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Quando siamo bambini tendiamo a vedere il lato semplice delle cose, spesso quello più vero.

Lo stupore, la meraviglia, l’affetto e l’amore da bambini ci rendono felici, poi quando si diventa adulti non è che ci rattristiamo, ma diamo tutto un po’ più per scontato, abbiamo altro a cui pensare, ci facciamo appiattire dall’abitudine.

Questa foto l’ho scattata qualche tempo fa a Lubiana in Slovenia durante una divertentissima vacanza con due amici miei.
Per me questa immagine è piena di significato, nemmeno a farlo apposta sopra ai bambini c’è un cuoricino disegnato.

Penso che quel giorno abbia avuto una gran bella botta di culo a immortalare sto momento qua.

Poi ho deciso di utilizzarla sul blog per la poesia sulla felicità di Camille Rv.
Perché in fondo, cos’è la felicità se non il bambino che siamo e che ci urla di farla, ogni tanto, una risata in faccia al caos della vita.

Perché cos’è la felicità? come possiamo conquistarla se non ci fermiamo ad ascoltarlo quel bambino quando ci indica la meraviglia nelle piccole cose…?
Come riusciamo a sperare che il mondo possa migliorare se, dentro di noi, non abbiamo più tempo di vederlo limpido il mondo, perché nel frattempo, siamo troppo impegnati a distruggerlo…?
Come possiamo essere felici se ogni giorno siamo presi a diventare chi non siamo?

Buona notte a tutti!
#smettiamodicorreresenzamotivo

Felici sono quelli

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4 Responses

  1. Condivido ogni parola, Marco. Bisognerebbe trovare il coraggio di fermarsi a pensare un attimo e recuperare lo stupore e la meraviglia per le piccole cose quotidiane che, in fondo, sono quelle che danno un senso alla nostra esistenza 🙂

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Perché questo blog

Questo blog è nato per la passione di assaporare, vivere e mettere a frutto esperienze, di cose, di luoghi ma soprattutto di persone, che ho potuto incontrare, percorsi che ho battuto, da solo o insieme ad altra gente.

Sono appassionato di arte, ogni tanto dipingo, “invento” oggetti, qualche cimelio provo a restaurarlo.

La mia passione grande che provo a condividere in questo blog, è quella del racconto anche attraverso le immagini.

Ho una grande passione per la cucina di territorio e per i prodotti identitari e rispetto chi, senza ipocrisie li tutela, perché sono una grande forma d’arte.

Sono in grado di stilare progetti e strategie di comunicazione integrata, conosco i meccanismi del Marketing Territoriale, perché è lo strumento con cui riuscire a condividere al meglio l’unicità che hanno determinati paesi, luoghi e paesaggi, che spesso visito per meravigliarmi della loro essenza semplice e straordinaria.

Ho redatto progetti importanti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Ho la ferma convinzione che le “identità particolari” siano qualcosa di prezioso da tutelare e proteggere finché saremo in tempo a farlo.

La tecnologia ci da la possibilità di essere tutti più connessi, ma troppo spesso oramai, ci fa dimenticare la sostanza delle piccole cose, dove si cela, viceversa, la bellezza e la forza meravigliosa del racconto.

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