“Se hai il blocco e non ti riesce di continuare a dipingere, chiudi gli occhi e disegna…”
“Fantastico!” Ho sussurrato a me stesso quando Anna Maceroni mi ha detto questa frase.
Una “bottega d’arte” anche se, in questo caso sarebbe da dire “LA” Bottega d’Arte, una piccola esposizione al centro storico di una Fiuggi di inizio aprile, purtroppo semi vuota e dove, il passaggio della crisi unito ad un coordinamento turistico non sempre adeguato, hanno lasciato segni evidenti. Ma di certo, una città affascinante.
Un luogo tranquillo dove comunque, non mancano incontri interessanti con persone come Anna che, prima di essere una grandissima maestra d’arte è una strepitosa dispensa di emozioni.
Dai suoi dipinti ad olio percepisci oltre alla forza dei colori, la delicatezza leggiadra delle sfumature, un’attenzione ai toni di luci ed ombre e, soprattutto una straordinaria umanità.
Una passione quasi viscerale per i cani, il suo oramai vecchiotto sembra vivere in simbiosi con lei. Una “sorcina” convinta, seguace di un grande cantante pop italiano, Renato Zero. Dalle sue opere, traspare la voglia di raccontare cose vissute, non solo osservate. Non smette mai di intingere il pennello sulla tavolozza, si definisce iperattiva, sicuramente una bravissima mamma.
E’ stata la prima volta che ho visitato Fiuggi, una città tranquilla, dove è evidente una sorta di difficoltà a far tornare il numero dei visitatori di qualche tempo fa.
Di fronte alla bottega di Anna, un locale aperto da poco tempo, allo stesso tempo una “vetrina reale” dei prodotti della propria terra. “La Canestra” un piccolo posto di enogastronomia, dove la selezione accurata delle materie prime sono una regola ferrea e auto imposta, oltre alla gentilezza competente dei suoi addetti che aprono le porte della “storia del cibo locale” a chi visita per la prima volta questa cittadina. Ottima la selezione di salumi e formaggi della Ciociaria, così come mi risulta essere interessante il vino Cesanese, sia “del Piglio” che “di Affile”.
Fiuggi dopo questi incontri potrei sintetizzarla così: “intelligenza e tranquillità”.
Il riflesso stupefatto di una bellissima città in dormiveglia, dove un minimo di passione istituzionale verso il proprio territorio, la potrebbero riportare alla fama di un tempo.
Questo, mi auguro fortemente da italiano che, questo Paese, più lo conosce e più le ama, nonostante tutto.
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