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Agostino Calderone, io e "La Coppola di Cefalù"

Le coppole sembra che siano di origine anglosassone, anche se la Sicilia, nel bene e nel male ne ha fatto scrigno di emozioni proprie negli anni. Quel berretto particolare evoca le sofferenze dei migranti in terre lontane, l’oppressione, la paura ma anche, a pieno titolo, l’essere siciliano, la “coppola” oggi assume diversi significati che la consacra simbolo di un territorio, al di là del tempo. A Cefalù ho trovato, quasi per caso passeggiando per le viuzze del suo spettacolare centro storico una bottega artigiana che ne produce una versione propria, allungata e “calzante”. Non sono amante dei cappelli ma ne ho acquistata una lo stesso. La storia di Adele Anastasi parte oltre cinquant’anni fa da Barcellona Pozzo di Gotto e da valore aggiunto a Cefalù da 15 anni, perché ne contribuisce ad elevare la qualità artigianale ed artistica con la bottega di Corso Ruggero al numero 161.

Ho avuto il piacere di conoscere Agostino il marito musicista di Adele perché mi sono letteralmente imbattuto davanti al negozio “La Coppola”, lui lì con a fianco la sua chitarra, a spiegarmi l’unicità delle loro “coppole lunghe” che sono senza spicchi, hanno un’unica cucitura sul retro, ed il fondo, più profondo rispetto allo “standard”, permette una buonissima vestibilità; tutto il berretto appare leggermente allungato il che mi ha stupito, perché per il cespuglio di capelli che ho, la coppola non è che sia proprio il mio berretto ideale da indossare, ma nonostante questo, l’ho portato comodamente per tutta la giornata.

Voglio raccontare questo episodio di Agostino e Adele perché mi ha trasmesso una sincera passione nello stile artigianale e nell’innovazione positiva e non stravolgente di un simbolo forte di una terra cruda e stupenda, ricca di contrasti come le coppole stesse che richiamano alla mente una vastità di tipologie persone; dagli urlatori dei giornali degli anni 50, ai cantanti, dagli attori del cinema come Mastroianni o James Dean, ai divi del grande schermo diretti da Sergio Leone o Francis Ford (ironia della sorte) Coppola che, con il suo Padrino, ha reso l’intera Sicilia il territorio di magliette e gadget con le facce di Al Pacino e Marlon Brando, un vero e proprio brand romanzesco ispirato da una connotazione più oppressiva derivante dalla fama degli altri padrini, quelli veri, molto meno romanzati ma di inequivocabile ispirazione per il cinema.

Tuttavia è in seno ad una continuità di sapienza e conoscenza che solo dalle mani di chi sa il suo mestiere può derivare ed essere poi trasmessa attraverso la passione per il proprio lavoro. Ci sono tantissime bancarelle che vendono le coppole o i cappelli di paglia, perché sono il simbolo emotivo di quella terra, quasi la totalità fatte all’estero. Allora è chiaro che se vuoi riportarti a casa un pizzico di quel senso di unicità e carattere, simbolo di una terra dai forti contrasti, diviene doveroso indicare botteghe come questa.
Fra l’altro i borsalini e i cappelli da donna che fanno da assortimento alla piccola boutique provengono da maestri artigiani della mia terra, Montappone in provincia di Fermo, segno che non esiste concorrenza tra chi produce oggetti di qualità percepibile.

Quella coppola lunga di Cefalù unica e quindi inimitabile perché propria della sapienza sartoriale di Adele, l’ho scelta di un cotone colorato che mi racconta, nei suoi scacchi, la grande diversità della creatività artigiana, e inevitabilmente, mi farà tornare alla memoria quel viaggio, trasmettendomi il sapore autentico del sapere artigianale che caratterizza tutta l’isola. Così la manualità ed il sapere colorano di tante sfumature ricordi e sensazioni.

informazioni:

Corso Ruggero, 161
90015 Cefalù (PA) Italy
Tel. 3248880043 Agostino
email: calago@libero.it

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Perché questo blog

Questo blog è nato per la passione di assaporare, vivere e mettere a frutto esperienze, di cose, di luoghi ma soprattutto di persone, che ho potuto incontrare, percorsi che ho battuto, da solo o insieme ad altra gente.

Sono appassionato di arte, ogni tanto dipingo, “invento” oggetti, qualche cimelio provo a restaurarlo.

La mia passione grande che provo a condividere in questo blog, è quella del racconto anche attraverso le immagini.

Ho una grande passione per la cucina di territorio e per i prodotti identitari e rispetto chi, senza ipocrisie li tutela, perché sono una grande forma d’arte.

Sono in grado di stilare progetti e strategie di comunicazione integrata, conosco i meccanismi del Marketing Territoriale, perché è lo strumento con cui riuscire a condividere al meglio l’unicità che hanno determinati paesi, luoghi e paesaggi, che spesso visito per meravigliarmi della loro essenza semplice e straordinaria.

Ho redatto progetti importanti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Ho la ferma convinzione che le “identità particolari” siano qualcosa di prezioso da tutelare e proteggere finché saremo in tempo a farlo.

La tecnologia ci da la possibilità di essere tutti più connessi, ma troppo spesso oramai, ci fa dimenticare la sostanza delle piccole cose, dove si cela, viceversa, la bellezza e la forza meravigliosa del racconto.

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