Quando siamo bambini tendiamo a vedere il lato semplice delle cose, spesso quello più vero.
Lo stupore, la meraviglia, l’affetto e l’amore da bambini ci rendono felici, poi quando si diventa adulti non è che ci rattristiamo, ma diamo tutto un po’ più per scontato, abbiamo altro a cui pensare, ci facciamo appiattire dall’abitudine.
Questa foto l’ho scattata qualche tempo fa a Lubiana in Slovenia durante una divertentissima vacanza con due amici miei.
Per me questa immagine è piena di significato, nemmeno a farlo apposta sopra ai bambini c’è un cuoricino disegnato.
Penso che quel giorno abbia avuto una gran bella botta di culo a immortalare sto momento qua.
Poi ho deciso di utilizzarla sul blog per la poesia sulla felicità di Camille Rv.
Perché in fondo, cos’è la felicità se non il bambino che siamo e che ci urla di farla, ogni tanto, una risata in faccia al caos della vita.
Perché cos’è la felicità? come possiamo conquistarla se non ci fermiamo ad ascoltarlo quel bambino quando ci indica la meraviglia nelle piccole cose…?
Come riusciamo a sperare che il mondo possa migliorare se, dentro di noi, non abbiamo più tempo di vederlo limpido il mondo, perché nel frattempo, siamo troppo impegnati a distruggerlo…?
Come possiamo essere felici se ogni giorno siamo presi a diventare chi non siamo?
Buona notte a tutti!
#smettiamodicorreresenzamotivo
4 Responses
Ogni volta mi fai emozionare
Grazie
Condivido ogni parola, Marco. Bisognerebbe trovare il coraggio di fermarsi a pensare un attimo e recuperare lo stupore e la meraviglia per le piccole cose quotidiane che, in fondo, sono quelle che danno un senso alla nostra esistenza 🙂
…aggiungo solo che è il lavoro più difficile da fare nei nostri tempi…