La celebre bambola della Mattel si troverà presto nella versione “curvy”, “tall”, “petit” e già il TIME le dedica la copertina; a mio avviso fa proprio bene. Sicuramente si tratta di un’intuizione per aumentare le vendite, ma in un mondo sempre più uniformato dall’immagine plasticata delle bambole, se il must di questa disillusione cerca spunto dalla realtà, lascia un messaggio importante su come, in fin dei conti, i sogni migliori (compresi quelli dell’idea di bellezza) sono quelli che si fanno ad occhi aperti, quelli che ci proiettano nella vita vera.
Alla faccia dei grandi manager della moda che si affannano nella ricerca delle tante modelle plasticate stile “Barbie” appunto così ricercate fino ad oggi, ma che a seguito di questa operazione della Mattel, dovranno, gioco forza, riconsiderare l’umanità come esempio su cui ricominciare a disegnare nuovi modelli, tralasciando la perfezione utopica dello “standard plasticato”.
Mi auguro che le giovani donne e le ragazzine, quelle suscettibili alle mode o alle tendenze, possano prendere spunto da questa mossa commerciale (ma non per questo meno importante anche da un punto di vista sociale), e finalmente accettarsi come sono. Per le altre, quelle meno suscettibili alla bellezza evanescente, quelle realiste del tipo “pizza e birra” che se ne fregano dello stile Barbie, forse oggi quasi la maggioranza, per quella fascia di mercato lì, penso che l’augurio di diventare “nuove clienti” se lo faccia proprio la Mattel.
L’idea di creare una bambola che non sia più uno stereotipo irraggiungibile (se non chirurgicamente), ma, viceversa, più vicina alla donna reale, più bassa, più alta oppure più grassa, lancia inequivocabilmente un messaggio di diversità da accettare, dove risulta chiaro che la vera bellezza sta nel sapersi mostrare agli altri nella propria unicità di donne e perché no, anche di uomini*.
Con buona pace di chi è ancora alla ricerca spasmodica della razza “ariana”!
*(… un Ken o BigGIM con la pancetta o col pelo naturale…ancora non lo hanno tirato fuori, …ma servirebbe per gli stessi motivi…anzi… forse al giorno d’oggi anche più di Barbie)
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