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Ecco Fabrizio nella sua Bottega. (questa bella foto l'ho presa dal suo profilo)

Ecco Fabrizio nella sua Bottega. (questa bella foto l'ho presa dal suo profilo)

…e le sue sculture luminose

Un filo sottile che unisce l’artigiano all’artista. Ho avuto occasione di scambiare due parole con Fabrizio poco fa su Facebook, lui mi raccontava di voler far emergere più la sua natura artistica che quella di semplice artigiano. Voglio dirgli qui, anche se io non son nessuno per permettermi una critica, che fa bene a sviluppare, come ha sempre fatto fra l’altro, la sua creatività artistica. D’altronde non a caso l’artigiano e l’artista hanno in comune la radice del nome (ars = arte). Tempo fa scrivemmo più o meno questo assieme ad Eleonora Ciaralli sul manualino edito da Confartigianato Turismo “Terra di Protagonisti”. Oggi proprio lui dice, “…mi do di più all’arte!”  risposta mia “Bravo fai bene, hai coraggio, t’invidio! In bocca al lupo!”

Una sua lampada di marmo.

Una sua lampada di pasta di marmo.

Evanescenti Luci della Ribalta

Evanescenti Luci della Ribalta

Quando entri nella sua bottega di San Severino Marche balzano all’occhio le lampade filigranate. Scopri che quella “filigrana” in realtà è polvere di marmo. Stupefacente è la grazia nei giochi di luce che si riescono ad intravedere in quei pezzi sottilissimi e fatti uno ad uno da lui.  Già a parlare con Fabrizio scopri la sua passione per l’arte scultorea, riempiva casa da piccolo, mi ha raccontato, con enormi figure di cavalli e cavalieri che in certi casi non uscivano dalla porta. Senti di professori che gli chiedevano “per avere successo” di abbandonare la sua passione per il figurativo. Ma lui da vero artista ha inventato uno stile ispirato alla mimica di Decroux. Alla faccia di abbandonare il figurativo… Inizia i primi lavori nelle fabbriche che producevano oggetti in argento, e poi in proprio, nel 1994, con l’apertura della sua Bottega. Tanti gli oggetti creati, dalle piastrelle in metallo, ai complementi di arredo, alle lampade in pasta di marmo. Fra le sue sculture intessute di luce spuntano sinuose figure di donna dal volto velato, modellate con la creta. “Quelle fanno parte del mio essere artista!” Ultime creazioni le “Evanescenti luci della ribalta” una serie ispirata appunto all’attore francese Decroux, considerato il padre del mimo moderno.

Fabrizio Savi lavora a San Severino Marche via Garibaldi, 12

www.fabriziosavi.com – Tel. 0733.638975

Commenti di Facebook

One response

  1. innanzitutto lascio i miei auguri a questa persona che con le sue “opere” d’arte probabilmente riesce a stupire e a colpire molte persone come è successo con te..non è da tutti trasmettere ciò che si ha dentro creando opere d’arte..non dimenticare che anche tu con il tuo “piccolo” blog,riesci a dare “tanto”..almeno per quanto mi riguarda!e ognuno di noi dovrebbe far uscire l’artista che ha dentro di se per non sentire il “vuoto” intorno an noi..bisogna saper scommettere nella vita, non per qualcosa di materiale,ma qualcosa che ci dà soddisfazione interioriormente..tu come me e come tanti altri porti avanti questa scommessa con grande impegno!spesso chi mostra la passione che ha dentro non viene capito..o apprezzato..ma l’importante è sapere che dentro di noi,qualsiasi sia la nostra passione abbiamo molto da dare e possiamo farlo!

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Perché questo blog

Questo blog è nato per la passione di assaporare, vivere e mettere a frutto esperienze, di cose, di luoghi ma soprattutto di persone, che ho potuto incontrare, percorsi che ho battuto, da solo o insieme ad altra gente.

Sono appassionato di arte, ogni tanto dipingo, “invento” oggetti, qualche cimelio provo a restaurarlo.

La mia passione grande che provo a condividere in questo blog, è quella del racconto anche attraverso le immagini.

Ho una grande passione per la cucina di territorio e per i prodotti identitari e rispetto chi, senza ipocrisie li tutela, perché sono una grande forma d’arte.

Sono in grado di stilare progetti e strategie di comunicazione integrata, conosco i meccanismi del Marketing Territoriale, perché è lo strumento con cui riuscire a condividere al meglio l’unicità che hanno determinati paesi, luoghi e paesaggi, che spesso visito per meravigliarmi della loro essenza semplice e straordinaria.

Ho redatto progetti importanti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Ho la ferma convinzione che le “identità particolari” siano qualcosa di prezioso da tutelare e proteggere finché saremo in tempo a farlo.

La tecnologia ci da la possibilità di essere tutti più connessi, ma troppo spesso oramai, ci fa dimenticare la sostanza delle piccole cose, dove si cela, viceversa, la bellezza e la forza meravigliosa del racconto.

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