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foglio in bianco

… un certo “non omologato” e credo di aver capito chi sia in realtà, ha scritto in un forum di un sito locale un pezzo che voglio riportare qui di seguito. Lo ringrazio infinitamente per il sostegno… anche se il pezzo è un po’ forte.

Caro Marco probabilmente non mi riconoscerai dal nick ma se leggi bene capirai subito chi sono. Ti ricordi i nostri discorsi sulle panchine o in giro per il paese a parlare di musica della scuola? Ti ricordi che ti dicevo che sei stato in grado di regalare il tuo sogno a migliaia e migliaia di bambini e ragazzi di tutta Italia che oggi conservano un bellissimo ricordo di te? Ti ricordi che ti arrabbiavi come una jena al solo pensiero di non poter più fare musica della scuola a matelica? Beh prima o poi c’era da aspettarselo. Sai benissimo che matelica è una terra che ripudia i propri figli a favore dei figli degli altri. Sai benissimo che altre città farebbero carte false per avere la TUA manifestazione come evento culturale/turistico di punta. E sai benissimo che nessun altro a matelica riuscirebbe a riprodurre tale manifestazione come la fai tu. Perchè tu ci hai sempre messo la passione tralasciando ogni tipo di discorso economico. Il tuo compenso più grande è sempre stato quello di vedere il sorriso dei bambini che cantavano e che lavoravano ad un progetto. Stavano crescendo e imparavano con la musica grazie a te. Ora matelica ha scelto di non guardare al di là del proprio naso e di fermarsi prima. Ha scelto di cancellare quel sorriso di quei bambini festanti sopra un palco nel loro momento di gloria che tu gli regalavi. Tu capisci che ideologicamente cancellare il sorriso e il sogno di un bambino significa essere proprio un gran pezzo di merda. La tua città lo ha fatto. La mediocrità della tua città si è permessa di mettere in dubbio e di non risonoscere il tuo genio. Io so quello che farai, cercherai di batterti per riportare a matelica questa manifestazione e questo ti fa grande onore. Ma io ti consiglio invece di far vedere una volta per tutte che sei al di sopra. Porta via la manifestazione , falla da un’altra parte, falla lontano da li, fai capire che un comune o una città non sono nulla senza i propri figli, mentre i propri figli sono sempre qualcuno dovunque li metti. Solo così potrai far capire quale valore è stato perso. E così devono fare tutti i ragazzi dalle belle speranze di matelica. Andate via da li non avrete mai nulla in cambio da loro. Lasciate morire quel paese e, se possibile, quando è morto tornateci per pisciare sopra la sua tomba. Non fatevi scrupoli perchè loro non se ne fanno nell’ammazzare i vostri sogni.
Ora ti lascio caro Marco e ti mando un saluto. So che comunque non mollerai e per questo i tuoi amici e chi ti vuole bene saranno sempre al tuo fianco.
Non smettere mai di sognare perchè come disse qualcuno:
“Se un uomo non combatte per i suoi sogni, o i suoi sogni non valgono nulla o non vale nulla lui”

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Perché questo blog

Questo blog è nato per la passione di assaporare, vivere e mettere a frutto esperienze, di cose, di luoghi ma soprattutto di persone, che ho potuto incontrare, percorsi che ho battuto, da solo o insieme ad altra gente.

Sono appassionato di arte, ogni tanto dipingo, “invento” oggetti, qualche cimelio provo a restaurarlo.

La mia passione grande che provo a condividere in questo blog, è quella del racconto anche attraverso le immagini.

Ho una grande passione per la cucina di territorio e per i prodotti identitari e rispetto chi, senza ipocrisie li tutela, perché sono una grande forma d’arte.

Sono in grado di stilare progetti e strategie di comunicazione integrata, conosco i meccanismi del Marketing Territoriale, perché è lo strumento con cui riuscire a condividere al meglio l’unicità che hanno determinati paesi, luoghi e paesaggi, che spesso visito per meravigliarmi della loro essenza semplice e straordinaria.

Ho redatto progetti importanti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Ho la ferma convinzione che le “identità particolari” siano qualcosa di prezioso da tutelare e proteggere finché saremo in tempo a farlo.

La tecnologia ci da la possibilità di essere tutti più connessi, ma troppo spesso oramai, ci fa dimenticare la sostanza delle piccole cose, dove si cela, viceversa, la bellezza e la forza meravigliosa del racconto.

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