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fili e connessioni

E’ sempre bello essere pubblicati, soprattutto quando si è incazzati !!!

Inserisco il testo dell’intervista che ha pubblicato il quindicinale Geronimo.

intervista

Spero che almeno questa volta non sia solo il silenzio ad essere assordante!!

Commenti di Facebook
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10 Responses

  1. Complimenti per l’intervista, è difficile oggi fare cose senzate senza trovare gente che ti crei ostacoli solo per invidia eh?

    tieni duro e vai avanti.

  2. Che peccato era prorprio forte la rassegna, mi dispiace che per colpa di qualche stronzo rischia di finire tutto!!!

    Tieni duro non farti sopraffare da certi BASTARDI!!!!!!

  3. per quello che posso fare Marco io aiutero fin che campo la realizzazione del nostro SOGNO!!!!! Giffoni insegna……..ma cè chi non lo capisce….

  4. Grazie mille Matteo, è un sogno vero ! E soprattutto è utile, una cosa non tanto scontata di questi tempi !

  5. Carissimi,
    uno psicopedagogista mi ha detto un giorno:” In un gruppo classe gli elementi in grado di promuovere la motivazione, sono la qualità della relazione che i componenti del gruppo (insegnanti compresi) sono in grado di instaurare all’interno dell’aula e quanto le esperienze che vivono gli alunni sono significative per loro”

    Posso affermare che Matelica è l’espressione vivente di quanto mi è stato detto e che ho fatto mio.
    Ho visto ragazzi stringersi le mani, abbracciarsi, fare il tifo, lavorare duramente per raggiungere un obiettivo.
    Questo perchè, a mio avviso, il progetto formativo nel quale erano ingaggiati era IL LORO PROGETTO FORMATIVO.
    La manifestazione ha reso vivo il concetto che se i ragazzi sono in grado di scegliere il loro modo di imparare sono in grado di fare cose grandiose.
    Nulla ti può appassionare di più che il perseguire obiettivi che tu stesso ti sei dato.

    Oltre a questo si sono dovuti mettere in gioco si sono dovuti incontrare con altri ragazzi e hanno dovuto trovare le migliori strategie per intrecciare relazioni che dovevano rivelarsi efficaci al raggiungimento dei loro obiettivi.

    A mio pare in questo modo hanno imparato molto,
    hanno imparato ad ascoltare l’altro, ad accettare cose diverse da loro stessi e a superare le loro rigidità.

    A Matelica ho visto molti prodotti musicali di livello altissimo, frutto di lavoro durissimo,che sono stati in grado di riempire un teatro come il Pier Marini.
    Questo lavoro durissimo non li ha stremati ma li ha caricati di energia positiva e gli ha dato la possibilità di veder crescere e realizzarsi una idea, un sogno, una emozione in una parola LA MUSICA.

    Ma la cosa emozionante per me era l’aria che si respirava per Matelica.
    In ogni angolo c’era un suono, qualcuno che provava o faceva un concerto per la strada e la forza e la volgia di vivere, di suonare che avevano i ragazzi che ho incontrato sono state esperienze che mi hanno fatto a lungo riflettere.

    Ho nostalgia di Matelica, ho nostalgia di rivivere quelle emozioni, e sono grato a Matelica perchè mi ha regalato due amici: Marco e Nora.

    Perchè non far vivere un evento che funziona?
    Perchè non permettere a centinaia di ragazzi di vivere emozioni?
    Perchè privarli di un momento di formazione e crescita?
    Rispondere a tutto questo è come rispondere alla domanda
    ” Perchè c’è la guerra?”

    Marco Iadeluca

  6. Marco, che posso dirti ?
    SEI UN GRANDE !!!
    In questa GUERRA, l’unica utile da combattere i “soldati” li addestri tu !!!
    Le armi sono e saranno SEMPRE, percussioni e ritmo !!!
    Le parole che hai scritto mi hanno commosso e credo non solo a me, ma a tutti quelli che vivono e hanno vissuto e continueranno a vivere questo sogno !!!

  7. Caro Marco mi sono commosso anche io nel leggere il tuo commento… spero che colleghi politici al di sopra di me ( io non conto un tubo!) capiscano quanta socializzazione e quanto amore hanno i ragazzi per la musica da fare tutti insieme… e spero capiscano che questi ragazzi non pensano solo a giocare perché dietro al loro progetto musicale c’è un sogno… un piccolo sogno..che se un domani si avvera solo alla città di Matelica può ringraziare… perchè ha permesso l’inizio dell’incoronamento del loro sogno. un abbraccio Marco.
    Ps. è stato un enorme piacere poter trascorrere il fine dell’anno 2007 dal nostro Marco insieme. a presto,
    Matteo

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Perché questo blog

Questo blog è nato per la passione di assaporare, vivere e mettere a frutto esperienze, di cose, di luoghi ma soprattutto di persone, che ho potuto incontrare, percorsi che ho battuto, da solo o insieme ad altra gente.

Sono appassionato di arte, ogni tanto dipingo, “invento” oggetti, qualche cimelio provo a restaurarlo.

La mia passione grande che provo a condividere in questo blog, è quella del racconto anche attraverso le immagini.

Ho una grande passione per la cucina di territorio e per i prodotti identitari e rispetto chi, senza ipocrisie li tutela, perché sono una grande forma d’arte.

Sono in grado di stilare progetti e strategie di comunicazione integrata, conosco i meccanismi del Marketing Territoriale, perché è lo strumento con cui riuscire a condividere al meglio l’unicità che hanno determinati paesi, luoghi e paesaggi, che spesso visito per meravigliarmi della loro essenza semplice e straordinaria.

Ho redatto progetti importanti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Ho la ferma convinzione che le “identità particolari” siano qualcosa di prezioso da tutelare e proteggere finché saremo in tempo a farlo.

La tecnologia ci da la possibilità di essere tutti più connessi, ma troppo spesso oramai, ci fa dimenticare la sostanza delle piccole cose, dove si cela, viceversa, la bellezza e la forza meravigliosa del racconto.

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