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Sono alla reception dell’hotel. E’ martedì e inizia la “sagra della proposta promozionale”. Una processione di gente, rappresentanti, agenti, delegati e quant’altro. Tutti che vogliono “appiopparti” qualcosa. Mi viene in mente lo scherzo telefonico fatto al signor Magnotta tanti anni fa, pace all’anima sua leggo sia deceduto a gennaio, ma lo scherzo era divertentissimo. Fantomatici conti correnti anche e soprasttutto di banche e assicurazioni importanti. Pensate che anche Poste Italiane ha il suo rappresentante che vende conti postali collegati a siti internet. E’ assurdo, rischio l’esaurimento da proposta promozionale. Il modello è sempre quello esasperante del “buongiorno mi chiamo …. ha cinque minuti di tempo per me?” risposta secca “se li avessi, li darei a te 5 minuti?”. Un albergatore alla reception di un hotel a Treia in un giorno feriale d’estate pensi che non abbia un c… da fare, infatti a volte si rigira i pollici, ma questo non da mica il diritto a tutti di venirti a stressare la vita perchè devi avere il sorriso stampato in faccia per lavoro. Quindi c’è chi ti tiene impegnato volente o nolente, cercando di risolvere i tuoi problemi che solitamente hanno tutt’altra via di risoluzione. Non l’ho mai incontrato un rappresentante in grado di togliermi un problema realmente. Comunque sto seriamente pensando di essere diventato irrecuperabilmente burbero ma sembra e credo che non sia solo mia questa sensazione, che la gente pur di appiopparti qualcosa darebbe via anche il … suo parente più stretto! Evito altro anche se lo state pensando, ma non sono mica uno volgare.

Assicurazioni, conti correnti, abbonamenti telefonici, la pulizia dei portachiavi in ottone!!! E’ incredibile, un tipo l’altro giorno mi viene in reception a vendere la pulizia dei portachiavi d’ottone.

“Se mi dovesse servire la pulizia dei portachiavi la faccio io alla reception, mi stanno li dietro i portachiavi!”il tipo mi controbatte “si ma la sua non li fa venire plastificati e lucidi nel tempo!”

Sono stato seriamente tentato di chiudere l’hotel andare in farmacia comprare una scatola di profilattici fruttati e impacchettarci i portachiavi solo per rispondergli “Ecco adesso sono plastificati, profumati e anche …contraccettivi!”

Ma i migliori sono gli “amici” che prima manco ti salutavano ma che ora, dopo il corso di marketing, vengono da te a offrirti di tutto, a darti la migliore cosa inutile al miglior prezzo per loro, è incredibile! Quando faccio le serate al ristorante mi da addirittura fastidio stare a ricordare le date ai miei amici perchè penso di scocciare o dar fastidio, quando invito la gente agli eventi su Facebook mi viene l’ansia, ma lo devo fare ogni tanto sennò come faccio a far sapere un’iniziativa. Ci stanno quelli che ogni giorno ti bombardano con qualsiasi stronzata. Credo che gli effetti, anche lì stiano diminuendo di gran lunga.

Sembrano lontanissimi i tempi in cui la gente che faceva una qualsiasi cosa sembrava cercare consensi e consigli o anche critiche, c’era dialogo, c’era chi ti chiedeva “che ne pensi?” in questa frase è sottesa una naturale propensione umana al confronto e al dialogo, ci si mette in gioco. Oggi non è più così perchè evidentemente le cose non sono più fatte in maniera intelligente. La gente non è più identificata come un insieme di “persone” ma come un insieme di “consumatori”. Il gioco sottile di parole che tende a non farti più ragionare con la tua testa. Invece in contrasto a questi motivi e anche perchè Umberto me lo ha spedito a casa, penso che la Braun abbia creato un prodotto intelligente il suo nome è Body Cruzer. Intanto funziona, e già questo non è poco. Lascia poca spazzatura, perchè si cambiano solo le testine finali, anche se ne ha una di 5 lame. Ti dicono che, anche se elettrico puoi usarlo sotto la doccia senza rimanerci fulminato ed è vero perchè l’ho fatto ed ancora sto qui a scrivere. Rifà bene le basette, non stira i peli e ha un prezzo modico. Se hai i capelli corti risparmi anche sul parrucchiere cosi puoi ammortizzare anche la spesa. La pubblicità della casa madre è accattivante anche se il sito in inglese, quando lo esplori fa palesemente capire che un uomo “rimorchia” di più se completamente depilato in tutto il corpo e questo non è vero, perchè le donne cercano ancora il pelo nell’uomo, oltre che nell’uovo. Ma il prodotto si chiama BodyCruzer quindi il messaggio che passa è che il radersi del tutto rende affascinanti e fa scatenare gli istinti. (metto il video qui sotto). Sono contento di averne parlato perchè qualcuno mi ha chiesto “che ne pensi?” ho avuto l’opportunità di dare una mia opinione, non so quanto condivisibile e sinceramente non mi interessa nemmeno saperlo, ma comunque sempre una mia opinione.

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Sono contento che qualcuno legga il mio blog. Per chi me lo ha chiesto o per chi se lo stesse chiedendo ora, riguardo al  motivo per cui non scrivo da parecchio (un mese) rispondo che va tutto bene, che ho avuto una pausa di riflessione, e sono contento di avere un gruppo di gente che mi segue e si preoccupa come fanno i veri amici. Se ogni tanto riesco a far sorridere qualcuno o dare spunti interessanti per una discussione o un confronto riguardo agli argomenti di cui scrivo, sono soddisfatto.

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2 Responses

  1. E’ ormai una settimana che ho letto il tuo pezzo ma solo questa sera, a quest’ora di “notte” e con un afa bestiale che ti toglie anche le forze per pensare, invece di starmene in giro a cazzeggiare come vorrei mi ritrovo a riflettere sull’ennesima giornata passata tra uffici, agenzie interinali e quantaltro e mi è venuto istintivo riaprire il blog, rileggere e scrivere qualcosa. E’ vero, tutto quello che dici è la sacrosanta verità ma, e c’è un ma…sei davvero sicuro che tutti i venditori dell’assurdo, dell’inutile e a volte, il più delle volte, “spacciatori” del superfluo non siano stressati almeno quanto te?! C’è una fetta di questa categoria che indubbiamente lo fa per passione…venditori si nasce, non c’è niente da fare. Ci sono persone che riuscirebbero a vendere fumo, anzi, ci riescono, ma tolta questa fetta che ormai è rimasta una piccola percentuale, tutti gli altri sono diventati “venditori” per necessità e credimi, parlo con cognizione di causa. Entrando in una qualunque agenzia interinale della mia città o sfogliando le pagine del Cerco&Trovo (cosa cerco e cosa trovo dopo mesi, credimi, non lo so più nemmeno io….anzi, cosa cerco lo so, un lavoro, ma cosa trovo?! il vuoto) le uniche proposte di lavoro le trovi sotto la voce “commerciale”…fino ad oggi, nonostante tutte le difficoltà ho desistito, perchè detta proprio chiaramente non mi va proprio di appartenere a quella categoria di rompi c…. (con tutto il rispetto sia ben inteso) ma se rifletto un attimo e se le alternative non ci sono prima o poi inevitabilmente mi ritroverò con una valigetta carica di non so cosa, la macchina sotto il sedere a macinare chilometri in lungo e in largo, stremata dal caldo e dalla stanchezza per i suddetti chilometri accumulati durante la settimana, bussando alle porte di chiunque, o seduta a fissare una parete rinchiusa tra altre due pareti improvvisate (stile para occhi per cavalli!) e un auricolare in testa a ripetere per 100 volte al giorno la stessa cantilena a 100 persone diverse, magari mentre mi slimetto le unghie per passare il tempo e nel 50% dei casi sentirsi sbattere il telefono in faccia, e tutto questo per cercare di tirare a campare. Triste èh? In passato poteva essere, ed è stato anche divertente approcciarsi a questa attività perchè, come dici anche tu, le cose venivano fatte con intelligenza. Sposavi un prodotto, ti potevi permettere di scegliere quello che meglio ti rappresentava e carico di voglia di fare incontravi gente e avevi anche il tempo per un confronto e per un dialogo come accennavi tu, e ti dirò! diventava piacevole, incontravi gente non satura e disposta ad ascoltarti, ad ascoltare un “venditore” che non aveva l’ansia del piazzare la merce a tutti i costi ma magari il tutto si limitava, anche se da subito capivi che non c’era trippa per gatti, ad una piacevolissima oretta passata a dialogare. Ora non è più possibile dialogare e perciò è come dici te. I venditori si ritrovano costretti a bussare a chiunque, il senso del telemarketing non c’è più, non c’è più la scrematura…si parte ad occhi chiusi e testa bassa, si spara nel mucchio sperando prima o poi di fare centro. Se in una giornata ti potevi permettere il lusso di dedicarti a soli 4 clienti oggi devi assolutamente osare di più e ti ritrovi a rompere le p…ad almeno 10 persone che magari non hanno niente a che fare con il target al quale dovresti puntare con il tuo prodotto, consapevole del fatto che appena ti vedono tirerebbero volentieri fuori croce ed acqua santa!…si va avanti più che altro sul “do coglio coglio” e qualcosa spero di chiudere. Io sono la prima ad essere scocciata per gli “assalti” telefonici e posso immaginare quanto questo sia amplificato quando l’assalto avviene di persona e ripetuto a distanza di poche ore come nel tuo caso ma ti dirò…in certi momenti non vorrei essere nei loro panni e quindi, ammettendo che alcuni ti verrebbe voglia di appenderli al muro a prescindere, cerco di desistere ancora e spero in futuro, se mai dovessi per forza di cose prendere quella strada, di non imbattermi nei tuoi portachiavi impacchettati in profilattici fruttati…o forse si, almeno mi farei quattro risate, il che non guasta mai!!!!

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Perché questo blog

Questo blog è nato per la passione di assaporare, vivere e mettere a frutto esperienze, di cose, di luoghi ma soprattutto di persone, che ho potuto incontrare, percorsi che ho battuto, da solo o insieme ad altra gente.

Sono appassionato di arte, ogni tanto dipingo, “invento” oggetti, qualche cimelio provo a restaurarlo.

La mia passione grande che provo a condividere in questo blog, è quella del racconto anche attraverso le immagini.

Ho una grande passione per la cucina di territorio e per i prodotti identitari e rispetto chi, senza ipocrisie li tutela, perché sono una grande forma d’arte.

Sono in grado di stilare progetti e strategie di comunicazione integrata, conosco i meccanismi del Marketing Territoriale, perché è lo strumento con cui riuscire a condividere al meglio l’unicità che hanno determinati paesi, luoghi e paesaggi, che spesso visito per meravigliarmi della loro essenza semplice e straordinaria.

Ho redatto progetti importanti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Ho la ferma convinzione che le “identità particolari” siano qualcosa di prezioso da tutelare e proteggere finché saremo in tempo a farlo.

La tecnologia ci da la possibilità di essere tutti più connessi, ma troppo spesso oramai, ci fa dimenticare la sostanza delle piccole cose, dove si cela, viceversa, la bellezza e la forza meravigliosa del racconto.

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