Trovare una ragione dentro se stessi è tutt’altro che semplice. Capire cosa siamo e dove indirizzare la propria vita è tremendo ma essenziale; me ne rendo conto adesso di quanto lo sia. Mi guardo dentro e sembro un gatto che osserva un uomo da dietro le persiane della finestra. Curioso ed allo stesso tempo intimorito.
Troppo spesso la merda della società in cui siamo sommersi ci viene apparecchiata e riproposta a ciclo continuo, finché quel modo errato, deviato, consumista e sterile di osservare il mondo, tramuta in un becero “modus operandi” usato come metro di lettura per intendere i rapporti interpersonali e gli affetti. Così l’ipocrisia è la tendenza più diffusa, disfa interi popoli, ricambia assetti societari, elegge governi, controlla i popoli.
Nella generazione dei “social network” tutti comunicano ma nessuno dialoga più.
A volte capita, soprattutto per questi motivi, di voler essere soli a tutti i costi, a volte capita di stare soli anche in mezzo a tutta questa gente. Troppo spesso si perdono attimi infiniti alla ricerca di una felicità illusoria. Intanto il mondo crolla sotto il peso di quattro stronzate. Alla fine rimani a combattere i mostri che hai dentro da solo, perché questo diviene l’unico modo per sperare di tornare ad essere qualcosa più di prima.
E’ una guerra con me stesso che ho sempre rinviato, ma che ora, la stessa inizia a dar segnali di un arrivo imminente.
Sorrisi rivolti al cielo, cercano una stella cadente. Messaggi mai scritti che inondano l’Universo di passioni, desideri e buone intenzioni. La felicità di andare “contro corrente”, avendo la sicurezza di trovare qualcuno disposto ad ascoltarti, un’amicizia gratuita, senza tornaconto, che ti sta a sentire anche quando divento logorroico.
Quella vita che non ti aspetti, prima o poi sboccerà e in tutta la sua radiosa bellezza!!
4 Responses
che bello!
Grazie mille.
tu sei un tóru!
Mi sa che ci conosciamo… 😀