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Due ragazzi, fotografi per passione allestiscono una mostra nel contenitore culturale “Ottobre piovono Libri”. Un invito formulato loro dalla biblioteca Comunale “Bigiaretti” di Matelica organizzatrice dell’evento. Orgoglio dei due giovani artisti alla richiesta di collaborazione “istituzionale” in un interessante contesto intellettuale. A mio avviso quella di inserire, “proprio quelle foto” in un contesto letterario è stata davvero una scelta azzeccata perché dietro quelle immagini ci sono vere e proprie storie. “Atmosfere” che raccontano le passioni dei due artisti, il loro modo di vedere e raccontare il mondo nei “dettagli” immortalati in quelle immagini. Tecniche intelligenti di ricerca fotografica come lo “star trails”, fotografare il movimento delle stelle comunicando l’impercettibile ma inevitabile scorrere del tempo. Il dettaglio delle emozioni suscitate da un paesaggio piuttosto che da una  Ducati d’epoca, orgoglio di un’italianità che andava, un tempo, incontro ai “contenuti innovativi” nei progetti, piuttosto che arroccarsi dietro l’aspetto meramente commerciale come si fa oggi. Enea ha descritto tutto questo, e Sara con l’eleganza, la sensibilità  e l’intelligenza propria di una donna ha messo a fuoco i “particolari” intrinseci nelle sue “visioni”. Cose, persone, animali e gesti che circondano lei e, gran parte della società di oggi.

 

 

Un grosso lucchetto che rappresenta la condizione dell’uomo imprigionato nella sua fragile e sterile esteriorità; oggetti che esprimono nella loro estrema casualità, equilibri di una eleganza straordinaria ed un allestimento estremamente sobrio ma assolutamente significativo come la volontà di appendere le opere con mollette di legno a richiamare i panni stesi in attesa del “vento” dei visitatori. Io questi contenuti e molti altri che non sto a descrivere, li ho trovati fra le foto di Enea e Sara, presenti con i loro lavori a palazzo Ottoni, credo, fino a lunedì prossimo, (anche se spero che allunghino il periodo).

Emozioni e storie, raccolte in quelle immagini e completamente calpestate dai fatti che vengo a raccontare di seguito. Venerdì scorso viene inaugurata la mostra, sabato con stupore di tutti (sembra sia rimasta stupita anche la bibliotecaria), viene preparata la sala per un banchetto, il raduno dei quarantenni, autorizzato dal Sindaco, fuori ovviamente dal contesto letterario dell’intera manifestazione che comprende ovviamente anche presentazioni di libri ecc. Per tutta la giornata di sabato l’accessibilità alla sala è stata lesa dalla presenza di tavoli e successivamente, durante la cena, il banchetto si presentava aperto solo agli iscritti. Leggo stamattina sul Resto del Carlino che esponenti dell’opposizione hanno denunciato l’utilizzo di luoghi pubblici per scopi privati, (denuncia condivisibile) e che la mostra sia stata semidistrutta (baggianata incredibile) formulando, nei fatti, un invito seppur implicito a non andare a vedere il lavoro gratuito di questi due artisti e delle loro foto perché oramai “semidistrutto”.

Essere prima invitati in via istituzionale con la presenza in cartellone, poi snobbati da un banchetto, ed infine  letteralmente dati per “semi-distrutti” sui giornali credo che non sia stata una bella sensazione per Enea e Sara. Io invito tutti ad andare a visitare queste opere presso palazzo Ottoni perché le foto ancora ci sono, non sono andate distrutte, la cosa grave è che, ancora una volta, per semplice e pura ignoranza di quasi tutta la classe politica (di destra e di sinistra,  di gran parte della maggioranza e dell’opposizione) sono stati messi in secondo piano i contenuti e la possibilità di riflettere, con una critica sui contenuti espressi da chi con quelle foto ha voluto esprimere la volontà di raccontare “qualcosa”. Un qualcosa a cui la classe dirigente oramai ha rinunciato del tutto arroccandosi nella bulimia del gossip di giornata, che probabilmente credono più redditizio in termini di immagine rispetto al considerare i contenuti di chi, a differenza loro, ha ancora qualche cosa da raccontare, magari con delle immagini, magari, per il semplice gusto di farlo.

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13 Responses

  1. “Non si è FREGATI veramente finchè si ha una BUONA STORIA da raccontare e qualcuno disposto ad ascoltarla” diceva Alessandro Baricco nel suo meraviglioso Novecento…

    E ci sono tanti modi di raccontare storie, non solamente con i libri e la narrativa. Ci sei ad esempio tu con il tuo blog, ed Enea e Sarah con la loro macchina fotografica.
    Le storie hanno bisogno di protagonisti, siano essi eroi o poveri diavoli, e trame pregne di significato.
    Purtroppo nella politica di oggi non vedo nè protagonisti degni di tale nome, ma soprattutto non vedo “trame” cariche di significati degne di essere ascoltate.
    E allora, a dar retta a Baricco, voi vi salverete…mentre i politici rimarrano FREGATI.
    Abbiate fede.

  2. è un oltraggio a chi fa arte come Enea e Sara.. apparte questo x chi ancora nn l’ha vista.. andateci!!!e nn fermatevi alle apparenze le foto sono piene di un proprio significato!

  3. Cito Thomas Jefferson, forse il principale autore della dichiarazione di indipendenza degli stati uniti: “I popoli non dovrebbero avere paura dei propri governi, ma sono i governi che dovrebbero avere paura dei popoli”. Ma quelli erano altri tempi. Oggi oltre a non averne paura i governi prendono per il culo e vessano i popoli.
    E i popoli che fanno? Un emerito cazzo! In fondo quando il gatto non c’è i topi ballano, e in questa storia italo-matelicese indovinate chi sono i topi e chi il gatto.

  4. Complimenti per la trasmissione sti quattro balordi nn sanno nemmeno programmare gli eventi che schifo. marco tu intanto continua a dirle ste cose che sei uno coraggioso bravo.

  5. Marco, è apprezzabile lo sforzo che metti nel dare l’implicito segnale di “ritornare” nel contenitore culturale e nell’oggetto della questione…che è l’impegno dei due giovani fotografi, sopratutto la fatica di mettere in piedi una mostra insieme alle bibliotecarie…alle mitiche bibliotecarie di Matelica, organizzatrici della manifestazione. Apprezzabile anche l’esplicito segnale di andare a vedere una mostra “che c’è”.
    Nono capisco però perché approfittare per dare il solito colpo al cerchio e alla botte…anche in questo caso. Il comportamento dell’Amministrazione non è solo censurabile..ma anche da condannare perché ormai fuori da ogni logica e da ogni controllo. NOn esistono più regole…se non quello di “appartenere alla cerchia”…alla corte …come si evence nell’articolo a firma del PD locale. NOn hai tutti i torti nel dire che “la distruzione” non c’è…ma non è stato neanche scritto in questo modo…Tutto è avvenuto con delle comunicazioni verbali con qualcuno che era passato…e sinceramente….vedere tutto accatastato (se pur facendo attenzione a non rompere nulla…come qualcuno mi ha fatto notare oggi…come se non fosse stato normale cercare di non rompere cose degli altri). Il “semidistrutto era inteso all’allestimento…comunque non certo riposto alle stesse condizioni. Ma si dovrebbe comprendere che questo è solo un passaggio di una denuncia che è invece più articolata. NOn siamo solo di fronte “alla solita goliardata” Siamo di fronte al sistematico gesto di disprezzo nei confronti degli altri.
    Oltre il Carlino riporta una risposta di uno dei diretti interessati…subito esce allo scoperto (nonostante nessuno avesse fatto alcun nome). Ciò avviene dopo altre vicende dove altri tengono alta la polemica e le offese ai cittadini che non appartengono al “rango” di amici della corte del re. La scorsa settimana e nei mesi passati l’offesa ha toccato anche i bambini della scuola materna…con l’offensiva scelta di toglierli da due strutture indegne per un comune come Matelica, e buttati come polli d’allevamento (mi contestano questa definizione…ma la riutilizzerò fino a quando non li toglieranno da li per un edificio più adeguato…anzi “adeguato” e a norma riguardo sicurezza ed esigenze educative.
    Guarda caso, gli stesi soggetti sono in prima linea anche in questa storia…sempre in maiera inadeguata ..e, se me lo permetti, illecita.
    A qeusto punto rispettiamo n pò di più il ruolo di chi si oppone a questa amministrazione…sai che sono molto pochi e hanno pochi mezzi…contestare una frase, pur discutibile, non può essere preso a pretesto per denigrare il ruolo. La sostanza è quello che conta…lo dicevo spesso quando scrivevo sulle pagine del Progresso…quando magari non avamo molti punti di vista in comune.
    Quindi MArco, ti prego di essere più omogeneo…e più logico nelle conclusioni…Anche nelle nostre note si invitava a valorizzare il ruolo dei due artisti matelicesi..e al significato della loro partecipazione.
    Ciao!

  6. @ Angelo: posso solo ringraziarti di cuore per ciò che hai scritto.
    @ Eleonora: spero tanto che sia come dici tu. Di cose da raccontare ne abbiamo parecchie fra l’altro. Grazie.
    @ Silvia: Grazie perchè hai centrato il senso del tutto, cioè rispetare il contributo che volevano dare Enea e Sara.
    @ Maria: Grazie per il “coraggioso”.
    @ Queltarlomaisincero: Tu sei un grande!
    @ Emanuele: il segnale che voglio dare non è implicito ma ESPLICITO! Se avessi fatto io la mostra l’avrei buttata “sopra i tavoli” perchè quello che ho notato io è una esagerata mancanza di rispetto in tutta questa storia da una parte e dall’altra!
    Non voglio dare un colpo al cerchio e uno alla botte, semmai voglio cercare di essere obiettivo! Condivido che l’Amministrazione stia esagerando e credo questo credo sia sotto gli occhi di tutti gli addormentati del “pesello”. Però devo dirti una cosa: ho letto il Carlino e sono rimasto sorpreso dall’articolo di Matelica Insieme, soprattutto per la superficialità con cui si è trattato l’argomento. Visto che le “parti lese” di questa storia sono state le stesse persone che hanno allestito la mostra, chedo: perché non si è instaurata una polemica in merito ai contenuti espressi dai loro scatti ma è stata “utilizzata” la vicenda esclusivamente per rilanciare la polemica fra i due schieramenti?
    Credo che la cosa più logica che avreste potuto fare, visto che, specialmente ieri lo stesso giornale ha dato nuovo spazio alla vicenda fosse stata quella di informarvi bene prima, contattare gli organi preposti in Comune e gli autori, poi agire. Mi viene il dubbio che il vostro partito non si sia informato affatto sulle modalità di affido della sala, oltre che sui reali danni fisici arrecati all’allestimento che sono stati successivamente smentiti dagli stessi “artisti”, quindi se una parte se ne è fregata “palesemente” dell’intera iniziativa culturale, l’altra l’ha utilizzata per l’esclusiva finalità di propraganda politica limitandosi a riportare sul giornale l’accaduto. Se permetti questo a mio avviso è molto grave! Questo modo di fare non pone le basi per un’alternativa credibile all’attuale stato di cose.
    Per quanto riguarda i punti di vista in comune… mi sembra che io non sia iscritto a nessun partito a differenza di altri, (ho fatto la tessera dei Comunisti Italiani per 3 mesi lo scorso anno perché oramai oggi chi cerca di riflettere è tacciato da “Comunista”, quindi potevo rispondere “celò!” e poi perché stimo il loro coordinatore, Sandro Carucci)
    In conclusione cerco solo di essere obiettivo coerentemente con la mia di coscienza! Se però questo per te vuol dire dare “un colpo al cerchio e uno alla botte”…

  7. Guarda Marco che non ho fatto alcuna allusione alla tua appartenenza politica, quindi non devi precisarmi nulla in questo senso. IO credo che chi si occupa a qualsiasi titolo, anche dal punto di vista professionale come te, del buon senso nell’amministrare la cosa pubblica…abbia tutto il diritto a chiedere il rispetto di coloro che realizzano iniziative di qualsiasi genere. In un comun povero di tutto, ogni mostra e ogni manifestazione sono ben viste.
    Non ho neanche voluto dare alcun senso “offensivo” alla battuta di una botta al cerchio e una alla botte….anche questo fa parte della libertà di esprimersi. Ho solo voluto precisare che l’intervento del PD era verso la mancanza di rispetto verso il luogo (ormai definitivamente destinato a fare baldoria…visto che chi si oppone a questo è un losco individuo che vuole una Matelica “cupa e triste” (si esprime così il signore sentitosi coinvolto). Chi rappresenta il partito ha fatto tutto quello che tu dici, ha da subito chiesto come si è proceduto alla concessione dei locali..ma sai benissimo che non è così chiaro e semplice…arrivare ad una definizione di cose che dovrebbero essere trasparenti “a prescindere”. Ultima faccenda. Gli articoli ai giornali si mandano quando la cosa fa effetto…non dopo settimane (questo me lo insegni anche tu) e il ruolo di un partito che sta all’opposizione è anche sollevare dubbi (come sulla questione di cui ti parlavao in relazione della scuola materna…dove non mi sembra che i cittadini abbiano dimostrato molta attenzione…eppure sugli investimenti che riguardano il futuro di piccoli matelicesi…credo dovrebbero fare attenzione tutti). Volevo solo dirti di “non bollare come inopportuno” quello che spetta di diritto, ma anche dovere a chi pone richieste di attenzione. Ultimamente mi sembra che le mosse che fa il PD (sulla questione dell’Ordinanza riguarda l’accattonaggio) sia un pò troppo nel mirino di coloro che dovrebbero collaborare per ottenere “UNA GESTIONE DELLA COSA PUBBLICA MATELICESE …PIU’ OCULATA”…piuttosto che criticare anche noi…tutto qui. Non per questo credevo di averti detto cose tanto “offensive” dall’arrivare a dirmi se puoi parlare o no…politicamente parlando. Io mi sento, prima di iscritto al Pd locale, un genitore, un padre di un bambino disabile, un cittadino attento a regole di democrazia reali…non chiacchiere. NOn mi va che qualcuno speculi sulle apartenenze per bollare ogni frase venga detta. I blog personali sono per parlare…non per fare polemiche…non ti pare???
    Ariciao!!!!!

  8. Infatti io tanto per parlare ti ho risposto in maniera ironica. Però la notizia che la mostra è andata distrutta non è vera! Con questa storia alcuni, escludo te per il semplice fatto che ne parli, hanno esagerato da una parte e dall’altra. La critica avviene in modo ovvio e palese quando ci sono motivazioni ovvie e motivate da poter criticare. Sulla scuola non dico niente perché non mi sono informato ancora bene. L’unica cosa che so è che tutto il trasferimento dei bambini piccoli è stato fatto per fare un ampliamento della facoltà di medicina veterinaria visto che ad aprile c’è la visita di un organo europeo, ma sembra che i soldi non ci siano, di questo non ne parla più nessuno e dentro al PD c’è gente che sull’accordo di programma glissa invece di opporsi. Perché? I due argomenti mi sembrano concatenati ma non si collegano mai, dato che parlavi di gestione della cosa pubblica più oculata, come mai?

  9. Bravo…questione centrata. Purtroppo la politica ha bisogno di essere controllata da persone un pò più sveglie….(un pò come fai tu)….solo così farà un pò a meno del suo “supporsi invincibile”!…..quindi….stiamo accorti…stimoliamoci anche duramente ma non cadiamo nel rischio del fenomeno Grillo…quello diventa populismo allo stato puro….
    x la mostra: la parte della frase parla diversamente di come si indica…è stato un pò una svista…credo non meriti tutto l’appunto solo su questo. Fermo che non ho scritto io la nota…ne condivido tutti i contenuti.

    Ciao Marco

  10. Perchè il fenomeno Grillo sarebbe populismo? Parlare di acqua pubblica è populismo? Parlare di riciclo dei rifiuti, raccolta differenziata porta a porta è populismo? Parlare di connettività gratis e mobilità sostenibile è populismo? Denunciare la corruzione nelle istituzioni è populismo? Proporre leggi di iniziativa popolare per cambiare la legge elettorale è populismo? Proporre un referendum per risolvere il conflitto di interessi, togliere i finanziamenti pubblici ai giornali controllati dalle lobby è populismo? A Cesena è stata organizzata una manifestazione di due giorni a impatto ambientale zero (90% di rifiuti riciclati) e totalmente autofinanziata. Populismo? Due giorni di musica ma anche di contenuti. C’è un dvd della manifestazione disponibile a prezzo libero, cosi ti puoi fare un’idea di cosa è successo.
    Non cadere nell’errore di identificare il movimento con Beppe Grillo perchè lui di fatto è solo un megafono. Nei consigli comunali, provinciali e regionali ci sono ragazzi, ragazze, madri, padri incensurati (proprio come te) che hanno sposato un programma che puoi tranquillamente andare a leggere sul portale del movimento. Persone che hanno inteso la politica come impegno civile, fare politica per rendere un servizio alla collettività. Tutto è completamente trasparente. Questo è populismo?
    E Bersani che dice rimbocchiamoci le maniche e cominciamo a sognare. Che l’altra sera ad Annozero che il PD avrebbe sicuramente fatto “qualcosa” per contrastare la crisi. Questo tu come lo definisci? E Berlusconi che vuole una non meglio specificata riforma della giustizia? E che ancora dice male dei comunisti nonostante siano spariti? Questo come si chiama? Vogliamo parlare di Fini? Che sputtana Berlusconi, fa proclami a Mirabello salvo poi dargli la fiducia in nome del patto con gli elettori? Questo come lo definiresti? Di Bossi e della lega ne dobbiamo parlare? Che ha fatto dell’odio razziale e della roma ladrona i suoi cavalli di battaglia? Qui oltre al populismo c’è anche un velo di ipocrisia visto che a Roma questi ci si ingrassano come maiali.
    In Emilia Romagna il movimento 5 stelle ha preso il 7% alle ultime regionali. Risultato ottenuto grazie al lavoro eccellente svolto dai ragazzi nei consigli comunali. La campagna elettorale del movimento è costata, per 5 regioni, 50000 euro credo e ha fruttato 500000 voti. E i cosiddetti rimborsi (che in realtà sono finanziamenti veri e propri) sono stati rifiutati. I consiglieri regionali si sono ridotti lo stipendio a 2500 euro (a fronte degli 8000 che spettavano loro).
    Se questo è populismo allora io sono populista e ne sono fiero.

  11. @Queltarlomaisincero: la differenza tra il populismo e il doversi rimboccare le maniche la vedrai quando ti renderai conto che con il 7% (dell’Emilia Romagna) tutte quelle belle cose di cui tu parli (e che sono tutte condivisibili) non si realizzano. Poi si arriva all’8…poi al 9…poi al 10, 15, 20…..Io non ho neanche preseo bene la nascita del PD che pure poteva raggiungere un buon 30% degli elettori…ipoteticamente….
    Fino a quando, caro “queltarlo” ( scusa se ti abbrevio così ma ci metto troppo a scriverti tutto!! :-)…) non si raggiunge con una buona e coesa coalizione il 50% dei consensi…si rimane a parlare e l’Italia scende sempre più in basso.
    la politica non può essere limitata agli attacchi tra le forze che si battono contro questa gravissima deriva autoritaria che un governo scalmanato sta mettendo in atto. Te l’immagini tu una guerra dove due eserciti si fronteggiano ed uno, nelle retrovie combatte tra se stesso….ma quale fine può fare….
    Allora riconvertire i buoni propositi in buone proposte e entrare seriamente dentro i partiti per cambiarli. …questo serve nel Paese.
    Ciao!

  12. Quelle cose di cui io parlo non si realizzano con il 7%, sono d’accordo. Ma ci si prova. E con il lavoro, non con le chiacchiere e la propaganda si conquista il consenso. Il PD in caduta libera di quelle cose non ne ha mai parlato. Io sento dire inceneritori, nucleare, gestione dell’acqua privata. Ogni tanto si svegliano sul conflitto di interessi ma dimenticano che fu D’Alema a regalare le tv a Berlusconi chiedendo solo l’1% del fatturato per la concessione e soprattutto dimenticano che non hanno mai mosso un mignolo per risolvere la situazione quando erano al governo.
    Non è una questione di numeri. E non è nemmeno una guerra. E ti dirò di più, credo sia più utopistico cercare di cambiare i partiti dall’interno che uscirne e costituirsi movimento civile. In fondo non credo che in questi ultimi 20 anni non ci siano stati tentativi di cambiamento, ma le cariatidi della politica sono tutte li partendo da sinistra, passando per il centro fino ad arrivare a destra.
    Convertire i buoni propositi in buone proposte? Il movimento l’ha già fatto. Se i giornali e le tv non ne parlano non vuol dire che la cosa non esiste. Anzi è tutto il contrario. Solo che , come dici tu con il 7% è dura. Ma se diventa un 20% allora si che le cose potrebbero essere molto diverse. Gente pulita, onesta, che fa politica per passione. Questo serve al paese, non i partiti con i loro finanziamenti pubblici camuffati da rimborsi e i loro interessi collaterali.

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Perché questo blog

Questo blog è nato per la passione di assaporare, vivere e mettere a frutto esperienze, di cose, di luoghi ma soprattutto di persone, che ho potuto incontrare, percorsi che ho battuto, da solo o insieme ad altra gente.

Sono appassionato di arte, ogni tanto dipingo, “invento” oggetti, qualche cimelio provo a restaurarlo.

La mia passione grande che provo a condividere in questo blog, è quella del racconto anche attraverso le immagini.

Ho una grande passione per la cucina di territorio e per i prodotti identitari e rispetto chi, senza ipocrisie li tutela, perché sono una grande forma d’arte.

Sono in grado di stilare progetti e strategie di comunicazione integrata, conosco i meccanismi del Marketing Territoriale, perché è lo strumento con cui riuscire a condividere al meglio l’unicità che hanno determinati paesi, luoghi e paesaggi, che spesso visito per meravigliarmi della loro essenza semplice e straordinaria.

Ho redatto progetti importanti che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Ho la ferma convinzione che le “identità particolari” siano qualcosa di prezioso da tutelare e proteggere finché saremo in tempo a farlo.

La tecnologia ci da la possibilità di essere tutti più connessi, ma troppo spesso oramai, ci fa dimenticare la sostanza delle piccole cose, dove si cela, viceversa, la bellezza e la forza meravigliosa del racconto.

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