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il Che, Mussolini e ...la Vespa, sintesi Italiana - di Ivana Alarcòn Lucanero

il Che, Mussolini e ...la Vespa, sintesi Italiana - di Ivana Alarcòn Lucanero

Queste elezioni mi hanno fatto riflettere molto. Ho avuto la conferma di come siamo fatti noi italiani. Su quanto siamo vecchi e stanchi, in generale. Come la gente in un momento di crisi come questo nemmeno ci va a votare. Se da una parte non va perchè è stufa delle promesse elettorali fasulle, dall’altra non si rende conto che la società è retta e guidata nostro malgrado proprio dalla politica. Richiedono tutti nuove proposte poi se ci sono non riescono ad essere elette o sono premiate in maniera non entusiasta, siamo sempre pronti a dire “…si ma tanto poi il politico di professione lo fa fuori … che ti credi … tanto non cambia niente”. Da una parte mi infastidisce il comportamento dei giovani che sembra abbiano voluto smettere di sognare, dall’altra i partiti che sono solo autoreferenziali delle loro segreterie. Forse sarò impopolare ma non importa, meglio impopolare che ipocrita, soprattutto vorrei che commentiate! Anche contro ma commentate! Voglio leggere di chi non è andato a votare, voglio sapere il suo perchè! Forse questo mio pezzo lo leggerete in 3, ma non importa. Voglio capire!

Oltre alle congratulazioni per chi ha vinto e le conte elettorali delle percentuali e sulle preferenze, (perchè la politica è fatta anche di numeri e l’analisi del voto dovrebbe essere materia da studiare a scuola), nel mio comune ci sono state 2330 persone che non si sono recate alle urne e 300 schede fra bianche e nulle. Al di là dell’esito mi chiedo, Siete stati al mare? Siete incazzati? Volete Parlare!!! I voti non espressi sono stati oltre 2600. La lista che ha vinto ha preso 2751 preferenze. Batoste sonore per i candidati imposti per alchimia politica, è stato premiato chi ha parlato col cuore “ma anche” chi lo ha fatto col marketing politico (sa tanto di Veltroniana sta cosa ma nella mia analisi ci sta alla grande) . Nel mio comune, Matelica, la campagna elettorale migliore, secondo me, l’ha affrontata Ania una ragazza 25 enne alla prima esperienza in politica, da sola, ripeto da sola, ha conquistato 101 preferenze personali. Timida nel richiedere il voto, sincera, leale e coraggiosa nel portare avanti le proprie idee. Una di quelle persone che dovrebbe essere richiesta dalla segreteria di un partito organizzato e costituirebbe (lascio il commento sullo stile nel vestirsi) una proposta davvero innovativa alle esigenze ed ai problemi di oggi. Ha condotto una campagna elettorale col cuore. Non c’è riuscita ad essere eletta ma è stata sicuramente la migliore delle 3 liste.  Un altro ragazzo 18 enne mi ha davvero sorpreso positivamente, si chiama, Gabriele Spitoni lo ha fatto con la lista arrivata terza. Una sopresa? Secondo me un segno che la gente deve iniziare a guardare davvero al futuro e soprattutto ritornare ad essere attiva e parte integrante della società reale in cui vive e di cui fa parte!!! In base a questo mi aspettavo il risultato positivo per il mio amico Matteo che di fatto senza grandi sponsor di partito ne è uscito molto bene. Anche Rosanna è stata una bella sorpresa. Una donna impegnata, nel sociale, non fra i giovanissimi, ma abbastanza indipendente dagli schemi tradizionali di partito, una che ci ha messo il cuore. Cercando di lasciare da una parte gli affetti personali, alcuni disaccordi ed al di là delle idee politiche su alcune scelte, non condivisibili, Patrizio Gagliardi l’ex sindaco, è una persona retta e leale. Lo ha premiato il suo impegno, la sua passione gratuita per una città, considerata da sempre ai margini geografici e lontano dalla cosiddetta “alta società”. Matelica avrà un assessorato in Provincia e sarebbe la prima volta in assoluto.

In Europa l’Italia è multicolore, infatti sorprende con una giovane e da l’idea di voler giocare a guardie e ladri, mi riferisco a tre eletti: Serracchiani (PD), De Magistris (IDV), e Mastella (PDL).

Fra i giovani attivisti a centro-destra c’è anche chi vuole capire (e questo sorprende) nuove teorie economiche basate su fonti di energia alternativa, basi e teorie atte alla riduzione dell’orario di lavoro sull’onda in controtendenza del… “lavoriamo tutti e lavoriamo meno”. Pensate che queste spinte e questi ragionamenti partono soprattutto dal locale che sembra finalmente non confondersi più con il concetto “localistico”. La proposta politica inizia a maturare e sembra iniziare un po’ a scrollarsi di dosso le chiacchiere ideologiche e di schieramento fra i giovani, iniziano timidamente a prendere campo le idee e progetti, al di la degli slogan o dei manifesti. Questa è una interessante novità.

Credo che la ragazza eletta nelle file del PD in Europa sia la vera e reale novità. Se il Partito Democratico vuole sul serio continuare a vivere, e quindi evitare un inevitabile tracollo, già accennato in queste europee, dovrebbe iniziare a coltivare persone come questa giovane donna e capire che, stare vicino alla gente, non vuol dire per forza di cose “leccare il culo” ai dirigenti di partito scostandosi completamente dai bisogni e dalle persone che la base stessa segnala. Intanto riprende forza il centro di Casini e c’è chi annuncia addirittura sorprese per l’estate. Infine a centro-destra niente di nuovo nel panorama nazionale, oltre al pieno della lega che aggancia la perdita generale del PDL che comunque tiene e conquista addirittura altre “roccaforti” di sinistra, nonostante le ultime vicende del suo leader.

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12 Responses

  1. Credo che la politica italiana sia davvero al bivio e che la spettacolarizzazione della politica sia il sintomo più forte della sua decadenza… Chi ha voglia di fare, di risolvere i problemi e di migliorare viene tagliato fuori perchè ci sono logiche di partito da accontentare… Quelli che non sono andati a votare non sarebbero in grado di dare una spiegazione, forse potrebbero dirti “a me la politica non dà e non toglie, quindi me ne sto a casa”. L’impegno civile sta morendo, vanno a votare coloro che possono trarne in qualche modo beneficio, gli altri vanno al mare pure se piove.
    Se avessimo dovuto votare solo per le europee l’affluenza alle urne avrebbe toccato i minimi storici, ne sono convinta.
    Hai ragione, la carta vincente per risuscitare la politica italiana è tagliare fuori i partiti, i loro interessi, i giochi di potere, ma che ne so Marco, mi sembra tanto UTOPIA

  2. Il primo intervento mi ha ricordato una bellissima frase di Eduardo Galeano: “L’utopia è come l’orizzonte: cammini due passi e si allontana di due passi. Cammini dieci passi e si allontana di dieci passi. L’orizzonte è irraggiungibile. E allora, a cosa serve l’utopia? A questo: serve per continuare a camminare”.
    Per quanto riguarda le elezioni, un’ulteriore dimostrazione dell’ignoranza, anzi dell’arte del non sapere, nei nostri (sfortunatamente) concittadini. Voltarsi dall’altra parte e far finta che nulla stia succedendo, non vedere al di là del proprio naso, arrivismo ed egoismo
    …complimentoni!!!

  3. al di là delle preferenze, il non andare a votare è il più alto simbolo di menefreghismo, dato che il voto è uno dei nostri più sacrosanti diritti.
    Che sia da una parte oppure da un altra, una preferenza rimane una preferenza, mentre un’ astensione rimane un non voto, quindi insignificante o, peggio, all’ opposto, manifesto della pochezza, nel nostro ambito, dei cari concittadini aventi diritto di voto.
    Speriamo in una buona, creativa e concreta opposizione…

  4. Mi sento chiamato in causa, essendo una delle schede bianche del mio comune (non lontano dal tuo). La verità è che avrei voluto veramente premiare l’impegno e la volontà di innovare che purtroppo per tutti i candidati si è fermata solo a slogan scontati: 3 programmi identici e fotocopiati, dove si sollevano problemi ovvi ma nessuna proposta su come risolverli!!!! Tutti a parlare dell’importanza dei giovani, ma in concreto questo si è tradotto in una gara a chi aveva più ventenni in lista, senza alcuna proposta concreta!!! Mi sono trovato addirittura a parlare con ventenni candidati che se la prendevano con altre liste in cui secondo loro dei trentenni si ‘spacciavano per giovani’… questi discorsi da asilo (ed i candidati più anziani non è che si sono differenziati molto), uniti ad una mancanza totale di proposte, mi hanno dato una profonda delusione: la scheda bianca è stata l’unica scelta che mi sono sentito di fare con convinzione. Perchè appoggiare qualcuno solo in base a simpatie personali – cosa che hanno fatto un po’ tutti – e non con convinzione?

  5. Condivido in generale il tuo pensiero Marco, ma vorrei sottolineare un punto: tu dici che siamo vecchi e stanchi ma per me non è così. Siamo disinformati e quindi incapaci di avere una nostra opinione. Parafrasando Gaber “pensiamo per sentito dire”. Quel sentito dire che ci viene dalla TV, dai giornali finanziati dai partiti. Questa non è informazione ma pure e semplice propaganda. Non è normale che in un paese democratico un premier si rifiuta di rispondere ai giornalisti, e quando va in tv si trova in salottini confezionati ad arte.
    Se non conosciamo i fatti come possiamo andare a votare consapevolmente? Come possiamo avere fiducia in quel candidato o in quell’altro?
    Dico questo perchè alle ultime politiche ho dato scheda nulla, ma io non mi sentivo rappresentato da nessun partito in quel momento e sinceramente ritenevo giusto dire che nessuno mi rappresentava. Perciò capisco chi non va a votare perchè non crede nei politici (nota che ho detto politici e non politica).
    Sinceramente faccio più fatica a capire chi invece, dopo 20 anni di bugie e promesse non mantenute, ancora vota forza italia/pdl.

  6. Che devo dire… ancora sono stupito del risultato.
    In realtà sono abbastanza disilluso sul ruolo della politica in Italia. Sono da anni a contatto con ragazzi più giovani di me per il mio impegno di educatore e ogni volta che ci sono elezioni cerco di far loro capire quanto è grande la nostra responsabilità nel votare.
    Qualcuno capisce, altri no. Ma quello che davvero ferisce è che per loro esercitare il voto è un mero esercizio inutile. gli slogan “tanto sono tutti uguali”, “magnaon tutti allo stesso modo” ecc ecc.. hanno portato la disaffezione verso la politica.
    E sinceramente non credo sia colpa dei giovani stessi. ma dei loro genitori, dei loro insegnanti, di quelli che dovrebbero essere i loro maestri di vita.
    E con questo credo si spieghi il voto di questo fine settimana.
    Sono ormai 15 anni che Berlusconi sta provando ad inabissare il Paese verso l’ignoranza, verso l’ipocrisia e il falso fatalismo di chi si gira dall’altra parte. e lo fa tagliando fondi alla scuola e alla ricerca, non dando più risorse alle menti e togliendo la formazione.
    Nei programmi non si studia più la storia del Novecento e in questo modo non si sviluppa spirito critico verso il presente guardando il recente passato.
    Le voci fuori dal coro vengono zittite con censure e ritorsioni. in fondo chi si ferma a pensare non da ascolto al primo slogan pubblicitario.
    Il risultato più evidente è un decadimento della coesione sociale impressionante e una destrutturazione della società ancora maggiore. Viviamo in un mondo dominato dalla violenza, è più forte non chi è più bravo ma chi è più furbo e riesce a distruggere il vicino.
    In un mondo così, dove il sotterfugio e la scappatoia è l’unico modo per andare avanti, è ovvio che si vota Berluscooni, colui che dice di non pagare le tasse, colui che è condannato ma si fa le leggi ad personam, colui che, alla fine, si crea l’immunità.
    é normale che vada così… ma a Matelica speravo che la gnete fosse stata un po’ più intelligente. Non è così…
    che dire…
    Buon lavoro sindaco! facci vivere in una bella città

    PS. Marco, scusa… ma avevo voglia di scriverlo da qualche parte!

  7. allora diciamo che gli italiani si sono stancati di questa guerra ai voti …mai come in questi giorni ho notato ….
    quanto ci sia stata una corsa frenetica alla politica ..ma come tutti disinteressati e poi tutti in politica come fosse una cosa da nulla capacità di tutti.
    Di tutti è la capacità di pensiero…di ideologia di pensare ma nn di dirigere di imporsi di farsi sentire…
    sarà stata forse questa poca umiltà che ha scoraggiato il paese ..la non umiltà di capire se si è in grado di svolgere questo ruolo o no…
    premiati i giovani che finalmente si sono sentiti parte partecipe di questa vita di questa storia di questo mondo…
    e quindi largo alle giovani menti…
    affinchè s interessino del futuro
    che nn sara sempre in mano a quelli che prendono voti ..su ricatti morali o solo perche danno il ” pane ”
    per cui quando non ci saranno piu i giovani partecipi saranno pronti….speriamo a reggere ad applicare..i loro pensieri…
    ANIA sì lei la vincitrice….ha vinto la consapevolezza di essere se stessi….
    nulla di più…
    per una volta tanto qualcuno è stato se stessso fino in fondo…non ha chiesto nulla non ha fatto manifestazioni popolari…ma è stato se stessa….rendendosi reale dei suoi limiti…
    quindi niente grandi promesse solo se stessi…

  8. Sono d’accordo con Danilo, qualcuno di certo non ha votato perchè stanco di questo show spettrale e agghiacciante ma è anche vero che, sempre come riporta lui “pensiamo per sentito dire”… il “potere” di questi nostri politici nasce e prolifica nell’ignoranza, nella nostra ignoranza. L’ho detto spesso e continuerò a farlo, siamo in balia di input mediatici che hanno il solo scopo di lasciarci all’oscuro il più possibile dai “giochi di corte” perchè solo così le armi migliori continueranno ad essere nelle loro mani, ma noi dalla nostra, ci ricordiamo di avere il telecomando nelle nostre di mani? ci ricordiamo che siamo dotati di intelletto e che è lui a muovere la nostra volontà? Ma ci vogliamo far sentire??!! Mi dispiace, ma pur rispettando le scelte altrui,non credo che una scheda bianca sia una risposta positiva alle vessazioni del nostro “grande premier” e tanto meno ritengo lo siano una gita al mare o un astenzionismo in generale. Credo al contrario siano una mancanza di rispetto verso se stessi per primo e verso chi crede ancora che sia possibile fare qualcosa per il futuro del nostro Paese, e si aggrappa con le unghie e con i denti a un lembo lacerato di speranza mettendosi in gioco con la propria faccia quotidianamente, cercando di portare avanti le proprie idee a dispetto di tutto e tutti, rimettendoci, il più delle volte in prima persona. Speravo molto in queste elezioni, speravo di vedere un’Italia incacchiata e desiderosa di prendere in mano le redini del proprio futuro, ma sono così delusa che forse per la prima volta in vita mia non riesco a trovare le parole per esprimere tutta la mia rabbia e il mio disappunto…ma al contrario di altri non ho comunque nessuna intenzione di sedermi e aspettare che qulcuno si impossessi del mio futuro…mai…
    “La politica è stata definita la seconda più antica professione del mondo. Certe volte trovo che assomigli molto alla prima. ” (Ronald Reagan)…bel pezzo Marco!

  9. Bene.
    Ora tocca a me che sono pure avvelenata.
    La gente che non va a votare mi da l’orticaria (sempre che non sia per una impossibilità che prescinde dalla volontà, sia chiaro).
    Non va a votare perchè fuori è bel tempo, non va a votare perchè deve finire di pulire casa, non va a votare perchè ha da fare, dire, lettera, bacio, testamento.
    Non va a votare perchè sostanzialmente non gliene frega niente. “Perchè questo panorama politico non mi rappresenta più”. Bella scusa.
    Non va a votare perchè sostanzialmente non gli va. E se non va a votare fa il gioco dei Baroni della politica, di destra ma anche di sinistra. (che poi sennò Marco mi da della comunista)
    Perchè se le cose non cambiano, rimangono uguali. E a chi sta li dove sta per un proprio guadagno, va più che bene.
    Tanto lo sappiamo tutti, gira che ti rigira son tutti uguali e quelli che non sono uguali, generalmente, sono tagliati fuori.
    Perchè in fin dei conti, sono una casta. E avoja a dì de no.
    Davanti alle telecamere si prendono a sberle, a telecamere spente escono tutti felici e contenti e vanno al Caffè Giolitti complici e furbi più di prima. Gatti e Volpi a iosa.
    Il panorama politico non ti rappresenta? Benissimo. Vai a votare e lasci la scheda nulla. E non bianca, per un semplice motivo: le bianche (e non sarebbe il primo caso in Italia – ma non è nemmeno abitudine, dico solo che succede) vengono riscritte dopo e da nulle, divengono valide.
    Annullare vuol dire far sapere che ci siamo ma che siamo in pieno dissenso. Vuol dire “io non rinuncio ad un mio diritto ESSENZIALE, ma piuttosto che darti il voto mi inchiodo una mano”.
    Invece la gente non va a votare, alla faccia di quelli che il giorno delle elezioni erano fuori residenza per motivi di lavoro e non hanno potuto votare perchè se non sei nel tuo comune di residenza, lo Stato non ti da la possibilità di esercitare un tuo diritto.
    Delle comunali so, volutamente, molto poco. E in fin dei conti, ho notato che il risultato non è cambiato. Si parlava che sarebbe finita così da quando Gagliardi era sindaco. Quindi non mi stupisco.
    Sono felice per Ania, come hai detto tu, perchè giovanissima e ha ottenuto molti voti considerando la realtà in cui si trova.
    Per quanto riguarda le Europee, gira che ti rigira, la storia si ripete non ha perso nessuno. Son tutti vincitori. Figo eh?
    Persino uno come Topolanek che viene a dire che le foto a villa Certosa son tutte una manovra de “El Pais” che è un giornale di sinistra, manovratore e calcolatore. Che lui era effettivamente lui, ma l’erezione era un fotomontaggio e che non si capacita di come la sinistra abbia tentato un colpo così basso considerando che le Europee NON SONO TUTTA QUESTA GRANDE COSA.
    Sono (ero) dichiaratamente del PD e questo lo sai anche tu, Marco, dato che è uscito spesso nei nostri vecchi discorsi.
    E ti dico ero perchè hanno perso il mio voto.
    Tu parli bene della Serracchiani. Hai ragione. Considerando la giovane età, il fatto che sia donna – nel 2010 siamo ancora ridotti a dover evidenziare il sesso di una persona n.d.r. -. Peccato che il suo primo commento dopo la presa di coscienza dei voti raggiunti è stata di aver presto “X voti più di Papi”. E allora non abbiamo capito ancora una cippa.
    Il Pd, ed è cosa che va avanti da una certo punto della carica di Veltroni e che Franceschini ha ripreso bene bene facendo ancora più danni di quanti si potesse anche solo pensare, fa la sua campagna elettorale fondandola sull’antiberlusconismo che, oltre che essere una cosa estremamente sgradevole è anche controproducente!! Come se la caccia all’uomo interessasse a qualcuno. Berlusconi vince perchè da l’idea della sicurezza e della stabilità pur senza mantenere le promesse e creando delle situazioni a dir poco imbarazzanti. Noi,invece, popolo della sinistra siamo più frammentati di sabbia sulla spiaggia e non solo non siamo in grado di dare e fare proposte concrete o poche, ma quelle che ci sono le nascondiamo sotto quest’odio politico contro l’UNO. Che trova risposta dall’altra sponda che parla di “abbattimento delle roccaforti rosse”. Che perdonami, ma mi fa tanto di Russia rovesciata. La politica italiana va avanti a ricatti. La destra ricatta la lega che a sua volta ricatta la destra che ricatta il Centro e tutto il Vaticano che ricatta Franceschini che ricatta lo Zio Tom nella sua vecchia fattoria ia ia oh.
    Fermiamoci un attimo perchè stiamo diventando peggio di quello che era “Drive In” 10 anni fa. Io sono sincera. Sono andata a votare e ho votato Bonino. Tappandomi bene bene il naso perchè pensare di dare il voto ad uno come Pannella mi ha fatto venire la nausea, oltre al fatto che pure loro con la storia degli scioperi della fame, della sete, dell’aria, del fuoco, del fumo (cazzo vi scioperate) mi irritano quanto basta e hanno messo in forte pericolo il mio voto per la storia della stella gialla sulla giacca. PERO’. C’è un però. La Bonino è l’unica che ora come ora mi da fiducia, pratica, seria e stimata dal panorama intellettuale (serio!). Oltre al fatto che di loro non si parla mai e non perchè non abbiamo cose intelligenti da dire ma semplicemente perchè sono piccini picciò. In più, se questo non bastasse, sono a favore della libertà di ricerca, sono per uno stato laico, come in realtà dovrebbe essere ma che in realtà non è così dato che siamo l’appendice dello Stato del Vaticano. Io sono molto religiosa, ma sono convinta che la religione debba essere una scelta e un fatto quasi privato e che debba rimanere fuori dalle questioni politiche italiane anche in base al fatto che i Patti Lateranensi 1) non sono un accordo di non belligeranza tra i fortini di due gruppi di amici, 2) non mi sembra siano stati abrogati, 3) RICONOSCONO L’INDIPENDENZA E LA SOVRANITA’ DELLA SANTA SEDE E FONDAVA LO STATO DELLA CITTA’ DEL VATICANO.
    Il “libera Chiesa in libero Stato” non me lo sono mica inventato io! Eppure non è così. Se uno stato estero (perchè è così) riesce a tenere in pugno determinate correnti politiche mi chiedo perchè un domani non possa essere la Spagna a farlo, o la Germania – tanto è già successo -, o chessò….la Libia…

    Bene. Ho finito. Scusa Marco se ti ho occupato tutto sto spazio con i miei vagheggiamenti.
    E mo chiamami pure comunista 😀

  10. Che poi, quasi quasi, un’email al “El Pais” gliela mando pure io.
    Vedi mai che mi riescono a fotomontare due tette più grosse!

  11. Due parole su quello che viene definito antiberlusconismo: questo è un termine che è stato coniato dallo stesso Berlusconi e rimarcato fino alla noia dai sui sodali: è da quando è “sceso in campo” che la mena con questa storia della persecuzione politica, dei magistrati rossi, dei comunisti, del complotto.
    Se i magistrati sono tanto rossi ora mi deve spiegare per quale motivo lo hanno assolto o prescritto in tutti i processi, e in alcuni casi le motivazioni delle sentenze hanno del ridicolo, arrivando persino alla contraddizione (pare infatti che alla procura di Roma non siano poi cosi rossi i magistrati).
    Il suo conflitto di interessi è palese, non è una storia inventata per spaventare i bambini, ma i tanto feroci oppositori, questa sinistra complottista, si è ben guardata dal risolverlo, tant’è che è ancora li con le televisioni regalategli da Craxi e la Mondadori acquisita con una sentenza comprata.
    Veniamo ai comunisti: sfido chiunque a trovare un governo di comunisti in Italia; la prima repubblica è stata dominata dalla DC (del prescritto per mafia andreotti) e in ultimo dai socialisti di Craxi. Poi un alternanza di governi di centro-destra, centro-sinistra (tra cui il primo governo Prodi caduto per mano di Bertinotti, comunista).
    Ora queste sono solo alcune delle questioni che rendono Berlusconi poco adatto a governare un paese. Vogliamo aggiungerci le leggi ad-personam? Il lodo Alfano che lo ha salvato da condanna certa per il processo Mills? L’uso di aerei di stato per trasportare i suoi amici? La moglie che lo definisce uno che non sta bene e che frequenta le minorenni? Permettete che di fronte a certe cose qualcuno gli chieda di renderne conto? Per capire se veramente costui può o no stare alla guida del nostro paese? Permettete che qualcuno ricordi agli italiani come Berlusconi si sia cavato fuori dai suoi guai giudiziari?
    Io questa la chiamo opposizione. Se qualcuno governa in maniera anticostituzionale o non rispetta la legge, sarà diritto o no dell’opposizione parlare ai cittadini e sottolineare queste scempiaggini? Poi, ma questo è solo un mio parere, la perdita del PD si è arginata solo perchè nell’ultimo mese di campagna Franceschini ha iniziato ad usare questo “antiberlusconismo”. Di Pietro, che da sempre è l’unico che si oppone alle porcherie del cavaliere in un anno ha raddoppiato i suoi voti.
    E per chiarire, le stesse cose che ho detto per Berlusconi valgono anche per i vari D’alema e Latorre che si sono protetti dietro lo scudo dell’immunità per sfuggire all’inchiesta sulla Unipol. E vale per tutti i politici che con varie condanne o processi a carico ancora siedono nelle loro comode poltrone.
    Ma ogni volta che si chiede giustizia nei confronti dei politici si grida al giustizialismo, come se fosse una malattia. A me sembra una cosa normale, chi sbaglia deve pagare.

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Perché questo blog

Questo blog è nato per la passione di assaporare, vivere e mettere a frutto esperienze, di cose, di luoghi ma soprattutto di persone, che ho potuto incontrare, percorsi che ho battuto, da solo o insieme ad altra gente.

Sono appassionato di arte, ogni tanto dipingo, “invento” oggetti, qualche cimelio provo a restaurarlo.

La mia passione grande che provo a condividere in questo blog, è quella del racconto anche attraverso le immagini.

Ho una grande passione per la cucina di territorio e per i prodotti identitari e rispetto chi, senza ipocrisie li tutela, perché sono una grande forma d’arte.

Sono in grado di stilare progetti e strategie di comunicazione integrata, conosco i meccanismi del Marketing Territoriale, perché è lo strumento con cui riuscire a condividere al meglio l’unicità che hanno determinati paesi, luoghi e paesaggi, che spesso visito per meravigliarmi della loro essenza semplice e straordinaria.

Ho redatto progetti importanti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Ho la ferma convinzione che le “identità particolari” siano qualcosa di prezioso da tutelare e proteggere finché saremo in tempo a farlo.

La tecnologia ci da la possibilità di essere tutti più connessi, ma troppo spesso oramai, ci fa dimenticare la sostanza delle piccole cose, dove si cela, viceversa, la bellezza e la forza meravigliosa del racconto.

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