Primi giorni di primavera. Ricevo un’email da un mio amico. Leggo, inspiegabilmente mi trovo a condividere ogni passo di quello che mi scrive. Sono parole di “Cioran”.
L’ avvenire, questa voragine, a tal punto mi abbatte, che vorrei ne scomparisse perfino l’ idea. Perché in fondo è proprio questa idea, più che lo stesso scivolamento nell’ abisso che essa ricopre, a riempirmi d’ angoscia, a impedirmi d’ assaporare il presente. La mia ragione vacilla davanti a ciò che accade, davanti a tutto ciò che deve accadere. Non quello che mi aspetta, bensì l’ attesa di per sé, l’ imminenza in quanto tale, mi rode e mi sgomenta. Per ritrovare una parvenza di pace sono costretto ad aggrapparmi a un tempo senza domani, a un tempo decapitato.. E.M. Cioran
One response
Penso sia umano avere paura dell’avvenire, perchè mentre finchè si è bambini o ragazzi l’avvenire è un’avventura, quasi un gioco, da adulti le cose cambiano, perchè sappiamo che saremo messi alla prova…..
Penso pertanto che sia sano temere il futuro, basta non farsi sopraffare da questa paura facendoci “paralizzare” da essa, ma essere “attivi” nel fronteggiare di giorno in giorno ciò che accade…… 🙂