai tragici fatti, la situazione è quella che potrete osservare nelle foto della slideshow sopra.
“La Regione Marche, pone come priorita’ le esigenze delle imprese danneggiate dalla calamita’ naturale, puntera’ a fondi di garanzia immediatamente disponibili attinti da risparmi su altri progetti.” Lo ha ribadito il presidente Gian Mario Spacca oggi, aggiungendo che resta aperto il tavolo di trattativa con il Governo: ”prima o poi qualcuno ci ascoltera” -ANSA-
Ad oggi quindi nulla di fatto per le aziende che non conoscono ancora quali e quante garanzie possano arrivare. La situazione reale è molto grave perché non sono poche le aziende che già toccate dalla crisi rischiano la “bancarotta” a causa di questi rimpalli di responsabilità tra stato e Regione. Molti piccoli imprenditori come il caso dell’azienda di Carlo Sampaolo a Potenza Picena rischiano davvero molto.
Carlo si è rimboccato le maniche ed ha pulito da solo il disastro provocato dal fiume nella sua impresa artigiana, i cui danni ammontano a oltre un milione di euro. Nel frattempo le banche hanno addirittura abbassato il credito alla sua azienda per eccesso di rischio! Per diritto di cronaca l’azienda di preparazione stampi di Sampaolo era già in crisi anche per via di mancati crediti da parte del gruppo MERLONI prima dell’inondazione.
Infine i candidati Presidenti continuano in una campagna elettorale che non ha differenziazione di sorta fra gli schieramenti, enunciando iniziative non avvenute, come appunto il sostegno alle imprese addirittura con un forte impegno promozionale su internet.
Tutta questa vicenda ha dell’assurdo e gli unici a rimetterci davvero sono i lavoratori, in questo caso le piccole e medie aziende artigiane come quella di Carlo.
In questi casi il sostegno immediato non vuol dire che le istituzioni ancora discutono ancora sulle competenze dopo oltre un mese dai fatti. La solidarietà dovrebbe arrivare subito, poi si dividono i costi e le competenze specifiche, altrimenti più il tempo passa e più diventa difficile credere che possano arrivare concretamente i sussidi a queste genti.
2 Responses
… mi sono sbagliato era per questo articolo il commento.
Cmq il succo è sempre quello che è ora di farla finita.
Certo che questo silenzio spaventa èh! a dire il vero fa più incazzare che altro…io purtroppo non sarò presente ma mi auguro, e soprattutto auguro ai diretti interessati che venerdì all’incontro ci sia più partecipazione di quanta ce ne sia stata quì sul blog e che riescano ad ottenere ciò che gli spetta di diritto…tutti pronti a chiedere solidarietà…per se stessi, e quando si tratta degli altri??!!