Provare per un attimo a rileggersi dentro.
Trovare sentimenti in se stessi, ritrovarsi affascinati dalle piccole cose.
La bellezza della semplicità in tutta questa confusione.
Se rinasco sarò folle e caparbio,
farò dei miei sogni le mie spade e,
dei miei incubi, i miei scudi.
Mentre osservo il cielo,
il vento dei ricordi stabilizza i miei pensieri.
Osservo la tranquilla e contorta sopravvivenza degli ulivi,
quando respiro la mia terra, mi ricordo chi sono.
6 Responses
Molto bello ciò che hai scritto. Stupendi gli ultimi due versi che richiamano nostalgia a chi è costretto a vivere lontano dal luogo natio.
Grazie mille davvero. Faccio un lavoro che mi porta spesso in giro per l’Italia in effetti.
Se mi permetti un consiglio, allora , prendi appunti nei tuoi viaggi di lavoro e poi racconta ai tuoi lettori particolari dalla cutura locale e foto delle bellezze di paesi ed angoli sconosciuti del nostro stupendo Paese che va in rovina per responsabilità di chi da troppo tempo ci governa rubando e distruggendo l’ambiente. Io quando riesco a farlo, non solo scrivo ma leggo cose interessanti che meritano come ciò che tu hai scritto oggi.
Ciao.
… ne ho parecchi di non pubblicati…
Dai, Marco. Allora incomincia a pubblicarne almeno uno alla serttimana con foto e località-
Ciao.
bella Marco, un abbraccio