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(trad.: I saldi finiscono oggi!)

Ho trattato precedentemente in un post la “Felicità Interna Lorda”. Il FIL che in Butan hanno inserito come parametro non precisamente contabilizzabile, ma di rilevanza economica. Oggi girando per la rete un “Graffito” di un artista contemporaneo inglese Banksy (vedi foto) mi ha fatto tornare diretto a quel pezzo di tempo fa. In più c’è un aggravante. Oggi tutto il mondo sta in crisi. La crisi è dovuta a diversi fattori ci dicono gli economisti. Tutti sanno ma pochi e attentissimi a comunicarlo nei media tradizionali,  danno la colpa alle banche o all’intero sistema di controllo sull’economia. Gli Istituti di Credito, che in realtà sono società intente esclusivamente al profitto, parlano di possibili soluzioni, danno le statistiche ma crescono comunque ogni anno. Anni addietro un “Grande”, John Fitzgerald Kennedy firmò un emendamento sotto il nome Ordine Esecutivo 11110. Questa cosa aveva la finalità di impedire alla Federal Reserve Bank di prestare soldi a interesse al Governo degli Stati Uniti. Era il 4 Giugno del 1963. Con un colpo di penna, il presidente Kennedy dichiarò che la Federal Reserve, di proprietà di privati, sarebbe presto fallita. Quest’Ordine Esecutivo non è mai stato abrogato, corretto o superato da nessun Ordine Esecutivo successivo. In poche parole, è ancora valido. Però non è mai più stato applicato dopo la morte del Presidente, avvenuta guardacaso il 22 Novembre dello stesso anno a Dallas. Gli effetti sono stati che lo stato, inteso come “l’insieme dei cittadini”, poteva iniziare a stampare in proprio le banconote, senza farsele prestare dalle banche centrali e ad interesse, come succede oggi.

A quanti interessa questa cosa? Beh, io credo che applicando questa norma contro il signoraggio bancario, si potrebbe anche pensare di uscire fuori dalla crisi subito.

Comunque più passa il tempo e più mi rendo conto che alla gente, in generale oggi non interessa questa cosa. E’ più importante che durino una settimana di più i saldi o che scenda di prezzo, che so, l’iPhone, perchè quello è uno “status simbol” della serie “non ce l’hai? Sei un pezzente”.

Forse non è questa la felicità ? Forse questo sistema che non contabilizza i sentimenti è da cambiare o almeno frenare ? Forse dovremo iniziare a dire; “non ne ho bisogno”, ricominciare a risparmiare e non investire in stronzate ? Forse nei rapporti, nella solidarietà e nelle idee è intrinseca la “felicità” ? Che ne dite?

Ok vi lascio con una frase sua (di JFK) detta il 10 giugno del 1963.

Ma che genere di pace intendo, e che genere di pace voglio: non certo una pax americana, imposta al mondo dalle armi americane. […] quello che fondamentalmente ci accomuna è che tutti abitiamo questo piccolo pianeta, respiriamo tutti la stessa aria, abbiamo tutti a cuore il futuro dei nostri figli, e siamo tutti mortali. E, ovunque siamo, dobbiamo tutti, nella vita di ogni giorno, essere all’altezza dell’antichissimo credo secondo cui pace e libertà vanno di pari passo.

(Ovviamente questo pezzo è frutto di una ricerca fatta in rete e fra i miei appunti)

P.S. Un amico mio macellaio un giorno mi ha detto: <<"Le Vergare" (donne casalinghe robuste marchigiane) non ci stanno più, li comunisti so' spariti, quindi li Vincisgrassi (timballo di pasta maceratese) li magnate in bianco! >>

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2 Responses

  1. Complimenti per il post
    Che forte quest’artista !!!
    Grazie lo contatto…
    …caspita che bel sito che ha quest’artista.

  2. Certo che è voluta!!! è come una guerra senza guerra. Non è mai successo una cosa cosi ed è per questo che è cosi palesemente voluta, non si faranno prigionieri e questo ci farà regredire di 50 anni se non più…ma è questo quello che vogliono, il mercato aveva bisogno si nuova linfa vitale, di un nuovo stimolo, ma tutto questo avrà un prezzo, prezzo che pagheremo noi…come è sempre stato, in fondo io penso che il senso di questa vità sia questo, insegnarci e imparare.

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Perché questo blog

Questo blog è nato per la passione di assaporare, vivere e mettere a frutto esperienze, di cose, di luoghi ma soprattutto di persone, che ho potuto incontrare, percorsi che ho battuto, da solo o insieme ad altra gente.

Sono appassionato di arte, ogni tanto dipingo, “invento” oggetti, qualche cimelio provo a restaurarlo.

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Ho una grande passione per la cucina di territorio e per i prodotti identitari e rispetto chi, senza ipocrisie li tutela, perché sono una grande forma d’arte.

Sono in grado di stilare progetti e strategie di comunicazione integrata, conosco i meccanismi del Marketing Territoriale, perché è lo strumento con cui riuscire a condividere al meglio l’unicità che hanno determinati paesi, luoghi e paesaggi, che spesso visito per meravigliarmi della loro essenza semplice e straordinaria.

Ho redatto progetti importanti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

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La tecnologia ci da la possibilità di essere tutti più connessi, ma troppo spesso oramai, ci fa dimenticare la sostanza delle piccole cose, dove si cela, viceversa, la bellezza e la forza meravigliosa del racconto.

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