fbpx
Questi intanto so

(da ANSA.it)

ROMA  – Allarme occupazione in Italia. Dopo i dati sulla cassa integrazione di febbraio, che ha visto un incremento superiore al 553% in un anno, oggi nuova doccia fredda: tra gennaio e febbraio 370.561 lavoratori hanno perso il posto e hanno presentato la domanda all’Inps per ottenere l’indennità di disoccupazione, 116.983 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, pari ad un più 46,13%. La crisi economica, dunque, sta galoppando: le cifre “fanno paura”, dice la Cgil, rilevando che la disoccupazione è “l’ultima spiaggia” e che sono dati “sottostimati, mancando quei lavoratori con un rapporto di lavoro più giovane che non hanno diritto a tale indennità”. Di numeri ancora più allarmanti della cassa integrazione parla la Uil “perché indicano la lacerazione del rapporto impresa-lavoratore”.

C’è chi ancora ragiona ed è veloce nel pensare, ma la maggior parte il pensiero (e il ragionamento) lo ha venduto, lo ha messo sotto cemento.

Il mio dubbio è se c’è davvero bisogno di incrementare la/le produzione/i o dovrebbe essere prioritaria l’emancipazione del pensiero delle persone. La priorità principale dovrebbe essere la ri-valorizzazione dell’uomo. L’altro giorno ho fatto un giro in un centro commerciale. Era un bollettino di guerra. Il discount proponeva sottocosto in maniera esasperante, i negozi erano quasi tutti chiusi per cessione di attività. Negli ultimi anni sono stati fatti costruire decine di centri commerciali in un fazzoletto di terra non più ampio di 50 km quadrati. Sembrano magazzini utili a contenere gli eccessi di una produzione che “deve” essere sproporzionata, per andare incontro a esigenze di benessere che in realtà non ci sono, perchè nel frattempo il lavoro cala comunque. Dall’altro fronte, all’identità culturale, alla salvaguardia dei “giacimenti” alla tutela dell’arte, alla tutela delle cultivar agricole di tradizione, di valorizzazione turistica, ne parla chiunque, è come il calcio, al bar come nelle istituzioni si parla “de lu prodotto tipico de na orda, de le vacanze che so care, però Totti o Del Piero che golli che fanno!” …a parlarne è sempre un politico, un commercialista, un banchiere o un consulente di qualcosa. BASTA! Quanti sono gli agricoltori o gli operatori che in realtà riescono a tirare fuori uno stipendio da questi lavori? pochissimi o nessuno. Allora iniziano i mille perchè e le frasi fatte. La verità è una sola. Non rendono, anzi spesso ci si indebita addirittura lavorando, dato che non si riesce ad essere competitivi. D’altronde se ne chiede tutela proprio per questo motivo. In poche parole tutti, politici e banchieri in primis, si riempiono la bocca di buoni propositi, ma poi la realtà è sempre e inconfondibilmente un’altra. Mi chiedo perchè ad esempio nessun politico, o esperto contabile, in virtù del fatto che in tanti dicono di credere nel senso delle istituzioni ecc, non inizia a dire alla gente, a spiegare loro da cosa sia determinata questa crisi. Perchè nessuno mi contraddice quando pongo in essere il dubbio che il sistema sia imploso o stia implodendo e tutti facciamo finta di non accorgecene?

Perchè non c’è nessuno che parla di signoraggio bancario, (non lo fa più nemmeno Grillo …chissà perchè…)?

Perchè nessuno dice se sia più utile contribuire alle holding, (i privati che possiedono le banche, quelle che stampano i soldi per intenderci…) invece che farle investire in creazione di posti di lavoro veri e alternativi?

Perchè nessuno mette in dubbio se davvero esista competitività o concorrenza nei livelli macroindustriali?

In fine mi spiegate come fa un operaio senza lavoro a pensare di cambiare il TV color? Perchè si continua imperterriti su questa logica? Io sono un uomo che vuole esclusivamente vivere tranquillamente ed esige il diritto ed i mezzi per farlo. Non compro il TV lcd, la macchina nuova o il frigo perchè adesso li trovo inutili. Se insistete con tutta sta pubblicità però, li compro pure anche se non mi servono, poi però voi in cambio mi fate vivere ?

Mi chiedo un’ultima cosa soltanto: siamo sicuri che non sia ora di riprendersi un minimo di libertà e soprattutto un minimo di tempo per poter respirare ognuno un po’ di più la propria vita?

Lo chiudiamo sto sistema del debito o no? …iniziamo a guardare le competenze reali di ognuno o no?

Giorni fa ho ricevuto questo pezzo dedicatomi da una persona molto cara. E’ una poesia indiana.

Non ti auguro un dono qualsiasi,
Ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo Fare e il tuo Pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita.

Buona vita a tutti!

Commenti di Facebook
#

3 Responses

  1. Il sistema E’ imploso.
    Il più dobbiamo reggere ai bisogni indotti dai mass media e dai movimenti della massa sociale – “Aho!me so comprato l’ lcd! – “Porca! Lo voglio pur’io” -. (se hai tempo da perdere dai un’occhiata a Massa e Potere di Canetti)
    Poi è chiaro che non è tutto risolvibile in un attimo ma ho compe l’idea che spesso manco ci si prova.

    Intanto quando faccio la spesa ho imparato a scegliere il sottocosto.

    C’est la vie.

    Ah. Altro consiglio. Dai anche un’occhiata a “Economia Canaglia” e “I Numeri del Terrore” entrambi di Loretta Napoleoni.

  2. ebbene ti rispondo credo che nella vita la maturita sia data anche dall’equlibrio che mettiamo in essa il tuo blog è bello davvero toccante e chiaro … lo condivido pienamente e credo che nel corso di quest anno tu ne vedrai gli effetti

    le persone confuse disorientate sempre state sotto schemi mentali involontariamente assorbiti e proposti dal mondo si ritrovano in mano una vita e nn sanno cosa farci sono impaurite confuse …e saranno costrette a capire come affrontare chi sono … cosa vogliono davvero il tuo blog sara una risposta .. thank’s
    robin hood

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Marco Costarelli - Logo -
Perché questo blog

Questo blog è nato per la passione di assaporare, vivere e mettere a frutto esperienze, di cose, di luoghi ma soprattutto di persone, che ho potuto incontrare, percorsi che ho battuto, da solo o insieme ad altra gente.

Sono appassionato di arte, ogni tanto dipingo, “invento” oggetti, qualche cimelio provo a restaurarlo.

La mia passione grande che provo a condividere in questo blog, è quella del racconto anche attraverso le immagini.

Ho una grande passione per la cucina di territorio e per i prodotti identitari e rispetto chi, senza ipocrisie li tutela, perché sono una grande forma d’arte.

Sono in grado di stilare progetti e strategie di comunicazione integrata, conosco i meccanismi del Marketing Territoriale, perché è lo strumento con cui riuscire a condividere al meglio l’unicità che hanno determinati paesi, luoghi e paesaggi, che spesso visito per meravigliarmi della loro essenza semplice e straordinaria.

Ho redatto progetti importanti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Ho la ferma convinzione che le “identità particolari” siano qualcosa di prezioso da tutelare e proteggere finché saremo in tempo a farlo.

La tecnologia ci da la possibilità di essere tutti più connessi, ma troppo spesso oramai, ci fa dimenticare la sostanza delle piccole cose, dove si cela, viceversa, la bellezza e la forza meravigliosa del racconto.

Categorie