Non sono un coraggioso, non sono uno di quelli che …
ama prendersi responsabilità infinite,
… si, direi di essere proprio il contrario!
Però meno le voglio e più me le sento, inesorabili, addosso! Mi chiedo perchè? Forse è un innato senso di protagonismo regresso? forse! Non so darmi una risposta. Tuttavia credo che esistano cose dalle quali non potersi tirare indietro! Ostacoli che anche se sembrano insormontabili vanno per forza scavalcati e abbattuti. Sono DOVERI MORALI. Vanno portati avanti anche solo per continuare a trovare il modo di guardarsi orgogliosi allo specchio la mattina! E’ un valore di etica che sovrasta tutti gli altri! Quel tipo di coraggio serve trovarlo per forza, per essere uomini non solo a chiacchiere. Quel coraggio delle cose giuste davvero, quelle che senti dentro, che “hai il dovere di farlo!” Anche col mondo contro! Per quel genere di cose devi trovare il coraggio!
E comunque non capisco perchè le responsbilità a cui non puoi rifiutarti, le più gravi, ti cadano addosso puntuali proprio quando vorresti tranquillamente evitarle! Forse è colpa del mondo che gira all’incontrario, chissà?
Ora io lo sto cercando il coraggio, o forse l’ho trovato da un pezzo, ma vado piano, sono un ritardatario e pure abbastanza pigro, ma credetemi, quando decido una cosa la faccio davvero!
E la faccio anche perché tanti mi leggono, anche gli amici che meno te lo aspetti lo fanno, ne sono contento, e per me è un modo di essere vicino a loro anche adesso che sono lontano.
E’ per sta gente che uno, codardo come me, diventa coraggioso, sono queste le persone che più o meno esplicitamente te lo dicono e ti fanno capire che devi diventare più deciso, se li ascolto sento un coro che urla così:
Prendi coraggio ! Codardo!
2 Responses
ihih forte il post, soprattutto la foto 😉
Ciao Marco,
hai fatto un bellissimo post, complimenti!
Portare avanti le proprie idee correndo il rischio di fallire o “sbattere il muso”, al giorno d’oggi è sempre più raro, visto che ci siamo abituati ad avere tutto e a non voler rinunciare a niente. Ma sono convinto che in questa apatia garantita dalla nostra generazione non ci dia in cambio la soddisfazione e la felicità che potremmo ottenere provando a far valere le nostre idee al sistema, piuttosto che subire quelle degli altri. E poi come si dice, “se provi puoi non riuscire, ma se non provi non riesci!”