Si sfioravano le labbra ad occhi chiusi, come nei sogni. Più del sesso che si accendeva tra di loro, c’era quell’atmosfera di calore, di cose dolci, di un posto sicuro, ovunque. Perché in quei baci si celava il profumo dolce di casa. In qualsiasi parte del mondo se li fossero scambiati, la dolcezza di quei momenti era sublime e costante. Un momento di delicata essenza del vivere per sognare.
Mary era lì di fronte a John, in un tempo indeterminato di un posto qualunque nel mondo, consapevoli della sola volontà di riprendersi la loro vita. Ad ogni costo, inseguire quella pragmatica utopia di essere felici. In fondo, dentro quei baci erano racchiusi momenti che avrebbero lasciato un sapore indelebile nelle loro anime.
La forza di quel volersi entrambi, nonostante tutto, era irrefrenabile, accarezzava i loro cuori portandoli dentro un volo di sola andata per la felicità. Mozzafiato, la costante volontà di incrociare di nuovo i loro sguardi, dare aria ai loro gemiti, per riuscire a nutrire un’irrefrenabile voglia di respirare la vita a pieni polmoni.
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