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Uomo Vitruviano - fonte internet

Uomo Vitruviano – fonte internet

Vivo in una società di ipocrisia dove non c’è più differenza tra affetto, affettato e interesse!
Tutto gira attorno ad emozioni indotte. Nessuno vede più la straordinaria bellezza che germoglia dentro le piccole cose! Credo in sostanza, che siamo talmente bombardati da emozioni indotte che non sappiamo più distinguere cosa sia prioritario e cosa no.
Se domattina non esistesse più il “concetto di denaro”, cosa fareste? Io è un po’ di tempo che mi pongo questa domanda incessantemente. Sono arrivato alla conclusione che, forse, avere coscienza di ciò che siamo prescinde qualsiasi forma di rapporto umano, che sia esso professionale o di amicizia.

Oggi mi è capitato di riflettere su come e quanto siano deboli, insicuri e labili i rapporti umani che si vengono a costruire fra le persone. Quanto siano superficiali i discorsi anche “tecnici” che vengono intrapresi. Viviamo un momento storico che, secondo me, manca di fiducia nell’uomo e nella sua intelligenza e creatività artistica. Tutto per effetto di uno schema economico che viene preso come pretesto per far continuare un sistema che, seppur abbia evidentemente mostrato i suoi fallimenti da anni, purtroppo ancora viene pompato da chi si sta arricchendo galleggiando in questo mare di povertà intellettiva e intellettuale.

Fateci caso, la centralità di tutto non sta più nell’essere umano ma nella sua immagine, tanto che si potrebbe cambiare nome, da “essere umano” ad “apparire umano”. Tutto questo è veramente deprimente, andiamo incontro all’autodistruzione per questa sorta di “egoismo infinito e collettivo”, dove alla fine l’obiettivo non è nemmeno più soddisfare se stessi, ma alimentare la propria immagine “di tendenza” verso la società. Un egoismo “conto terzi” pompato da messaggi pubblicitari, da ogni tipo di marketing, utile tanto a soddisfare quanto più ad allontanarci dalla ricerca della felicità. Non si ha più rispetto degli ultimi, la necessità prioritaria è quella del lavoro ad ogni costo, fregandosene altamente del concetto stesso di lavoro, della dignità o l’onestà intellettuale con cui viene svolto. Così si tira a campare e non si vive. Io personalmente sogno di vivere.

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Perché questo blog

Questo blog è nato per la passione di assaporare, vivere e mettere a frutto esperienze, di cose, di luoghi ma soprattutto di persone, che ho potuto incontrare, percorsi che ho battuto, da solo o insieme ad altra gente.

Sono appassionato di arte, ogni tanto dipingo, “invento” oggetti, qualche cimelio provo a restaurarlo.

La mia passione grande che provo a condividere in questo blog, è quella del racconto anche attraverso le immagini.

Ho una grande passione per la cucina di territorio e per i prodotti identitari e rispetto chi, senza ipocrisie li tutela, perché sono una grande forma d’arte.

Sono in grado di stilare progetti e strategie di comunicazione integrata, conosco i meccanismi del Marketing Territoriale, perché è lo strumento con cui riuscire a condividere al meglio l’unicità che hanno determinati paesi, luoghi e paesaggi, che spesso visito per meravigliarmi della loro essenza semplice e straordinaria.

Ho redatto progetti importanti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Ho la ferma convinzione che le “identità particolari” siano qualcosa di prezioso da tutelare e proteggere finché saremo in tempo a farlo.

La tecnologia ci da la possibilità di essere tutti più connessi, ma troppo spesso oramai, ci fa dimenticare la sostanza delle piccole cose, dove si cela, viceversa, la bellezza e la forza meravigliosa del racconto.

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