Matelica, Sala Convegni di Palazzo Ottoni, 31 Luglio 2009 – ore 21.00 – Il Gruppo di Azione Locale “Colli Esini” organizza un’assemblea pubblica per decidere l’attuazione di progetti e bandi di finanziamento riguardo al futuro “Piano di Sviluppo Locale”. All’assemblea chiedono anche proposte di progetti fatte della gente. Conosco l’iniziativa da un manifesto appeso per strada, leggo e decido di andare. Presenti in sala solo una ventina di persone, relatori compresi che erano 4. Politici locali, solo due Assessori che danno il benvenuto e poi si spengono, gli altri probabilmente, quella sera erano troppo indaffarati in questioni di manifesti e di pomate, tranne uno che sarebbe voluto venire. In quell’assemblea vengono richiesti progetti da finanziare eventualmente con nuovi fondi statali e/o europei per la creazione e lo “start up” di piccole e nuove attività legate all’artigianato artistico e non solo. I bandi in uscita al prossimo Gennaio saranno indirizzati anche al finanziamento di nuove piccole strutture ricettive legate alla ruralità. Maggiori informazioni le potete trovare su www.colliesini.it. La gran parte dei fondi comunque gravita attorno alla promozione e alla valorizzazione turistica del territorio in cui ricade “Colli Esini”. Alcune idee a mio avviso risultano interessanti, come l’aiuto all’avvio di nuove imprese artigianali artistiche, salvo capire come si possa arrivare ad avere l’accesso al finanziamento e quali saranno di fatto i metodi attuativi. Altre iniziative, invece saranno non molto proficue soprattutto per una carenza programmatica esasperata. Ad esempio la spinta alla commercializzazione “tout court” via internet del territorio, tende a presentarlo come una sorta di elettrodomestico, dove, più che analizzare contenuti, identità territoriali e valori espressi al suo interno, spinge esclusivamente la proposta commerciale, l’aggancio del tour operator con proposte in percentuale col fine di vendere la camera, più che puntare ad analizzare a fondo lo scenario dei tantissimi eventi, più o meno interessanti, implementandone l’appetibilità turistica dei più interessanti, con l’analisi delle caratteristiche culturali, identitarie e legate alla creatività che alcuni di questi riescono ad esprimere. Mi spiego: la gente non viene in un posto come Matelica se te gli dici via internet “guarda quanto so bello, ho belle camere, questo è il prezzo, guarda la foto, sul sito, le vuoi?”. Tutti noi ci spostiamo soprattutto per le suggestioni emanate dalle mete di destinazione, per il fascino delle tradizioni delle identità irriproducibili, e anche per le opere d’arte e architettoniche in essi contenute. Fra l’altro, le nostre terre sono considerate parte dell’Italia Minore, non costituiscono meta turistica per la gran parte delle persone, quindi diviene necessaria ed indispensabile una strategia, sinergica, programmata nei tempi necessari, puntuale, mirata ai contenuti e competente nella comunicazione e nella creazione di eventi atti ad enfatizzare le unicità che si trovano sul territorio. Purtroppo non c’è niente di tutto questo. Io sono intervenuto richiamando quello che secondo me è indispensabile anche per creare i presupposti di una nuova economia locale centrata meno sui prodotti materiali e più sulla motivazione esperienzale, come sta facendo tutti gli altri nel mondo per necessità. Purtroppo i relatori ad un certo punto sembravano addirittura stufi quasi a sbuffare. Esco da quella sala e incontro 20 conoscenti, chiacchiero del più e del meno con loro e mi raccontano che 4 erano senza lavoro e gli altri 16 dopo le ferie forse trovano la sorpresa del licenziamento o della cassa integrazione. In quella riunione non si arrivava a 20 persone. Tanti quella sera preferivano passeggiare liberi per le vetrine del centro, ma “libertà non è uno spazio libero, libertà è partcipazione”. Vorrei sapere cosa pensa la gente che vive nelle nostre zone, se ancora non gli è chiaro che i tempi per delegare sono finiti.
Agli altri dico, e sono esasperatamente di parte: “VENITE A SCOPRIRE le nostre terre, e … magari, …un giorno o un weekend passatelo pure a Treia (www.hotelgrimaldi.it), scoprirete sicuramente la bellezza di colline incontaminate e la genuinità delle realtà agricole la troverete sicuramente. Di eventi interessanti, ce ne sono alcuni ma bisogna cercarseli attentamente per i motivi di cui sopra.” Qui sotto, qualche foto di Enea Francia.



