Numana è certamente uno dei più affascinanti paesi marinari del centro Italia. Dal porto, uno dei più caratteristici della Regione Marche, il paese si arrampica selle pendici del monte Conero e ne diventa quasi una “vedetta naturale”. Un luogo che vive di mare e lo scruta lasciandosi cullare dalla sua brezza decisa. Ci sono stato qualche giorno fa, con i primi tepori di inizio primavera, poca gente in giro, ma l’aria gradevole, ti fa percepire il profumo dei fiori appena sbocciati; come fiori nuovi anche le botteghe rianimano il paese dopo l’inverno. Non c’è il pieno di turisti, è per me il periodo migliore per vivere questo paese. Ci incamminiamo verso via Flaminia di fianco al municipio, dopo il bar Morelli.
Da qui lo spunto di scrivere per via dell’interessante triade di locali che con sorpresa abbiamo trovato. La pescheria Ricci, dove il mare è protagonista, il pescato fresco del peschereccio dei fratelli di Fernando, che ormai da qualche generazione scruta questa parte di adriatico ma che solo da un paio di anni serve lui in questa pescheria, dove, durante il fine settimana il pesce lo cuoce anche davanti ai tuoi occhi. Sul web è di moda chiamarlo street food, ma in questo caso, secondo me, vuol dire invece ridare spazio alla tradizione di questi posti. Con la sapienza dei pescatori di mestiere, Fernando spina i pesci, poi li frigge e, dentro hanno ancora tutto il sapore del mare.
Più avanti invece, un piccolo negozio di alimentari, con qualche tavolino a seguito, una
selezione di prodotti, questa volta di terra, salumi, vini ricercati fra alcune delle etichette più interessanti di tutta la Regione. Danny serve anche ai tavoli, ci sediamo su uno sgabello in un’alzata vicino la vetrina, mi racconta il menù del giorno, una scoperta è stata per me la mozzarella di bufala marchigiana. Un allevamento, dell’entroterra con elementi davvero interessanti dal punto di vista organolettico, complice l’aria e le colline di queste terre, trovarla qui è sintomo di una buona ricerca di qualità nella selezione dei prodotti. La bottega di “Delizie Marchigiane” si è spostata, dopo una ventina d’anni, da Sirolo a Numana la scorsa estate, racconta Daniela la madre di Danny, che mi confida di contarci molto nell’idea di voler dar vetrina ad una terra meravigliosa e ancora, per fortuna, punteggiata di tante piccole realtà piene di sapori genuini e di ottima qualità. Ci alziamo sazi perché di localini ne abbiamo fatti già due, Danny ci indica un altro locale dove fanno la carne che si trova subito dopo la bottega.
Ce lo ripromettiamo per la prossima uscita “fuori porta”. Intanto torniamo verso il centro, dopo una camminata breve, prendiamo un caffè al bar Morelli, mi salta l’occhio alla macchina dei frullatori che ha 4 bracci.
Ripenso inevitabilmente al frullatore a 5 lame che vendeva Ray Kroc quando conobbe i fratelli Mc Donald, in molti avrete visto “The Founder”. Quindi mi viene da chiedere a Chiara, la barista che con l’eleganza nostrana di queste parti, mi racconta della perseveranza della proprietà del bar a non farsi mai ingannare dalla chimera del gelato fatto con le polverine, al contrario invece, di quanto accade nell’idea di “fast food” raccontata anche in quel film.
La macchina per il gelato è ancora li, in bella mostra, un sinonimo di qualità in mostra ai clienti. Mi faccio spazio per un cono, mi consiglia a ragione, di assaggiare il pistacchio. Non me ne pento assolutamente. Tutto racconta della perseveranza di un buon rapporto soprattutto con la qualità del cibo, anche in un gelato. Insomma in quella passeggiata mangereccia e avvenuta in maniera del tutto casuale, rifletto sulla volontà che inevitabilmente si fa tendenza nel ripristino della tradizione. In quella via di Numana, ci sono alcuni piccoli artigiani che credono nella loro terra e nel loro mare, e soprattutto lo fanno con rispetto, per questo vale la pena di raccontarli.
Torno a casa con un pensiero fisso in testa: il senso di bellezza è del tutto contrario all’idea di industrializzazione selvaggia soprattutto nel cibo. La via giusta di certo sta proprio nel rispetto di chi lo produce e la sapienza di chi lo prepara. Per questo ho scritto queste due righe. A Numana quel senso di accoglienza genuina e non esasperatamente “turistica”, nelle giornate di inizio primavera, l’ho trovato.
Info e link: Bar Gelateria Morelli, Delizie Marchigiane, Ricci pescato & Fritto
2 Responses
ci andavo da piccola… Che bei ricordi
Torna che ne vale la pena